Qualcuno nel 2000 si è preso la briga di reimmatricolare questa berlina poco considerata dagli italiani, oltretutto in versione 2 porte. Potrebbe anche essere stata importata; in ogni caso una persona che ci ha speso dei soldi era già un appassionato del modello che, infatti, dopo quasi 18 anni dalla reimmatricolazione, gira ancora in buona forma.
Avvistamento notevole ... databile 1963/1965 circa , gia' rare e particolari all'epoca , la 2 porte poi non credo fosse nemmeno disponibile da noi ... motore V4 con circa 50cv ... la nostra f1100D era meglio ...
Secondo me potrebbe essere italiana da sempre, mi sembra di vedere i fori per la targa quadrata appena sopra al paraurti....
Vettura che preferisco nella vista posteriore, la trovo simpatica con i fanalini a goccia, davanti invece mi sembra anonima..
Solo applausi, per quanto mi riguarda, per questa vettura e per chi l'ha scelta come propria storica, con discreta probabilità sull'onda di qualche ricordo di famiglia; diversamente, a ben pochi verrebbe in mente di rivolgersi a un modello così poco in auge dalle nostri parti, e non particolarmente ricercato - prova ne sia l'esiguo numero di unità superstiti - neppure nei paesi in cui era più diffuso.
Esemplare in condizioni strepitose, di una "bellezza" commovente.
Mamma mia che splendore! Da bambino adoravo i suoi fanalini posteriori in un'epoca in cui ogni auto ne montava un modello diverso. L'auto mi piaceva tanto allora come adesso e penso che preservarla (o salvarla) sia un atto di profonda cultura. Senza nulla togliere a chi mantiene auto sportive di grande richiamo e consenso, ho una ammirazione particolare per chi gira con giusto orgoglio con auto d'epoca da famiglia.
Doveva nascere come Ford "Cardinal", forse avranno cambiato idea pensando al mercato italiano . Battute a parte, in quel periodo le Big Three stavano pensando ad elaborare qualcosa di più compatto rispetto agli ormai enormi pachidermi da quasi 3 tonnellate che cominciavano a mettere in difficoltà i pur grossi propulsori. A cavallo tra anni '50 e '60 nacquero infatti molte "compact".
Il progetto "Cardinal" forse risultò troppo azzardato come dimensioni (compatta sì, ma non troppo... infatti nacque la Falcon) quindi fu girato alla filiale tedesca dell'Ovale Blu.
Prima trazione anteriore della Ford, motore longitudinale perché il 4V era stato pensato modulare: è infatti strettissimo parente del 6V altresì noto come Köln e vissuto fino agli anni '90 sulle Scorpio (e anche oltre in USA e UK); come tale quindi doveva essere installato longitudinalmente nelle trazioni posteriore.
Poiché aveva lo stesso angolo (60°) del 6V, perutilizzare le stesse macchine transfer di produzione, era dotato di un albero di equilibratura.
Dissento quindi da bob91140: la Fiat 1100D era sicuramente inferiore. A cominciare dalle prestazioni: nonostante i 10 CV in meno, la velocità massima era inferiore solo di pochi km/h, ma i consumi erano migliori e non di poco. Il motore era in grado di arrivare a superare senza problemi i 300000 km, mentre il 1221 Fiat qualche noia la dava, a differenza del 1089 cc (infatti con la versione R la Fiat tornò al 1089 e con quasi gli stessi CV del 1221). Inoltre, era molto più larga e lunga: in 5 ci si viaggiava comodi e il bagagliaio sarebbe garnde anche oggi.
La linea è ovviamente alla tedesca: dietro tenta di mantenersi sugli stilemi della riuscitissima (apprezzata anche in Italia) P3 "Badewanne", davanti - obbligata ad un frontale più semplice per questioni di costi - cerca di uscire dall'anonimato inventandosi qualche barocchismo tutto tedesco. Da notare i lampeggiatori separati dal resto del fanalino posteriore: testimonianza dell'origine americana del progetto - che notoriamente utilizza un unico blocco ottico per luce di posizione-stop-indicatore di direzione essendo tutti e tre a luce rossa) - applicati evidentemente dopo che gli stampi erano in corso di realizzazione.
Da notare i lampeggiatori separati dal resto del fanalino posteriore: testimonianza dell'origine americana del progetto
L'articolo di wikipedia (in inglese) dedicato alla Taunus P4 si sofferma proprio sulle luci posteriori, descrivendole in dettaglio: erano composte da due porzioni, entrambe rosse, una per gli stop, l'altra per luci di posizione e frecce. All'epoca le frecce posteriori arancioni si stavano diffondendo in Europa, ma solo in Italia erano obbligatorie, quindi solo nel nostro mercato fu necessario aggiungere le due luci supplementari.
Auto di uno dei vicini di casa di quando ero bambino/adolescente. A me i fanalini posteriori ricordavano degli occhi umani, un po' socchiusi.. seguendola nel traffico, sembrava ti guardasse sorniona..
(foto "Astrale" )