Come giustamente dice il direttore di Ruoteclassiche di questo mese, è giusto lasciare libertà a personalizzazioni che non stravolgano, ma fatte con gusto senza inficiare il modello.
Come giustamente dice il direttore di Ruoteclassiche di questo mese, è giusto lasciare libertà a personalizzazioni che non stravolgano, ma fatte con gusto senza inficiare il modello.
Bello che lo dica il direttore di un giornale dove per fare il servizio di un'auto sono più esigenti dei tecnici ASI sull'originalità.
Mi sembra di aver letto proprio su queste pagine che a qualcuno contestarono qualcosa sulle ruote di un'A111, tipo le gomme con disegno diverso a quello delle foto ufficiali o una cosa del genere, era comunque qualcosa di veramente surreale come contestazione.
Gli editoriali di Ruoteclassiche sono un po'.... mutevoli,se all'interno del numero si promuove qualche centro di restauro sono per l'originalità rigorosa, se presentano qualche azienda di restomod si elogia la modernità applicata alla storia e tra poco quando saranno foraggiati da qualche "elettrificatore" saranno paladini dell'ecologia.Il tutto magnificando in maniera disgustosa il neonato Aci storico che ricambia acquistando qualche abbonamento per i propri iscritti. Ridicoli.
Comunque io li leggo ancora, perchè ogni tanto qualche auto particolae od interessante viene pubblicata, ma quando iniziano a parlare di auto solo come investimento.. Beh..
Concordo sul depauperamento della rivista negli anni. Pagherei anche di più perché tornasse come nei primi dieci anni (lo leggo dal primo numero). Resta cmq un riferimento, seppur discutibile, per noi appassionati.
Oltre alla banalizzazione dei contenuti mi ha dato veramente fastidio della rivista la bassissima campagna denigratoria nei confronti dell'ASI a beneficio di Aci storico e del suo sgradevole presidente, personalmente ne ho già abbastanza della politica nazionale e mi da proprio noia ritovarmi simile disgusto anche nel nostro ambiente di appassionati.Preferisco la,un po demode', "Auto d'epoca" molto meno incline a marchette pubblicitarie e molto indipendente nelle opinioni.
La decadenza dei contenuti è iniziata già all'inizio degli anni duemila, per non dire fine novanta. Questo l'ho notato - purtroppo - da attento lettore fin dal primo numero che ancora possiedo. Foto riciclate, copia-incolla e altre delizie mi hanno fatto smaltire a norma di legge gli ultimi numeri acquistati, Quattroruote compresi! I cicli cominciano e, prima o poi, finiscono, scusate l'ovvietà.
Io lo compro ogni tanto quando vedo che ci sono articoli che mi interessano, però ho notato che alcuni modelli di auto vengono trattati spesso, mentre ce ne sono altri (lo so che sono di parte ma mi viene in mente la Regata) di cui non si parla mai.
(foto "bob91180" )