Più semplice di così per questo modello... davvero non si può

Prima serie grigio indaco , con scudo posteriore terza serie ...

Strana versione del glorioso bialbero: pur con una manciata di cavalli in più rispetto alla Giulia 1300 Super rispondeva con assai minor prontezza, a causa soprattutto delle restrizioni anti-inquinamento (che i due carburatori non hanno mai digerito bene). Infatti dopo un primo periodo in cui si vedevano circolare quasi solo 1.3 (tra fine '77 e inizio '78) il rapporto si invertì a favore della 1.6, che andava decisamente meglio e consumava anche un po' meno.

Più che le restrizioni antinquinamento era la differente configurazione del propulsore, unico Bialbero a corsa corta, che prediligeva gli alti regimi di rotazione al contrario dei fratelli maggiori molto più dotati di coppia ed elasticità ai bassi. Altro fattore negativo, rispetto alla progenitrice, era l'aggravio di peso quantificabile in un quintale abbondante.

La Giulietta 1.3 di questo colore mi riporta alla mente le bellissime e spensierate estati della mia infanzia, trascorse nel mio paesello di origine in Abruzzo, 1979-1980, anni, che ahimè, non torneranno più..

Gran parte dei bellissimi colori ereditati dalla "Giulia Nuova Super", come il grigio indaco qui in foto, non incontrarono più lo stesso successo sulla "Giulietta"; per quanto mi riguarda, sono invece quelli che prediligo.
Esemplare complessivamente mantenuto con decoro, circostanza rara per le "Giulietta" così datate, a maggior ragione se nella cilindrata inferiore, assai poco ambita ai nostri giorni.

Già, è vero, ha ragione Transaxle73 su corsa corta, rendimento e peso. Tra l'altro se non sbaglio la cilindrata fu portata a qualcosa più di 1300, contro i 1290 della Giulia, per qualche ragione normativa che ora non mi sovviene, o no?

Esatto, 1.357 cm3, con potenza massima di ben 95 CV, ancorché erogati "in alto".

Aggiungiamo anche il peggiore coefficiente di penetrazione della Giulietta rispetto alla Giulia, quest'ultima non a caso "disegnata dal vento".

Mi sembra che motivazioni legali analoghe (forse limiti di velocità in autostrada? Boh?...) indussero anche la Fiat a ritoccare verso l'alto la cilindrata delle 131 1300, ma può darsi che io mi ricordi male. Comunque un caro amico acquistò una Giulietta 1300 (provenendo dalla Giulia) proprio alla fine del 1977: era bianca, bellissima nella purezza della sua linea, e l'interno - per disegno, materiali e profumo - mi dava una sensazione molto particolare, di novità ma al tempo stesso di coerenza, era l'Alfa che restava pienamente Alfa pur adeguandosi ai tempi con uno stacco abbastanza netto rispetto al passato. Soprattutto la plancia primigenia mi affascinava, così come quella della prima Alfetta 2000 senza la (finta?) radica.

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