Immagine

Lamborghini Espada

lamborghiniespadadedo20131102.jpg
Anno 1971, targhe bianche del 1987 (dedo2000).

Data: 16/09/2014
Commenti: 13
Visualizzazioni: 4280
Commenti
#1 | bayerische il 03/11/2013 11:12:53
Esagerata!
#2 | PrinceMax il 03/11/2013 12:10:41
Il colore potrebbe essere un "oro Sahara", ma attendo i cultori del modello che sicuramente potranno essere più precisi e, eventualmente, correggere il mio errore.
Sarò sincero: la linea dell'Espada non mi ha mai entusiasmato, l'ho sempre trovata terribilmente sgraziata soprattutto nel posteriore, con quell'indigeribile impostazione hatchback. Escludendo la Miura, che sta su tutto un altro pianeta, fra le Lamborghini coeve preferisco di gran lunga la Urraco, forse collezionisticamente meno di valore dell'Espada, ma sicuramente più bella ed armonica.
Detto questo, questo rimane comunque un avvistamento stratosferico.
#3 | Markino il 03/11/2013 12:51:21
Sembrerebbe un verde pallido metallizzato simile a quello dell'esemplare che il titolare dandy e piuttosto equivoco di un autosalone milanese di lusso, poi visitato dalla polizia, offre in prova a un'appariscente signora nel film di Duccio Tessari "La morte risale a ieri sera-I milanesi ammazzano il sabato" (1970).
Enorme, larghissima e rasoterra, la Espada, sebbene non ai vertici della Miura, è per me una sportiva da sogno. La meccanica, 12 cilindri, 4 litri, derivava dalla precedente, stupenda, 400 GT firmata Touring, mentre il disegno discendeva dalla concept-car "Lamborghini Marzal" (1967), una sportiva a quattro posti veri e portiere ad ala di gabbiano proposta dalla Carrozzeria Bertone, per la mano dell'ennesimo prodigio, Marcello Gandini, già autore della Miura, della quale la Marzal riportava il propulsore, ridotto al 50% (6 cilindri, 2 litri). Ferruccio Lamborghini, in una stagione eccezionalmente prolifica, intuì le potenzialità del prototipo, e ottenne da Bertone una versione addomesticata con portiere convenzionali, che ebbe notevole successo (circa 1200 gli esemplari realizzati tra il 1968 e la 2a metà degli anni '70). Questa dovrebbe essere una 2a serie, forse in vendita qualche tempo fa su un sito italiano di annunci per auto storiche. Strepitosi e lussuosi gli interni, il cui rivestimento dovrebbe essere in tinta con la carrozzeria.
Per la cronaca, il prototipo Marzal, custodito fin quasi a tre anni fa nel museo della Carrozzeria Bertone, a seguito del fallimento dell'azienda è finito all'asta RM tenutasi nel 2011 a Villa d'Este insieme ad altri inestimabili capolavori di Nuccio (Stratos, Testudo, Bravo, Athon, Sibilo). Le vetture, che hanno peraltro raggiunto quotazioni inferiori ai valori minimi attesi, manco a dirlo sono volate all'estero, con l'eccezione della non troppo entusiasmante Sibilo, mantenuta in patria grazie a uno dei pochi capitani coraggiosi del nostro collezionismo.
Posto una foto della Marzal, catturata dal sottoscritto sotto l'ampio spazio coperto che raccoglieva le vetture all'incanto.

img822.imageshack.us/img822/6570/xmne.jpg
#4 | PrinceMax il 03/11/2013 14:03:18
Ero sicuro che l'ineffabile Marco avrebbe subito individuato il colore esatto, oltretutto ricorrendo ad un per me graditissimo riferimento cinematografico.
Ho ben presente la pellicola nonché la scena cui fai riferimento. Un film particolare, con un tema centrale molto forte (un padre, disperato, che decide di farsi giustizia da solo dopo che gli hanno ucciso sfigurandola la figlia, una ragazza buona e mite ma minorata psichica), e con interpreti molto in voga in quegli anni. Nel comparto maschile: Raf Vallone e Gabriele Tinti. In quello femminile: la luminosa Gillian Bray (britannica) e Beryl Cunningham, attrice giamaicana, molto attiva nel cinema di quegli anni. Moglie del regista Piero Vivarelli (all'epoca fu un matrimonio scandaloso, i due avevano oltre vent'anni di differenza d'età), lavorò anche con registi di notevole fama e prestigio, fra i quali Ettore Scola per il quale recitò nel celeberrimo "Brutti, sporchi e cattivi", del 1976. Wink
#5 | 5speed il 03/11/2013 14:41:40
Non vorrei dire una boiata ma ne sono sicuro al 99%....Fantozzi, o nel I capitolo o nel "secondo tragico Fantozzi" non scappa dal feroce alano su una velocissima Espada??? quando lui e Filini sono invitati alla villa della contessa Serbelloni Mazzanti vien da mare?
#6 | PrinceMax il 03/11/2013 14:47:10
Non vorrei dire una boiata ma ne sono sicuro al 99%....Fantozzi, o nel I capitolo o nel "secondo tragico Fantozzi" non scappa dal feroce alano su una velocissima Espada??? quando lui e Filini sono invitati alla villa della contessa Serbelloni Mazzanti vien da mare?

Ho benissimo presente questa esilarante scena, quando viene rincorso da "Ivan il terribile 32esimo"! Pfft
Si tratta, tuttavia, di una bellissima Maserati Ghibli! Smile
#7 | Total III il 03/11/2013 14:57:59
Sportiva di assoluto riferimento all'epoca, di concezione tanto originale da farmela quasi preferire alla celebratissima Miura.
Vera esplosione di talento e passione nell'Italia pre-domeniche a piedi, ebbe persino l'onore di comparire in una puntata del 1972 della serie animata Lupin III, in sostituzione della fedele Mercedes SSK.
La sua fama era davvero planetaria. Smile
#8 | dedo2000 il 03/11/2013 15:12:55
E' verde come sottolinea Markino. Avvistata in un soleggiato pomeriggio primaverile, quasi estivo. Abbagliante, eterna e tuttora modernissima. Un oggetto di design.
#9 | dedo2000 il 03/11/2013 15:30:22
img850.imageshack.us/img850/9244/zrm7.jpg
#10 | Transaxle73 il 03/11/2013 16:58:23
Visto che non mancano i riferimenti cinematografici colti (chapeau), io scendo di livello e domando: ma non era pure la macchina dell'Uomo Tigre?
#11 | 5speed il 03/11/2013 17:21:12
Prince Max> Ecco perchè tengo sempre un 1% di riservaWink
#12 | PrinceMax il 03/11/2013 23:02:05
ma non era pure la macchina dell'Uomo Tigre?

Assolutamente corretto Transaxle73, ti allego anche un'immagine tratta dal cartone dell'epoca:
imageshack.us/a/img42/7527/o3uz.jpg
#13 | Total III il 03/11/2013 23:16:01
Diciamo... Si e no.
Si trattava di una GT di fantasia ma a quanto pare ispirata a un prototipo Bertone che prefigurava la Espada, ma basata su meccanica Jaguar E-Type.
Si chiamava Pirana e la somiglianza è parecchia:


http://www.automo...11440.html
Scrivi commento
Per scrivere un commento devi essere registrato