Pare quasi una scena quotidiana dei Sessanta con questa III serie... già sorpassata quando uscì... giudicata la linea con un 6 da Quattroruote all'epoca

Esemplare biancospino della seconda serie , direi parecchio in ordine ... il frontale e' la parte meglio riuscita ...

Si, magnifica 2a serie bianco gardenia, ben conservata e con prima targa a bassa numerazione.
Con la 2a serie del 1959, il modello, commercialmente, aveva spiccato il volo, e l'Alfa Romeo era appena riuscita a strutturare la produzione con metodi da industria moderna dai grandi numeri, come era negli utenti di Giuseppe Luraghi e di Francesco Quaroni; nel 1961 si realizzerà il picco produttivo. Nell'immaginario collettivo, la "Giulietta" si era invece imposta sin dagli esordi (1954-'55), ma il Paese non aveva ancora raggiunto la crescita economica necessaria a farla diventare una vettura di grande successo; accadrà di lì a breve, con il "miracolo", come lo battezzò la stampa britannica.

Ho sbagliato... vero... una seconda... la più bella!

Più che sorpassata - termine quasi sempre non corretto quando si tratta di un'Alfa Romeo - direi non più moderna della concorrenza.

Tenendo conto che all'epoca i mercati erano nazionali al 99%, i Costruttori nazionali non proponevano prodotti più moderni come estetica. Anzi.

La Fiat proponeva la Fiat 1200 Granluce, concorrente diretta con stessa lunghezza, stessa altezza, ma ben 10 cm più stretta e con un frontale meno affilato e più aderente ai primi anni '50, con cofano motore poco o nulla ribassato; appena più proporzionata la Lancia Appia, le cui proporzioni erano analoghe alla Fiat, anche se più elegante e con il frontale più moderno avendo più linee tese delle due precedenti, ma con proporzioni più antiche, a partire dal passo molto lungo, tipico delle proporzioni di fine anni '40.

(foto "Biturbo83" )