Avvistamento notevolissimo , molto belli gli scatti dinamici che ne colgono la linea americaneggiante , ma senza inutili orpelli ; modello di grande sostanza e capienza che ebbe un buon riscontro commerciale nonostante la cilindrata piuttosto impegnativa ...
Posso confermare, all'epoca (Roma) se ne vedevano circolare molti esemplari (di certo più delle precedenti serie 'B' ed 'A' ).
Una constatazione che mi rattristava era che spesso gli esemplari circolanti erano (anche solo lievemente) danneggiati in corrispondenza degli spigoli della carrozzeria, dove a volte mancavano le cornici cromate..
Il motivo è che il design di questo modello prevede una scarsissima rastrematura sia frontale che posteriore, e quindi in manovra in spazi ristretti è facilissimo urtare ostacoli con gli spigoli della carrozzeria (e conseguente distacco delle cornici ivi montate).. credetemi, me le ricordo quasi tutte 'sgrugnate'.. ancor più notevole quindi l'avvistamento di questo esemplare in condizioni impeccabili!
Le linee palesemente americaneggianti sono il principale volano del mio gradimento per le Opel degli anni '50 e ancor più '60, alle quali non si può comunque negare affidabilità e qualità costruttiva.
Questa serie 1966-'71 appare particolarmente riuscita, slanciata - grazie anche al "dinamismo" introdotto dalla linea di cintura che si incurva in corrispondenza della portiera posteriore - e moderna, oltre a non essere "piantata" come le precedenti (in taluni casi ancora con cambio a tre rapporti, quando la "Giulia TI" ne vantava cinque !), e risulta gradevolissima in qualsiasi configurazione, berlina, coupé, o "caravan".
L'esemplare in foto, molto raro nonostante la diffusione relativamente buona ai tempi ricordata da Roberto e Max, è una meraviglia.
A me ricorda tanto il film capolavoro "La mala ordina" in cui compaiono (forse non proprio per caso) diverse Opel anni 60 tra cui una Rekord uguale (rossa) in mano agli scagnozzi di Don Vito Tressoldi. Stupenda!
Sono lieto che siano apprezzati! In verità cerco di limitarmi, per timore di indurre un eccessivo effetto nostalgia, qui dove l'età media è decisamente inferiore alla mia..
Nondimeno sono io ad apprezzare gli aneddoti di utenti giovani, che possono palesarmi aspetti altrimenti sfuggiti..
Mi accodo a coloro che apprezzano gli aneddoti da parte di chi ha qualche primavera più di me, aneddoti che non sono comunque mai mancati in tanti anni di esistenza di questo sito.
La Rekord odierna è stupenda e curatissima! Chissà se è da sempre nella stessa famiglia, perpetuata in 55 anni di esistenza: mi piace pensare che sia così.
Non sono solo gli aneddoti ad essere apprezzati.
E' anche il garbo con cui questi vengono proposti, proprio come nel caso di questa foto, che fanno questo luogo un piacere per la mente e una piccola oasi dove accomodarsi la sera, al riparo dalla cafonaggine quotidiana.
(foto "ARGiuliasuper" )