(foto "oinotna" )

Pensa che incontri si fanno in questi luoghi!
Fosse stata in condizioni di origine sarebbe il massimo visto che è nella versione e periodo che preferisco.

Pesantemente farcita di orpelli, ma tutto sommato in buone condizioni...

Un così bell'esemplare, prima serie nella sua massima espressione di lusso alla francese merita l'assoluta originalità. Via quegli orpelli, s'il vous plait!

mamma mia... via subito alettone e double chevron sul cofano...(de gustibus)

Quoto FeDeesse.

Orpelli assolutissimamente fuori luogo a parte, si tratta di un esemplare notevole, oltretutto della serie più bella in assoluto.

Una Pallas ancora "primigenia" (motore DS da 102 cv e cambio a quattro rapporti di derivazione Beta) ma allestimento lievemente rivisto rispetto alla iniziale versione presentata nell'agosto 1975. I copriruota perdevano il poco gradito disegno etoile divenendo lisci, mentre dalla lussuosa Prestige vennero mutuati la mascherina con barrette cromate e lo specchietto cromato a regolazione elettrica.
All'interno cambiavano lievemente i pannelli delle porte (dotati di appoggiabraccio rivestito in tessuto e di mostrine autoparlanti rotonde e cromate), mentre nell'allestimento facevano la loro comparsa il DiRaVi (di serie in Italia) e il pacchetto Isother, anch'esso presente praticamente in tutte le Pallas vendute nel soleggiato Belpaese.
Una chicca di questo esemplare, fortunatamente preservatasi, sono i fanalini anteriori completamente arancioni, caratteristica delle sole versioni italiane costruite dal 1977 al 1979, le cui luci di posizione vennero traslate nel gruppo ottico principale. Ciò mentre in Francia il codice permise di continuare con gli indicatori di direzione bianchi fino al 1979.
Ovvio che questo tipo di fanaliera, similmente a quanto accade con le GS coeve, non è oggi replicata come ricambio e crea non pochi problemi in sede di restauro...
Il giudizio sul modello non puo' che essere molto positivo, facendo uno sforzo ultraterreno per non vedere i due osceni tocchi personali, avvenuti, temo, in tempi piuttosto recenti. Carucci i fendinebbia rigorosamente gialli, applicati nella posizione prevista dalle normative del tempo, immancabile la veneziana posteriore e i paraspruzzi (che personalmente detesto). L'antirombo nella parte inferiore del parafango potrebbe celare un bel buco di ruggine, che affliggeva facilmente le parti "basse" della CX prima serie.
L'abbinamento carrozzeria grigia / interno blu era un classico Citroën di quei tempi molto gettonato dalla clientela, è stupefacente come il gusto del pubblico, anche cromatico, cambi a seconda delle mode e delle epoche.

Ne è arrivata una l'estate scorsa in una demolizione vicino me...identica, stesso grigio....non ha venduto granchè finora....era una TD abbandonata non so quanti anni fuori da una carrozzeria....
all'interno un simpatico cavatappi delle Birra Ruffo che mi son portato a casa....

E pensare che i copriruota ' etoile' a me sono sempre piaciuti, forse sono l'unico?

No di certo. Personalmente, non ci vado matto. ma non per questo li trovo orribili.

Lo stemma direi che è piuttosto vistoso...