E' ancora oggi una gran macchina, veloce, spaziosa, confortevole, e ben dotata di accessori, senza contare la gradevolezza della sua linea "svelta" ed affilata.
La recente "apertura " del sito verso targhe più recenti consente di ammirare vetture come questa, che io considero un capolavoro di estetica, non l'ho mai guidata, anni fa la stavo acquistando poi ho deciso di prendere la Lancia K
Quando venne presentata sembrava un'astronave per quanto era bella, moderna e inconfondibilmente Alfa nonostante lo schema meccanico di matrice Fiat.
Ha retto egregiamente lo scorrere del tempo più delle cugine di pianale Tipo 4.
Non l'ho mai amata troppo per via del già citato telaio di derivazione Fiat
Come daily driver, potendolo fare, molto ben volentieri, dato che a tutti gli effetti è ancora una macchina molto moderna e onestamente non avrei interesse a preservarla come storica, concetto che, abbastanza notorio, mi è un pò indigesto. Esemplare perfetto per i miei "loschi scopi", anche se una restyling allestimento base, che risolse qualche noia elettronica e di finitura, sarebbe il massimo.
I prototipi quasi definitivi li vedevo intorno ad Arese già nel 1985, matrice Fiat è un luogo comune, se poi intendi la tanto vituperata trazione anteriore, è uno schema moderno che esula da Fiat.
Bellissima auto, malgrado le preferisca la cugina Lancia Thema. Nonostante il telaio Fiat, ha una sua personalità e molti dettagli tipicamente Alfa Romeo, a differenza di modelli presentati qualche anno dopo. La mia preferenza va però alla serie successiva Super, con dettagli più eleganti.
Io sarei convinto del contrario, l'unica differenza sostanziale del telaio riservato alla 164 era il differente attacco della sospensione anteriore per consentire il disegno di un frontale più basso e spiovente. Non lo dico io ma lo scrive l'Ingegner Domenico Chirico nel suo libro.
Tutte queste considerazioni su matrici Fiat, trazione anteriore ecc sono, oltre che noiose, anche del tutto inutili, il risultato fu comunque molto buono e la vettura che uscì aveva al 100% tutte le peculiarità che ponevano le Alfa Romeo dei tempi d'oro ai vertici, linea bella e originale, raffinatezza meccanica, prestazioni al vertice, sicurezza e pure ottimi consumi. Aggiungiamo pure che la 164 all'epoca fece tendenza.
L'importanza del "DNA" Alfa Romeo secondo me è sparita da decenni, assieme agli alfisti del tempo, il mondo dell'auto (e gli automobilisti) degli anni 70 non esistono praticamente più.
Rimane in noi appassionati di auto quest'immagine romantica dell'Alfa che rimanda ad un mondo ormai scomparso...
Diversamente, una berlina con le qualità tecniche e il piacere di guida della Giulia venderebbe ben più di quanto ha fatto dal momento della sua presentazione ad oggi
Devi anche considerare che oggi le berline tre volumi non vendono moltissimo. Sarebbe andata diversamente se la moderna Giulia fosse stata affiancata anche da una station wagon. L'Alfa Romeo poi ci ha messo il carico, proponendo prezzi di vendita alti, in linea con quelli dei marchi premium.
Beh se non è premium la Giulia non vedo cosa lo sia.
Certo, ogni tanto qualche campagna di scontistica ci poteva anche stare, la fa BMW e Mercedes, non capisco perché non debbano farla loro che sono diretti concorrenti.
Purtroppo "Giorgio" è costato tantissimo da sviluppare e, nemmeno con l'aiuto di Stelvio, sono riusciti a rientrare nei costi di sviluppo con le vendite.
Non lo dico io ma lo scrive l'Ingegner Domenico Chirico nel suo libro
Questo non lo metto in dubbio, tuttavia avrà anche scritto (spero) che la 164 fu anche la prima Alfa Romeo veramente moderna, la quale fece invecchiare di colpo modelli ben più blasonati, e che il c.d. pianale Tipo 4 (e ricordiamolo per chi non c'era, vantava valori di rigidezza torsionale molto elevati per l'epoca) fu progettato con Fiat Auto in tempi non sospetti, in altre parole lontani dalla acquisizione di fine 1986. Quindi, secondo il mio sommesso parere, scrivere matrice Fiat, oltre a non avere rilevanza tecnica, fa apparire la Casa torinese come il male assoluto. Se vai a rileggerti qualche fascicolo di Quattroruote di fine anni settanta inizio ottanta, troverai svariati articoli sulle catastrofiche perdite finanziarie della Casa di Arese, ricordo un titolo: profondo rosso.
Le chiacchiere da bar sport di periferia, eehhh la Fiat ha distrutto i marchi gloriosi, "eehhh la Lancia non è più quella di una volta, eehhh la vera Alfa Romeo non esiste più..." facciamole solo nei bar.
Aggiungo che la progettazione di pianali da condividere, per l'epoca, fu un'innovazione importante, però siccome l'idea fu di Fiat Auto, allora fa cag*** (perdonate il francesismo). Oggi invece, tutti sorridenti con la Golf 8 da 50k, ma nessuno scrive matrice Skoda.
...poi, nonostante i già citati discorsi da bar, consideriamo che Fiat all'epoca aveva centri di ricerca, progettazione, tecnologia e mezzi tra i migliori al mondo.
Ma io nel mio primo post ho scritto parole di apprezzamento per la 164, nonostante i vincoli meccanici imposti dall'allora Ministro delle Partecipazioni Statali Marcora il quale stoppò lo sviluppo dei progetti 154/156 perché non aveva intenzione di finanziare con il denaro pubblico berline di media e alta gamma che avrebbero dovuto sostituire l'Alfetta e l'Alfa Sei.
Poi se non vi piace la locuzione "matrice Fiat" troviamo un altro termine politicamente corretto che non urta la sensibilità di qualche utente ma sempre di quella roba si tratta.