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Lamborghini Espada 400 GT

lamborghiniespadagabford20180502.jpg
Anno 1970, targhe nere del 1975 (gabford).

Data: 02/05/2018
Commenti: 21
Visualizzazioni: 2803
Commenti
#1 | Neeskens78 il 02/05/2018 09:00:35
Madò che meraviglia! Shock
I fari però sembrano quelli della 124
#2 | Mat75 il 02/05/2018 09:36:42
Stato dell'arte!!Smile
#3 | Biturbo83 il 02/05/2018 09:50:00
Si Neeskens, i fari sono gli stessi della 124 coupé prima serie.
La Espada deriva dal prototipo Marzal ed essendo questo esemplare del 70, coincide con uno dei periodi di maggior successo della Lamborghini fino al 72, che vede oltre la mitica Miura e l'Espada, la Jarama, che sostituisce la Islero, e la Urraco.
Grande avvistamento sotto il segno del toro, che era anche il segno zodiacale di Ferruccio Lamborghini.
#4 | Neeskens78 il 02/05/2018 10:01:44
Grazie per la conferma. Poco fa sono andato a leggere alcuni commenti sulle altre Urraco postate e ho visto che anche lì la fanaleria era la stessa o di altre serie della 124. Non sapevo che si usassero componenti di altre marche sulle sportive o gt... Non che questo le degradi affatto, visto che tra l'altro tutte e tre le serie della 124 hanno dei bellissimi fanali Smile
#5 | Frabo187 il 02/05/2018 10:11:11
Avvistamento coi fiocchi, complimenti! Wink
#6 | bob91180 il 02/05/2018 11:04:13
Gia' all'epoca era un'auto molto rara , dal momento che pochi automobilisti potevano permettersela per via dei costi di acquisto e di esercizio ...
Pur essendo rimasta in produzione per quasi dieci anni ne vennero costruiti solamente circa 1200 esemplari ...
Oggi la si puo' ammirare solo nei musei o nelle manifestazioni ...
Ne ricordo una di colore luci di bosco met che usava il figlio di F.L. negli anni '80 ...
#7 | Alfa33 il 02/05/2018 12:29:25
Solo alle fiere più grandi ho potuto ammirare da vicino questo bolide, che è difficilissimo incrociare per strada. Mi piacerebbe molto sentire la sonorità meccanica.
#8 | prof il 02/05/2018 14:12:23
La Urraco ha i fari posteriori della 124 coupé seconda serie, la Countach quelli dell'Alfetta ecc.
E non era una prerogativa delle Lamborghini.
#9 | peppecantarella il 02/05/2018 14:35:49
La fotografia mette in evidenza un posteriore non proprio aggraziato ... certamente la maniera migliore per ammirare questa vettura è il profilo laterale, che evidenzia una forma a cuneo sottile, da cui evidentemente il nome
#10 | atae21 il 02/05/2018 15:07:24
Noooooo!!!! La mia supercar preferita di tutti i tempi! Svengo! Shocknghenghe Fin da piccolo sono stato attratto da questa vettura fuori dai canoni delle GT del periodo. Forse da quella volta in cui il meccanico di famiglia (che riparava soprattutto auto di un certo prestigio), nei primi anni 80, mi fece accomodare al posto di guida su una macchina di un cliente. Io avrò avuto una decina di anni, forse meno. Ne rimasi affascinato; incantato anche da quella particolarità della fessura vetrata nello specchio di coda, per poter avere una migliore visibilità in retromarcia. Non ricordo se era una prima, seconda o terza serie: cambiano i fari posteriori; prima 124 sport, poi 1750 e infine 2000, ma anche la plancia e i cerchi. Era rosso pastello, un colore che oggi vedo poco adatto. In caso mi arricchissi all'improvviso, l'unica spesa folle che farei per un'auto sarebbe proprio per una Espada. Sognare non costa nulla....Pfftzzzz
#11 | S4 il 02/05/2018 15:40:21
incantato anche da quella particolarità della fessura vetrata nello specchio di coda, per poter avere una migliore visibilità in retromarcia

È capitato anche a me da ragazzo, il mezzo in questione però era una più sommessa Lancia Gamma. Pfft

E non era una prerogativa delle Lamborghini

La Delta S4 monta i gruppi ottici del 238. nghenghe
#12 | Uno Turbo D il 02/05/2018 15:54:05
L'Espada é la Lamborghini che amo più in assoluto tra quelle prodotte dal 1963 ad oggi, la trovo meravigliosamente "strana".
Nulla di strano, comunque, che si montassero componenti secondari sulle sportive mutuati da auto normali, per esempio l'F40 montava il devioluci e le levette di frecce e tergi della Prisma se non erro...
#13 | Markino il 02/05/2018 18:08:49
Molta carne al fuoco per questo fantastico avvistamento...
Come già ricordato, la "Espada" costituisce l'evoluzione stilistica della "Marzal", prototipo di Bertone realizzato nel 1967, dall'ardita portiera ad ala di gabbiano larga quanto la fiancata, sopravvissuto in ottimo stato e posto all'incanto nel 2011 a Villa Erba da RM Auctions insieme ad altri importantissimi pezzi unici dell'atelier torinese (Lancia "Stratos Zero" e "Sibilo", Chevrolet "Testudo", Lamborghini "Bravo" e "Athon" ). Sul modello di "serie", destinato a restare scolpito nella memoria come ogni Lamborghini, anche se non ai livelli iper-iconici della "Miura" o della "Countach", ogni parola che potrebbe essere qui spesa non vale la testimonianza diretta del bolognese Paolo Stanzani (purtroppo scomparso lo scorso anno), entrato in Lamborghini come giovane ingegnere meccanico già nel 1963 per affiancare Gianpaolo Dallara all'avvio della "Automobili", e divenutone in breve Direttore Generale. In una delle magnifiche interviste rilasciate a Davide Cironi e disponibili su Youtube, il progettista spiega quanta soddisfazione gli avesse dato progettare l' "Espada", vettura complessa che doveva soddisfare una pluralità di esigenze, non certo semplici da contemperare quando si tratta di sposare sportività (declinata a 12 cilindri, per giunta), abitabilità e confort.
Quanto all'impiego di componentistica FIAT o Alfa, il tema emerge quasi sempre per le supersportive emiliane, ed era cosa appunto consueta, anche se complessivamente limitata, dovuta probabilmente all'esigenza di ridurre i costi tramite pezzi già pronti e di grande diffusione, che aveva poco senso disegnare e realizzare appositamente.

Oggi la si puo' ammirare solo nei musei o nelle manifestazioni

Per l'appunto, al Museo Nicolis di Villafranca di Verona - imperdibile - ne viene conservata una rifinita in una splendida tonalità turchese metallizzato.
#14 | gabford il 02/05/2018 19:46:16
Incrociare per strada questo straordinario mezzo è equivalso a veder transitare un'astronave nghenghe.
Questo esemplare è stato oggetto, alcuni anni fa, di un servizio sulla rivista Automobilismo.
#15 | Transaxle73 il 02/05/2018 21:11:42
Ricordo male o è stata l'auto dell'Uomo Tigre?
#16 | polar il 02/05/2018 21:14:09
Da amante delle auto sportive a due volumi e 4 posti la trovo meravigliosa, con una personalità che le pronipoti degli ultimi vent'anni a mio parere non avranno nemmeno fra quarant'anni..
#17 | amonks il 02/05/2018 22:46:26
Ricordo male o è stata l'auto dell'Uomo Tigre?

Quella se non sbaglio era una Jaguar Bertone... Detto questo la Espada è qualcosa di strabiliante, un'opera d'arte su quattro ruote considerando che stiamo parlando del 1970. Giustamente viene conservata nei musei come esempio dell'ingegno e dello stile italiani. Complimenti a gabford per l'avvistamento e il solito ottimo scatto, e complimenti al fortunato possessore di questo gioiello.
#18 | amonks il 02/05/2018 22:49:24
In una delle magnifiche interviste rilasciate a Davide Cironi e disponibili su Youtube

Le ho viste, le consiglio vivamente!
#19 | neim4 il 02/05/2018 23:01:26
Total: L'auto dell'Uomo Tigre era una Bertone Piranha su base Jaguar E-Type, costruita in piccola serie, il cui design qualche anno dopo avrebbe originato appunto la Espada

http://www.targhe...15#c163656

http://www.x19.it....asp?id=94
#20 | Total III il 02/05/2018 23:35:44
Confermo quanto sopra, ringrazio Neim per la puntualità. Grin
#21 | deltago92 il 03/05/2018 22:50:57
Anch'io ho un aneddoto personale che riguarda l'Espada, datato 14 Ottobre 2001; mi ricordo bene la data perchè il giorno prima avevamo portato a casa un "nuovo" acquisto, la 500 L nera con le strisce bianche. All'epoca avevo 9 anni quindi alcuni particolari non li ricordo benissimo.
Ebbene, avevo partecipato con la mia famiglia ad un raduno di auto storiche con l'ultima arrivata e tra gli iscritti c'erano anche due uomini, padre e figlio, che avevano rispettivamente un'Espada (magari è proprio questa, io me la ricordavo metallizzata) ed una Urraco rossa. Dopo il pranzo, però, l'Espada non ne voleva sapere di mettersi in moto, dicevano che si era ingolfata andando piano, e per cercare di farla partire la collegarono alla batteria della Urraco (e ricordo che la Urraco ce l'ha davanti mentre l'Espada dietro nel baule) ma senza successo. Allora aprirono l'immenso cofano anteriore, tolsero i filtri dell'aria e vidi i carburatori a "trombetta" laterali. Poi la spinsero e quando finalmente partì vidi benzina uscire dai carburatori. Spero di aver ricordato tutto giusto Smile
La Delta S4 monta i gruppi ottici del 238.

Più precisamente quella da competizione (così come la Montecarlo Turbo) perchè quella stradale aveva gli stessi fari della Delta 831. Poi possiamo citare i fari posteriori della 850 montati su Stratos e 037 da rally. Per non parlare degli specchi della Regata 1a serie montati (con attacco diverso) sulla Ferrari 328. Curioso poi che la Lancia Hyena mantenesse la consolle centrale dei comandi del riscaldamento e interruttori secondari della Delta, compresi gli interruttori di tergi e lavalunotto, accessori assenti sulla coupè! Wink
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