Avvistamento eccezionale, al di fuori di un contesto strettamente "diessista", trattandosi di una delle unità più anziane sopravvissute, rifinita nel magnifico ed eccentrico vert Printemps.
Osservando le sue forme futuribili, aerodinamiche e levigate, si comprende come il grande semiologo francese Roland Barthes, all'epoca della presentazione, un anno prima di questo esemplare, ne fu colpito al punto da dedicare a "La nuova Citroen" un breve e celebre saggio, poi confluito nel volume "Miti d'oggi", edito in Italia da Einaudi.
Io ho avuto modo di ammirarla sbalordito al classico raduno "DS" di Montecchio Emilia (RE), lo scorso anno.
Identica al modellino della "Dinky Toys", di cui possiedo la replica uscita in edicola qualche anno fa.
Un vero e proprio sogno, incontrarla dal vivo mi farebbe venire un infarto probabilmente.
Curiosamente, anche qui abbiamo un modellino sulla cappelliera, in versione "maggiorata" direi.
Da ignorante del modello, non pensavo fosse originale questo verde; ben felice di scoprire il contrario, perchè è un esemplare stupendo.
Ieri e oggi due Dee veronesi!
Mi avete beccato, questa è la mia....10 anni di ricerche, 17 anni di restauro, ma ora mi dà gran soddisfazione.
È la n. 359, del febbraio '56, la terza sopravvissuta, la più vecchia circolante ancora su strada ( la prima è nel magnifico Citromuseum di Castellane, Francia, la seconda ancora tutta smontata in Abruzzo).
Il portatarga quadrato dell'epoca è già pronto, aspetto solo che sto benedetto regolamento di attuazione venga approvato e sfoggerà una bella targa nera VR a cinque cifre!
A saperlo che eravamo alla stessa fiera..
Rinnovo i miei complimenti, soprattutto per il tempo della ricerca e per il tempo/costo/difficoltà del restauro, questa è vera passione!
Ho espresso già qualche volta la mia non totale preferenza per le vetture restauratissime, ma questa è talmente bella, perfetta e lucida che non posso sottrarmi al dire che è SPETTACOLARE, veramente da standing ovation.
Il portatarga quadrato dell'epoca è già pronto aspetto solo che sto benedetto regolamento di attuazione venga approvato e sfoggerà una bella targa nera VR a cinque cifre!
Quindi è italiana da sempre?
Hai qualche foto delle condizioni in cui era appena la prendesti? Mi piacerebbe molto vedere il prima e dopo.
Leggere sempre i commenti precedenti, dove, ad esempio, viene notata, all'anteriore, la presenza di una targa francese sotto quella attuale
Inoltre, ben difficilmente la terza "DS" più anziana superstite (primi mesi del 1956) può essere "italiana" dall'origine, e addirittura della stessa provincia dell'attuale proprietario, trattandosi di un'epoca in cui le straniere importate erano ben poche, e nella quale questo modello era appena stato lanciato in patria (in Italia, la commercializzazione veniva sempre avviata con ritardo).
La normativa dovrebbe consentire di adottare una numerazione "disponibile" per i casi di auto importate, non essendo l'operazione strettamente vincolata all'esistenza di una targa d'origine oramai perduta da "recuperare" (quest'ultima, a mio giudizio e come già detto in altra occasione, la fattispecie più sensata e l'unica storicamente e filologicamente plausibile).
Certo per apprezzarla ancora di più bisognerebbe vederla in una foto del 1956 parcheggiata in mezzo alle sue coetanee, svettante per la sua modernità...
Il fregio sotto il paraurti postreriore sarebbe il terminale di scarico?
Leggere sempre i commenti precedenti, dove, ad esempio, viene notata, all'anteriore, la presenza di una targa francese sotto quella attuale
L'ho letto ma ho immaginato che fosse una targa espositiva per non mostrare le brutte targhe italiane europee.
Comunque ero rimasto che la normativa permettesse solo la ristampa delle prime targhe presenti a libretto qualora fossero italiane, questa modifica mi era sfuggita e, onestamente, credo sia inattuabile. Anche perché seppur l'auto non è più fisicamente esistente (e questo con targhe così anziane non si può dire con certezza, si era ben lontani dalla digitalizzazione dei dati) vi saranno molti problemi nel caso una persona voglia fare una visura della targa dato che usciranno due vetture diverse (sperando che i dati della prima non vengano cancellati per sempre, che sarebbe una grave perdita...gli archivi che permettono di fare visure di auto demolite anche da 40 anni sono una delle poche cose buone che ci offre la motorizzazione italiana). Ovviamente questo è il mio punto di vista...ma concretamente ci saranno non poche difficoltà di attuazione.
Concordo con quanto detto da mariano, soprattutto sull'eventuale cancellazione dei dati di un'auto radiata, perché a mio modo di vedere ogni targa rappresenta la storia di un'auto che non esiste più, e meriterebbe quanto meno di essere sempre preservata negli archivi. Cancellarne i dati sarebbe come cancellare una traccia del passato e la storia di quell'auto, che andrebbe persa per sempre. Ad esempio, mi dispiacerebbe tantissimo sapere che la targa della 500 che ebbe mio nonno, di cui ho anche una vecchia foto, venisse assegnata ad una nuova auto, a maggior ragione se venissero cancellati i dati della 500. Sarebbe come se l'auto di mio nonno non fosse mai esistita. Come avevo forse già detto in passato, secondo me sarebbe una bella idea stampare nuove targhe provinciali con nuova numerazione per le auto importate. Mi spiego meglio: l'ultima provinciale di Parma è stata PR660000, quindi si potrebbe iniziare a stampare nuove targhe partendo da PR660001 in poi, da assegnare a tutte le auto importate quando non c'erano più le targhe provinciali, adottando targhe quadre, nere con provincia arancio, o bianche, in base alla data di immatricolazione dell'auto. In fin dei conti queste auto essendo importate non hanno mai montato targhe italiane del periodo, e assegnargli la targa appartenuta ad un'altra auto la vedrei come una cosa "fasulla", come se avesse una targa non sua. Inoltre non permetterebbe più di sapere se una certa auto è italiana da sempre, o se è stata importata. C'è poi un ulteriore problema: cosa succede se si assegna la targa di un'auto radiata, ma che magari è conservata in qualche garage, nel caso il proprietario di tale auto decida di reimmatricolarla e voglia la sua vecchia targa, già assegnata ad un'altra auto? O anche magari un'auto che è finita all'estero, e viene reimportata chiedendo la vecchia targa, e questa è già assegnata ad un'altra auto.
Che dire......Superba, bellissima, galattica, meravigliosa e chi più ne ha più ne metta, anche da parte mia tanti complimenti per la perseveranza ed il risultato ottenuto... concordo su chi dice ok targa vecchia se era stata già sua, ma assegnazione così a casaccio non mi piace un gran ché, piuttosto apprezzerei la possibilità di esibire e mantenere le sue vecchie targhe francesi
Complimenti vivissimi al proprietario, esemplare stupendo che con le targhe francesi rende tantissimo a parer mio. Ma quei gommini sul parafango anteriore cosa sono?
si potrebbe iniziare a stampare nuove targhe partendo da PR660001 in poi, da assegnare a tutte le auto importate quando non c'erano più le targhe provinciali, adottando targhe quadre, nere con provincia arancio, o bianche, in base alla data di immatricolazione dell'auto
Non capisco... Come si farebbe a sapere in che formato stampare le singole targhe? Riprendendo il tuo esempio, in che formato si dovrebbe stampare la targa PR660001?
L'unico modo sarebbe aspettare la richiesta ma così si sarebbe costretti a stampare le targhe... una alla volta: impensabile!
Le targhe vengono stampate a lotti ed è impossibile sapere a priori a quale auto saranno poi abbinate.
cosa succede se si assegna la targa di un'auto radiata, ma che magari è conservata in qualche garage, nel caso il proprietario di tale auto decida di reimmatricolarla e voglia la sua vecchia targa, già assegnata ad un'altra auto? O anche magari un'auto che è finita all'estero, e viene reimportata chiedendo la vecchia targa, e questa è già assegnata ad un'altra auto.
Immagino che valga il buon vecchio "chi prima arriva, meglio alloggia"...
L'auto era francese, immatricolata per la prima volta nel dipartimento 75 (parigino) alla Banque de Paris et Pays Bas. Mi sono divertito a ricostruirne la storia, io sono il decimo proprietario anche se ha circolato solo fino alla fine degli anni 60. Ora monta delle targhe da esposizione 1956DS19 come quelle del salone di Parigi del 1955. Anch'io concordo con quanto scritto sopra per il recupero delle targhe originali, ma queste europee, nonostante la post. mascherata e quella davanti tagliata (sono calamitate) sono proprio brutte!
Dietro si nota la "coda di carpa" dello scarico, solo per i primissimi anni di produzione, abbinata al tubo di scarico unico, ovale, in alluminio. Incredibilmente la DS è bellissima anche sotto, fino al 62 sono con il fondo liscio e completamente carenato (la marmitta è davanti sotto al muso), sembra una moderna auto da corsa! Penso sia l'unica vettura di grande serie al mondo ad essere uscita così.
Sulle creste dei parafanghi anteriori i "temoin" rossi, le spie delle luci di posizione, retaggio di Traction e 2CV.
Quando l'ho acquistata era completa e piuttosto sana, ma ferma da almeno trent'anni. E negli anni 60 aveva cambiato colore, era vert mélèze, con un sacco di cromature aggiunte. Ho eliminato tutto, riportandola alla purezza originale, di una bellezza impareggiabile secondo me.
Unico vezzo le gomme a fascia bianca, come gli esemplari dei saloni dei primi anni.
Ah, dimenticavo, praticamente nessun pezzo è in comune con le DS anni 70, cambiano persino i vetri e la bulloneria!
Da qui la difficoltà nel restauro, con la fortuna-sfortuna di non trovare praticamente nulla di replicato oggi! Tutte le parti impiegate, nuove o usate, sono originali, con la qualità di allora!
Scusatemi se mi sono dilungato ma la mia passione per le prime DS è viscerale...
La stampa di targhe singole è possibile anche in Italia (per esempio per alcune targhe delle forze dell'ordine, o per le rare ristampe). Per le targhe standard si opera per lotti perché costa meno, ma per targhe particolari (e, perché no, personalizzate) la cosa è perfettamente fattibile.
Come si farebbe a sapere in che formato stampare le singole targhe? Riprendendo il tuo esempio, in che formato si dovrebbe stampare la targa PR660001?
Come dice mikitiki la cosa sarebbe fattibile anche stampandone una alla volta, al limite fai pagare qualcosa in più a chi richiede la targa, ma anche ipotizzando che non sia possibile stamparle singolarmente, il problema non sussisterebbe in ogni caso: basterebbe ad esempio, stampare da PR660001 a PR661000 in formato quadro, da PR661001 a PR662000 nere con provincia arancio, e e da PR662001 a PR663000 bianche. Quando il lotto di targhe di un certo tipo si sta esaurendo se ne stampa un altro con quel formato. Se le prime a finire sono le bianche per esempio, si stampa il lotto da PR663001 a PR664000 bianche. Certo, non si avrebbero più le targhe emesse in ordine numerico, ragione per cui la stampa delle targhe singolarmente sarebbe di gran lunga preferibile, ma nel caso non fosse proprio possibile, si potrebbe comunque rimediare in quel modo.
No, sono il decimo proprietario in tutto, l'auto è stata scoperta nel 1988 e da allora ha avuto 4 proprietari diversi senza però che nessuno si impegnasse a restaurarla....
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(foto "Frabo187" )