Finalmente un'altra Renault 16....Quando vedo quest'auto non riesco a pensarla come un ammiraglia, forse per via delle sue dimensioni comunque compatte! Questa sembra molto bella, con ancora la vetrofania al suo posto! ottimo avvistamento!

Vettura confortevole e buona stradista ... meriterebbe maggiori cure ...

Forse la foto non le rende giustizia in quanto l'ho fatta con il cellulare da dentro la mia auto e nel bel mezzo di una fermata di autobus... In ogni caso è tenuta magnificamente ed ha ogni cosa al suo posto

Non vedo una R16 da tempo immemore, e temo che fintanto non inizierò almeno a frequentare "Rétromobile", tale lacuna non sarà colmata.
Vettura straordinariamente innovativa per il 1965; gli esemplari costruiti nella stagione più matura, come questa TX, erano brillanti e molto accessoriati; li ricordo in splendide tinte metallizzate (come il verde chiaro o l'azzurro). Dubito che in Italia sopravvivano più di 20-25 esemplari targati dell'intera serie.
Una delle non molte auto straniere d'epoca per le quali farei un'eccezione al mio campanilismo militante

Stupenda!

Bella, ancora attuale su strada per quanto riguarda abitabilità, confort di viaggio e sicurezza. Meglio con un impianto a gas. Questa vettura, che al suo esordio avrà probabilmente sconcertato non pochi automobilisti, rimane a mio parere un esempio di prodotto finissimo, secondo a Citroen Ds in quanto ad innovazioni. Al pari di Lancia Flavia e Austin 1800, anche se sulla berlina inglese avevano dimenticato di mettere il motore adeguato.

Beh qui confesso il mio amore sviscerato per la Renault 16, vettura che mi ha sempre conquistato per la sua linea innovativa per il tempo e per la straordinaria comodità e abitabilità. Non saprei dire da quanto tempo non ne vedo una di persona, credo almeno dalla metà degli anni 70. Qui nella mia zona ne giravano poche ma rimanevo estasiato ogni volta che le vedevo girare o parcheggiate da qualche parte. Un esemplare di colore bianco (non certo la TX) la possedeva il papà di un mio compagno di scuola e ricordo la gioia quando per la prima volta ci sono salito sopra perchè in una giornata piovosa il signore gentile ci caricò per accompagnarci a casa: poche centinaia di metri a bordo e fu amore conclamato!!!
Bella la vettura in foto e il mio personale compiacimento (e un pizzico di invidia) a guerfranc per l'avvistamento

MAMMA MIA!!! Con tanto di vetrofania d'epoca!!!! Avvistamento da segnare sul calendario!

Da amante delle "franceserie" non rimango insensibile ad una vettura che ha, nel suo piccolo, rivoluzionato il concetto di berlina.
Certo in Italia, paese ultraconservatore se si trattava di berline, se ne accorsero in pochi, e ancora in meno di accorsero di finezze e genialità come l'abolizione dei gocciolatoi (saltò fuori una accusa di spionaggio industriale da parte di Citroen che stava sviluppando una soluzione simile), i sedili posteriori scorrevoli (che nel 1992 furono strombazzati come novità assoluta sulla Twingo) o il bracciolo - portaoggetti annegato nella panchetta anteriore.

Comoda, spaziosissima, versatile e anche veloce, dotata di una tenuta di strada magnetica (seppur a prezzo di un rollìo notevole) la 16 aveva la sua consacrazione proprio in questa versione TX, dotata di un equipaggiamento definito addirittura stupefacente per l'epoca: fu la prima della categoria a montare di serie i vetri elettrici anteriori.
Che si univano ad altre raffinatezze, come l'idroguida, il tergilunotto, i fari allo iodio, e una strumentazione completissima e pure bella da vedere.
I comodissimi sedili (pardon, poltrone!) a pagamento potevano avere i rivestimenti in pelle, tanto per togliere ogni dubbio sulla sua velleità da ammiraglia.

(foto "super80" )

La rarità