Non la conoscevo. Sicuramente tirata fuori dopo un lungo letargo e restaurata, nel '68 considerata un mezzo da lavoro da sfruttare fino all' osso, per fortuna si è salvata. Già senza sedili ribaltati pare avere un ottima capienza, ed esteticamente è anche ben riuscita. Un vero gioiellino da conservare con cura.
Di questo esemplare si trova in rete una foto in cui è in condizioni da restauro. Ben felice del recupero di una tale rarità, ma devo dire che mi convince poco come linea.
Sono sincero non mi piace tanto seppur rispetto la rarità e conservazione di questa Lancia.
A primo impatto sembra oltre che una 1100 familiare, una datata auto dell’ex unione Sovietica.
Veramente meravigliosa. Rarissima, leggo dal web di sole 300 unità prodotte. Clientela, secondo me le famiglie numerose di quegli anni, con ricerca di qualcosa di più raffinato rispetto alle altre familiari
Tutto sommato piuttosto deludente ; secondo me il risultato poteva essere migliore , anche come fruibilità , mantenendo il modulo a quattro sportelli di origine ...
In gran spolvero questo rarissimo esemplare della "Giardinetta" - denominazione esatta nonché registrata dalla stessa carrozzeria Viotti - su base "Appia", ai tempi regolarmente a listino Lancia, non certo tra le vetture più memorabili dell'epoca più "aurea" del nobile marchio.
Posto che l'era della "station" come auto alla moda era ancora lontana, e che a tale configurazione si associava prevalentemente la vocazione al carico di beni e l'economicità di acquisto e di esercizio, non stupisce la scarsa tiratura di questo modello - specchio di una domanda molto limitata - anche alla luce di un prezzo elevato, ancor più della già costosa berlina di derivazione.
Dubito fortemente che le unità superstiti siano più di una decina, a farla grossa.
Avvistamento notevolissimo, sebbene tale esemplare dovrebbe già risiedere in qualche cassetto della mia memoria.
Ho visto questo esemplare l'anno scorso a un raduno dalle mie parti: davvero notevole per condizioni e rarità anche se esteticamente non mi fa impazzire
Avvistamento grandioso. E' uno splendido esemplare di un'auto rarissima che mantiene tutta la classe della berlina da cui deriva. Mi ricorda la Peugeot 403 break.
Conosco l'esemplare in questione, tenuto molto bene e assai particolare; sicuramente bisogna riconoscere che su base Appia abbiamo visto migliori creazioni.
Ho anche una riproduzione in scala 1/43 della Norev.
Appresi l'esistenza di una giardinetta di Viotti su base Appia anni fa, tramite riviste del settore: finalmente ne è stata immortalata una.
Condivido solo in parte il pensiero di Bob: al netto della sagoma del vetro laterale posteriore perfettibile alla vista (ma tutt'altro che improponibile, data la tipologia di vettura che si voleva creare), non sarebbe stato facile, secondo me, sfruttare interamente la scocca originale con le portiere a libro senza montante centrale, le scocche del tempo non erano progettate come le attuali.
La clientela tipo, a mio parere, era costituita per lo più da proprietari terrieri benestanti, il cui capofamiglia necessitava di una vettura che potesse trasportare piccoli attrezzi o una certa quantità di prodotti agricoli, ma mantenendo una guida da auto di famiglia, magari affiancandola ad un'auto personale per viaggi o per divertimento. Dal '68, probabilmente, avrà avuto proprietari con la cultura della conservazione degli oggetti: forse per questo motivo è arrivata ai giorni nostri.
Clamoroso avvistamento di una vettura estremamente rara già all'epoca (presumo). Dovrebbe esserci stata anche in versione furgonata, immagino però che oggi di tale versione non vi sia nessuna superstite.
Sono abbastanza sicuro che oltre a questa Viotti, esista almeno un'altra interpretazione di Appia in versione familiare ma non di questa serie e non ricordo di chi. Questa è comunque l'unica riconosciuta ufficialmente da Lancia, come ha detto anche Marco.
Direi piazzali esterni ai padiglioni della fiera di Padova; ricordo che quell'edizione non fu accompagnata dal bel tempo, e che scattai pochissime fotografie.
Non ricordavo proprio la "Viotti", parecchio malconcia; applausi per chi se ne è preso cura con tanta dedizione, tanto più alla luce di un valore commerciale - ad opera completata - sicuramente molto inferiore alla cifra impegnata nel restauro.
Clamorose anche le foto di Marlon che dovrebbero testimoniare le condizioni di 10 anni fa dell'esemplare da me fotografato! Vista la rarità del modello, il colore è la targa.... credo proprio che non potrebbe essere un altro.
Finalmente vedo la famosa Appia Viotti, me ne ha parlato varie volte mio nonno perchè ne aveva una suo fratello, grande appassionato di auto (da cui ho ereditato tutti i QR dal 1960 circa) e titolare di un calzaturificio.
Questa Appia era in uso come auto di famiglia e furgoncino aziendale.
Solo da ammirare il proprietario di questa rarissima Appia Giardinetta. Immagino quanto sia stato duro e oneroso il restauro di questa macchina. Incredibile salvataggio. Davvero complimenti
Il nome è "Lancia Appia Giardinetta". Derivata dall'Appia terza serie ne furono costruiti 302 esemplari al prezzo di circa 1.600.000 lire contro 1.216.000 della berlina. Alcuni esemplari furono allestiti con i finestrini posteriori oscurati come i furgoni commerciali ma io non ne ho mai visto uno. La vettura aveva il tetto più alto e uno sbalzo posteriore più lungo per aumentare lo spazio per i bagagli.
(foto "atae21" )