Gran macchina, apparentemente tutta "giusta" e ben conservata.
Marrone Parioli con interni in velluto marrone non è certo uno degli accostamenti più riusciti: il tono su tono è una scelta felice con altri colori, nella gamma del verde o del blu, ad esempio. Qui occorreva decisamente una selleria in contrasto, magari beige (il più appropriato, a mio giudizio), o verde oliva.
Ottima la targa d'origine, spesso presente sulle "2000". a riprova dell'esistenza relativamente poco movimentata che ha consentito la perpetuazione di un buon parco ai giorni nostri, nonostante il modesto volume di produzione (circa 14mila unità, complessivamente).
Il Boxer Lancia nella sua massima evoluzione prestazionale, senza averle tolto un grammo di affidabilità, prima che rovinassero il progetto con il successivo motore della Gamma.
Tra i tanti pregi descritti non si può certo includere la linea. Ai tempi avrei scelto l'Alfa 2000 senza dubbio ma anche parecchie straniere.... Poi non discuto motore, interni, finiture e tutto ciò che piace di questa elegante (fin troppo classica) berlina.
Pagava (al pari dell'Alfa 2000, a dire il vero...) la chiara discendenza da un altro modello più "anziano", che un maquillage, anche abbastanza profondo, del frontale e della coda non riusciva a nascondere in misura apprezzabile.
In pratica, aveva un corpo vettura di un lustro (o due...) prima.
In pratica, aveva un corpo vettura di un lustro (o due...) prima
I lavori di affinamento rispetto alla originaria 815 furono molti, ma rispetto alla precedente 819 non c'è storia; tuttavia non è certamente un esempio di straripante bellezza, soprattutto in livrea Parioli sembra ancora più datata.
il successivo motore della Gamma
Per chi non lo sapesse, il propulsore della Gamma non condivide una vite con quello della Flavia.
(foto "FamVit" )