Bellissima con prima targa, di un'eleganza stratosferica!! Colgo l'occasione per fare una domanda, qualcuno sa perchè la lettera U non è stata più riproposta nelle targhe successive?
Più che l'assetto forse montava una sorta di sospensioni pneumatiche, che a motore spento, potevano farla sembrare ribassata.
Blu pastello magnifico.
Per me è la vera Rolls Royce. Auto meravigliosa.
La lettera U non è stata riproposta nelle targhe che avevano la lettera al posto dell'ultima cifra.
Ma quando (solo a Milano) si è arrivati a doverla inserire al posto della seconda cifra, è miracolosamente ricomparsa!
Esempio la targa MI 1U2345...
Invece questo discorso è valido con la B, presente solo al posto della prima cifra ed assente in tutte le altre posizioni.
Ah questa non la sapevo!! Pensavo fosse stata abbandonata definitivamente.
E' vero la B non è stata più riproposta...forse perchè a distanza poteva confondersi con il numero 8...
Un'altra provincia che ebbe la U in occasione bianche, ma solamente al posto della prima cifra, fu Napoli.
Di milanese provinciale bianca, con questa lettera, ricordo molto bene invece una Y10 Mia nera targata 7U0*** appartenente a un mio compaesano, demolita ormai da oltre un decennio.
Questi cristalli stile narcos uruguayano stonano parecchio a mio avviso ancorché su di un esemplare in meravigliosa veste cromatica ed italiano da sempre
Nemmeno a me piacciono i vetri neri, comunque la si pensi sulle Rolls un esemplare italiano dall'origine con questa soluzione cromatica non scontata merita solo lodi.
#5 | alequattro75 il 11/11/2022 11:50:21
Per me è la vera Rolls Royce. Auto meravigliosa.
Non posso che condividere. Se mi dicono "pensa ad un modello Rolls" la prima che mi viene in mente è proprio la seconda serie della Silver Shadow. Un po' quello che succede con Ferrari, dove la mente mi visualizza in prima battuta la 308. Ognuno di noi ha un "imprinting" automobilistico legato all'età giovanile. Un appassionato oggi 70enne ad esempio tirerebbe fuori dai cassetti della memoria una Silver Cloud e, rispettivamente, una 275..
Anche per me.
La associo a due ricordi d'infanzia: alla prova su strada di Quattrouote, numero di Giugno 1979, un fascicolo che avevo ricevuto in regalo 2 o 3 anni dopo. E ad un modellino direi Bburago 1:24 azzurro, ricevuto in regalo quando avevo 7-8 anni (più o meno nel periodo del Quattroruote suddetto). Ricordo perfettamente che nel corso degli anni si era staccato il blocco radiatore/paraurti anteriore, che però si poteva riappoggiare al suo posto. Dovrei averla ancora, da qualche parte.
Io invece giocavo con il modellino della Camargue, prodotto dalla Bburago, scala 1/18, colore bordeaux.
Ricordo che me lo regalarono i miei genitori, intorno al 1993 o 1994, durante le vacanze estive ad Ortisei.
La lettera U non è stata riproposta nelle targhe..
Purtroppo in Italia persino le autorità spesso si comportano da cialtroni (non mi viene in mente altra definizione..).
L'uso (o il non uso) delle lettere dell'alfabeto non fu uniforme in tutte le province.. e persino la sequenza non sempre rispettò quella ufficiale dell'alfabeto internazionale!
Ad esempio a Roma, per le targhe con lettera al primo posto, a fine alfabeto la sequenza fu 'U..V..Z..X..Y..W', e non 'U..V..W..X..Y..Z' come sarebbe stato corretto.
Sempre a Roma, la B finale non venne inclusa (erano le targhe nere con provincia in arancio, in due pezzi) che effettivamente su quella tipologia poteva confondersi con la cifra 8 (su quelle quadrate era più distinguibile), eppure ad esempio a Firenze la B iniziale venne inclusa, anche se la tipologia era quella con provincia arancio.. ma allora si confonde o no??
Di fatto, un gran casino.. per cui occorre sapere per ogni provincia la sequenza che venne seguita..
L'uso (o il non uso) delle lettere dell'alfabeto non fu uniforme in tutte le province
Secondo me ti sbagli.
In tutte le province venne adottato il medesimo sistema con la medesima sequenza.
Ciò che confonde è che tale sequenza variava a seconda della posizione delle lettere, indipendentemente dalla provincia...
Anche Milano ha usato lo stesso ordine (ovvero U, V, Z, X, Y, W) per la prima lettera.
Bene, almeno una uniformità c'è stata..
Resta il fatto che scegliere di volta in volta sequenze arbitrarie, omettendo o meno lettere ogni volta diverse senza un motivo apparente (dovrebbe essere la leggibilità) non è certo un approccio coerente..
La voce "Targhe d'immatricolazione dell'Italia" su Wikipedia conferma la correzione di free_runner (grazie!); divertitevi però col punto "Vecchio sistema di numerazione" e con tutte le diverse sequenze, esclusioni, reintroduzioni..
In tutte le province venne adottato il medesimo sistema con la medesima sequenza.
Ciò che confonde è che tale sequenza variava a seconda della posizione delle lettere, indipendentemente dalla provincia...
Confermo, le province seguirono tutte la stessa numerazione, irregolarità incluse.
La scelta di quali lettere omettere fu probabilmente fatta in base alla leggibilità dello stile in vigore quando ogni serie debuttò.
Esemplare stupendo, sia perché ha conservato le targhe originali, sia per la livrea bicolore con un elegantissimo abbinamento cromatico. Anche per me la Silver Shadow era la Rolls per antonomasia: ne ho posseduti due modellini Matchbox (uno argento, che persi quasi subito, e uno bordeaux metallizzato che mi regalarono poco dopo e che sono riuscito a conservare per anni). Ho trovato interessante anche la disamina sulle lettere nelle targhe, argomento che mi ha sempre incuriosito.
(foto "Jacopo04" )