Tonalità rara ed elegante , credo sia denominata "grovenor brown"

Posso dirlo? Non ho mai capito dove volessero andare a parare i designer Jaguar con questa serie di XJ. La linea era retrò-style, poi però le misero dei paraurti plastificati per renderla moderna e poi la proponevano in bicolori decisamente demodé come in questo caso. All'epoca in British Leyland doveva regnare un bel po' di confusione sul mercato su cui puntare e sul design delle loro vetture.

Secondo me, semplicemente, cercarono di andare incontro alle specifiche per gli USA senza andare a toccare le lamiere.

In realtà le lamiere della III serie sono diverse in gran parte, il lunotto è più grande e le porte hanno le maniglie incassate.

Vero!
Ma credo che fosse la massima modifica consentita dalle finanze della casa.

In realtà per la linea di questa Jaguar gli inglesi chiesero aiuto a Pininfarina.

Che seguì la stessa strategia che aveva suggerito per il Maggiolino: allargare il lunotto e lasciare il resto com'era.

Secondo me, invece, questa terza serie, è di gran lunga la Xj più bella nonché (ai miei occhi) la più bella berlina di sempre.
Con pochi tocchi Pinifarina riuscì a svecchiare l'immagine di un modello ormai vecchiotto e la fece entrare alla grande negli anni '80.
A differenza delle due precedenti serie, infatti, era spesso guidata da 35/40 enni rampanti,
E grazie alla cura "John Egan" era anche nettamente più affidabile di prima.

Trentacinquenni con xj nei primi 80??

La migliore secondo me rimane la prima serie , che , essendo swb , è la piu' aggressiva esteticamente
Poi certamente la terza è la piu' affidabile

Concordo: quasi sempre l'ispirazione originaria è la più appagante, per quanto mi riguarda.
Qui, oltretutto, giocano al passivo i paraurti con il massiccio inserto in plastica.
Tonalità assai poco frequente per questo esemplare in gran spolvero, circostanza non frequente, tutto sommato, per vetture che è facile vedere abbandonate al primo guaio serio, specialmente se di tipo meccanico.