Esteticamente, una delle auto che mi piacciono di più in assoluto.
Peccato per il pessimo motore e le solite lamiere "biodegradabili "....

Facci un giro.

Stupenda!! qui da me ne gira una identica ma cambio manuale targata CT di un ragazzo che ha altre storiche italiane

Concordo

Tenuta molto bene come il resto degli esemplari in circolazione, relativamente massiccio come numero. Tinta, grigio grafite mi pare, molto bella ed elegante. Solo ora noto i cantonali ai paraurti, poco adatti ad un auto del genere. Si nota anche il fregio di Pininfarina: al tempo i carrozzieri avevano il "vizietto" di mettere i loro loghi sulle carrozzerie che realizzavano, quasi per renderle "griffate"
Questa cosa, personalmente, mi è sempre piaciuta in linea di massima.

In realtà è un'abitudine che arrivata fino a oltre gli anni Duemila: al netto di supercar ed hypercar, basti pensare a Grande Punto e 159 coi marchetti sulle fiancate "design Giugiaro", o, per rimanere in tema, a vetture come la 406 coupé o la Coupé della Fiat con la firma di Pininfarina, la quale è anche apparsa su una vettura di categoria ben differente: la Hyundai Matrix

Concordo con Francesco240D. In quest'auto, non ho mai "digerito" gli angolari dei paraurti. Sembrano posticci ed economici per il rango e la classe del modello.

In quegli anni, i materiali plastici venivano considerati moderni e innovativi, il primo esempio che mi viene in mente sono i paraurti delle Renault 5.

Imponente, ma filante ed elegantissima.
Immatricolazione "coraggiosa", nel 1974, che rende questo esemplare ancora più intrigante; non è improbabile che la prima targatura sia avvenuta a Torino.