Auto con scarso appeal anche da nuova, ma non priva di qualità almeno in questa versione 1.3 GLS: gran baule, buone prestazioni (superava i 170 km/h), dotazione di accessori completa. Faticò a trovare un suo spazio nell’affollato segmento D, probabilmente scontando una derivazione troppo stretta dalla Kadett a due volumi, che le veniva preferita.
Eh, più o meno… la Orion era considerata segmento D… ma derivava strettamente dalla Escort, come del resto anche la Regata dalla Ritmo e la Prisma dalla Delta. Per essere più corretti sarebbe a cavallo tra il segmento C e D. Comunque ai tempi di questa Kadett la Vectra non esisteva, c’era ancora la Ascona che ormai vendeva pochissimo (almeno in Italia).
Non direi, tutte queste erano classiche C sedan molto vicine come dimensioni e dotazioni, la D di casa Ford era senza dubbio la Sierra. Semmai eravamo noi italiani che cercavamo di trasformare, con scarso successo a mio parere, la Regata in D sedan nonostante le dimensioni, le dotazioni e la derivazione stretta dal segmento C.
Comunque come ho già detto in un altro commento abbinato ad un altro esemplare, da me la Kadett E sedan era enormemente diffusa sino a non tantissimi anni fa, e in generale oggi sono rimaste più sedan che due volumi.
La Orion era di segmento C, come anche la Regata. Questa Kadett era molto innovativa ed armonica a mio avviso anche nella versione a tre volumi. Aveva svecchiato di molto la gamma Opel, anticipando la riuscita Omega e stroncando definitivamente l'Ascona. La sua linea ha poi ispirato vetture orientali anni 90, come la già citata Nexia che ne era la copia.
Qui da noi, a partire dalla metà degli anni '80 (e, orientativamente, per un decennio), le medie a tre volumi vissero una nuova giovinezza: oltre alla Kadett, ricordo che riscossero un certo successo le successive Renault 19 Chamade e Peugeot 306 Berlina.
L'affermarsi (o meglio, il riaffermarsi) della configurazione con la coda sulle compatte di segmento C si inseriva in filone generale che interessò anche, e soprattutto, i segmenti superiori con un generale ritorno ai tre volumi, seppure con le dovute eccezioni.
Lo stesso tipo di soluzione non ottenne troppi consensi, invece, per le utilitarie del segmento B.
Non la copiava, ne era un modello derivato. Più precisamente, era il pesante restyling della Daewoo LeMans ovverosia la versione prodotta su licenza in Corea della Kadett E.
Di Renault 19 Chamade (poi chiamata semplicemente Berlina) ne ricordo parecchie, ma non posso dire altrettanto della 306 Berlina… stendiamo un velo pietoso sulla Megane Classic…
Francesco, se prendi un numero di Quattroruote di metà anni ‘80, vedrai che la Orion è classificata come segmento D. Anche io sostanzialmente la considero la derivazione di una segmento C, ma loro la difinivano così. Probabilmente, come ho già detto, queste berline compatte stavano a cavallo tra i due segmenti.
Anche io ne ricordo molto poche, da bambino vedevo un discreto numero di 306 due volumi, poi c'erano diverse SW, anche se in misura molto inferiore alle due volumi, ma di berlina stento a ricordarne, basta dire che ho cercato su Google come fosse perché proprio non me la ricordavo, e non ne vedo una da non so quanti anni. Può essere che abbiano avuto una diffusione "a zone", come pare sia successo ad altri modelli, stando a ciò che hanno detto gli utenti del sito anche in passato.
La 306 Berlina aveva la particolarità del tergilunotto, che negli anni ‘90 conobbe un certo successo anche sulle berline: lo montavano anche la Honda Prelude, la R19 Berlina, la Lancia Dedra e la Fiat Tempra.
(foto "GiovanniSpalla" )