Ford Thunderbird "Creme & Gold Edition"
Anno 1976, targhe ZA in formato europeo (gabford).
Data: 26/06/2017
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La filosofia "Thunderbird" degli albori si ritrova completamente stravolta in questa pur - almeno per me - favolosa personal luxury car, lontana dall'agilità e dai due posti secchi della Convertibile MY 1955-'57, che, al massimo, poteva confondersi con una Coupé adottando il bellissimo hardtop con oblò circolare. Col tempo, l'evoluzione della specie aveva finito per condurre la "Thunderbird" sui binari della Lincoln "Continental", in ossequio alla dura legge delle sinergie industriali infragruppo: quindi, due tonnellate di macchina, quasi sei metri di lunghezza per due di larghezza, propulsore 8V 460 c.i. (7,5 lt.), carrozzeria chiusa, svariate possiblità di personalizzazione grazie alla lunga lista di optional di natura tecnologica (in ottica di massimizzazione del confort) o "decorativa".
Testimonianza di un universo automobilistico all'insegna di un'opulenza perfettamente coerente con l'idea di "America" disseminata nell'immaginario collettivo, la "Thunderbird" di questi anni reca l'impronta inconfondibile di un gigantismo automobilistico molto forte negli anni '70, nel 1976 oramai prossimo al tramonto: tra poco, le industrie statunitensi avrebbero dovuto cambiare rapidamente paradigmi per non soccombere di fronte al crescente successo delle giapponesi e di alcuni solidi marchi europei "premium".
Importazione all'insegna dell'originalità, e di una cultura automobilistica forse alimentata anche dalle serie televisive poliziesche ricche di esterni che imperversavano nella 2a metà degli anni '70 e negli anni '80.