Hai ragione Alessandro ma il 2020 ha cambiato tante cose.... e pensa che non l'ho neanche degnamente sostituita. P.S: comunque venduta su richiesta di un amico veronese che c'è l'ha tutt'ora, assieme a parecchie Bmw di un certo livello. Quindi in ottime mani.
Ma certo, parlo col cuore di parte, ma avrai avuto i tuoi buoni motivi. Ottimo che sia finita in mani sicure.
Per quanto riguarda il sostituirla in linea generale un'Alfa, naturalmente parlo ancora una volta da malato, si può sostituire solo con un'altra Alfa. Tutto il resto genera rimpianto. Esperienza vissuta.
Da un punto di vista stilistico, la "biscione verde" è probabilmente la più riuscita fra le tante serie della Giulia Super. La successiva sarebbe stata semplificata nelle finiture in modo decisamente eccessivo in rapporto al prezzo di vendita.
Elegantissimo l'abbinamento di colori.
Alessandro, quando parlo del "non degnamente sostituita" per quanto mi riguarda intendo che non ho comprato nessun'altra auto del suo valore commerciale o blasone come storica. Sai che oltre a BMW sono appassionato di "francesone" del passato, che commercialmente hanno poco da spartire col mercato della Giulia. A livello di piacere personale invece le suddette "francesone" mi danno altrettanta goduria, anche se in diversi modi rispetto ad una Giulia, logico...
Questo magnifico esemplare è la concretizzazione dell'eccellenza Alfa Romeo nella sua epoca più fulgida, vissuta all'insegna di straordinarie doti meccaniche e stradali, e fascino nello stile, e, contemporaneamente, di successi commerciali inimmaginabili sino alla prima metà del precedente decennio, ma già "vivi" nella strategia di un management di grande spessore. Su tutto questo aleggiava un solido orgoglio di appartenenza alla Casa, che coinvolgeva gran parte della forza lavoro, dai Direttori Centrali sino agli operai più modesti.
Inevitabile che già all'epoca la "Super" tout court, "1600" quindi, fosse una vettura molto ammirata, come è tornata ad esserlo negli ultimi lustri, ahinoi in via tutt'altro che marginale per merito degli appassionati stranieri, che hanno infatti largamente attinto dal nostro territorio.
(foto "Giant" )