Poi ci sono le fiabe delle automobili statunitensi che non appartenevano al nostro tempo e ai nostri luoghi
...C'era una volta la Ford Crown Victoria..
Nonostante lo stile spesso eccessivo, barocco e sovraccarico (o forse proprio per questo) adoro osservare le americane a cavallo tra i '50 e i '60, che purtroppo conosco poco.
E ogni volta che mi soffermo a guardare un esemplare non riesco a non pensare a quanto fosse rognoso il lavoro per i carrozzieri USA dell'epoca: con tutto l'intreccio di linee sovrapposte e incrociate tra loro, profili, cromature ecc non doveva essere facile ristabilire le forme corrette...
Riferibile al Model '56 della Ford, come si evince dalla finitura delle cromature lungo la fiancata, questo esemplare è attribuibile all'allestimento di punta Fairlane; non si tratta però di una Crown Victoria, il cui montante centrale formava una sorta di roll-bar (la parte anteriore del padiglione era disponibile anche in vetro trasparente), ma di una Club Sedan, in sintesi la versione in configurazione berlina a due porte
Ah quindi è una Club Sedan, grazie per la precisazione gabford; non conosco bene queste auto, anzi quella che ho fotografato non l'avevo mai vista da nessuna parte.
Configurazione Hardtop su allestimento di punta "Fairlane", versione raffinata e dall'aria sportiveggiante (in un'accezione filtrata dai gusti Yankee) di una generazione di vetture all'epoca seconda per popolarità alle sole Chevrolet. Pur essendo pienamente calate nei loro tempi quanto a forme e dotazione di ornamenti (che notoriamente apprezzo molto, pur nella loro inutilità ), non ne sono mai stato troppo attirato, sia per una certa sensazione di disarmonia che affiora osservando la vettura da più di una prospettiva, sia, e forse soprattutto, per la contestuale presenza di quei capolavori dello stile a stelle e strisce che furono - e restano tuttora - le suddette Chevrolet degli anni 1955 e '56 (nonché '57, anno per il quale la Ford aveva già compiuto un radicale restyling della gamma). L'esemplare in foto, che abbina un magnifico bluette a un bianco molto frequente in tutte le combinazioni cromatiche, tipicamente bicolore, è ancora sconosciuto ai miei archivi, nonostante la presumibile residenza nelle zone dell'avvistatore, nei cui dintorni ho già avuto modo di assistere a diversi raduni - anche di notevoli dimensioni - di vetture made in USA. Molto scenografica la piattaforma - opzionale - sulla quale è poi montata la ruota di scorta esterna, kit piuttosto invasivo ai fini della vista d'insieme, e non particolarmente memorabile sotto il profilo strettamente estetico.
Esemplare di buon livello rifinito in una livrea molto frequente
In realtà, scandagliando fotografie ed immagini di film dalla 2a metà degli anni '40 agli anni '50, ci si renderebbe facilmente conto che, nelle grandi città italiane, le vetture americane erano molto più diffuse di quanto non si creda; nella penisola, probabilmente, dopo alcuni modelli utilitari, a cominciare dalle Volkswagen, le straniere più frequenti - comunque poche in termini assoluti - erano proprio loro (considerate nell'insieme), e per ragioni socio-economiche non difficili da elencare.
(foto "Alfa33" )