In realtà, Bruno Sacco non era il capo designer: era solo uno dei collaboratori. La direzione del Centro Stile era di Friedrich Geiger, a suo tempo l'autore della famosa 300SL: è lui ad aver preso le decisioni su come dovesse essere la W116.
Da buon innovatore, ma anche da uomo di esperienza, Geiger aveva capito che l'era dei finti radiatori più alti che larghi e dei fari verticali era morta e sepolta, ma al tempo stesso non si poteva "traumatizzare" la clientela tradizionale Mercedes-Benz (all'epoca l'età media dell'acquirente Mercedes-Benz era intorno ai 40 anni). Occorreva innovare, ma con sapienza. Da qui un mix molto raffinato di elementi innovatori - carrozzeria bassa e larga, aerodinamica - con elementi tradizionali, come il paraurti con il rostro orizzontale e l'abbondanza di cromature che neanche un'americana coeva aveva.
Due parole sull'aerodinamica: ai più non sembra, ma il Cx della W116 è tra i migliori dell'epoca, circa 0.40-0.41. Se si pensa che la W126 - molto celebrata sotto questo punto di vista - ha 0.36, si comprende lo studio che c'è dietro questa auto, peraltro iniziato già nel 1966.
Geiger va in pensione nel 1973, dopo aver impostato la W123: solo allora prenderà le briglie del Centro Stile Bruno Sacco, la cui prima vera e propria creatura è la W126, che ha il merito - al di là dei gusti e del metro con il quale possiamo oggi giudicare una vettura del passato - di aver rotto con un altro dogma classico in Mercedes-Benz, ossia i paraurti metallici, sostituiti da quelli in plastica. Va osservato che non fu una rottura solo in Mercedes-Benz, ma anche in Germania, essendo la W126 una delle prime auto con paraurti in plastica della produzione teutonica.
Interessante il colore: sembrerebbe un blu profondo, presente solo nella I serie fino al 1975, molto meno gettonato del più classico blu scuro, usato sia nella I che II serie.
Ultimo dettaglio: la produzione della 450SE non è cessata nel 1979, ma nel 1980, esattamente fino ad Aprile.
Anche a me piace piu questa della w126, proprio perche è bassa e larga come erano le auto fino agli anni 70, e alla fine per queste proporzioni "meno comode" ma piu dinamiche la trovo una berlina meno da cummenda delle successive (ma anche precedenti) grosse Mb
Anche a me piace molto la w116 ma in egual maniera mi piace la w126.Qualche anno fa'cercavo una w126 e per caso mi sono imbattuto in una 450 SE in condizioni spettacolari e non ho potuto non prenderla
.Anche la mia è una rara passo corto dello stesso colore di quella nella foto che credo sia un azzurro medio metallizzato,vettura che uso soprattutto nei pochi raduni lontani con famiglia per la sua affidabilità e comodità.
Interessante, se non sono indiscreto puoi dirmi di che anno è? Per identificare esattamente il colore, si deve ispezionare la targhetta avvitata (non quella rivettata) sulla traversa anteriore: la terza fila di dati riporta un codice di 3 cifre, seguiti da una "H" o da una "G" (a seconda del fornitore della vernice: Dr. Herbert o Glasurit).