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Fiat 508 Balilla 3 marce

fiat508balillagabford20181128.jpg
Anno 1932 (gabford).

Data: 28/11/2018
Commenti: 15
Visualizzazioni: 1924
Commenti
#1 | time101cv il 28/11/2018 08:32:27
Secondo l'AdE è del 1932.
Le targhe però, come a volte accadeva all'epoca, son più anziane, sono del 1927.
#2 | bob91180 il 28/11/2018 09:50:34
All'epoca i paraurti erano opzionali ... le ruote mi sembrano molto esili ...
#3 | S4 il 28/11/2018 12:47:23
Come direbbe qualcuno, queste sono le vere auto storiche.
#4 | SebaRaba1961 il 28/11/2018 13:34:56
Quel "bauletto" in legno - secondo me - stona parecchio
#5 | Astrale il 28/11/2018 13:52:03
Caspita che targa !! bello anche il verde!! direi ottimamente curata...

le ruote mi sembrano molto esili ...

certo , alla vista di oggi paiono gomme da ciclomotore, allora invece erano la norma; pensare però di sfrecciare a 80 all'ora su gomme così negli anni 30 con le strade che c'erano e la tecnologia degli pneumatici mi farebbe rabbrividire.....
#6 | Neeskens78 il 28/11/2018 15:56:31
magari non in questo caso, ma mi pare di aver letto che ai primordi, di incidenti spesso fatali ce ne fossero spesso (ovviamente in proporzione alla quantità più modesta di autovetture circolanti)... insomma, non erano certo il massimo della sicurezza, vuoi anche per il tipo di strade che c'erano una volta..

comunque questo esemplare è notevole. mi sorprende moltissimo la tinta, per me decisamente inusuale..
#7 | neim4 il 28/11/2018 18:23:37
Le targhe però, come a volte accadeva all'epoca, son più anziane

Cioè? dubbio
#8 | Markino il 28/11/2018 18:35:03
Paolo, trovi qui la spiegazione che, a tale proposito, fornì Massimo qualche anno fa:

http://www.targhe...o_id=19594

Grazie a questa informazione, riuscii finalmente a capire perché una bellissima FIAT "524 C" Berlina 6 luci del 1931, conservata in provincia di Genova, sfoggiasse una targa GE a 3 cifre non superiore a "200".
#9 | neim4 il 28/11/2018 18:52:51
Grazie! Gentilissimo!evvai
#10 | gabford il 28/11/2018 23:57:49
images2.imgbox.com/99/5f/mJzXFwUK_o.jpg
#11 | neim4 il 29/11/2018 00:10:14
Incantevole!claps
#12 | Frabo187 il 29/11/2018 02:18:58
Bellissimo quest’ultimo scatto! Wink
#13 | SebaRaba1961 il 29/11/2018 09:36:48
Da grande estimatore e super patito degli anni '30 e '40, sarebbe un sogno possedere una vettura del genere e viaggiare spensierati nelle stradine di campagna con il sottofondo di qualche melodia d'altri tempi!!! Sognare non fa mai male dico sempre
#14 | deltago92 il 29/11/2018 19:21:24
Riconosco l'auto e soprattutto la zona di avvistamento. Bravo Gabriele!
Aggiungo due foto, la prima l'ho scattata due anni fa, mentre la seconda risale al 2002!
thumbs2.imgbox.com/db/9c/NewFYPYF_t.jpg
thumbs2.imgbox.com/2d/4d/WlfY6Zda_t.jpg
Se mi ricapita a tiro controllerò per curiosità l'anno riportato sulla targa ASI.
#15 | Markino il 29/11/2018 22:23:40
Si tratta probabilmente di una versione "normale", cioè in alleatimento semplificato rispetto alla "Lusso". La tonalità è certamente poco consueta, ma dovrebbe essere originale, anche perché prevista su altre FIAT dell'epoca, come la "Ardita"; lo stesso Agostino ha fotografato qualche tempo fa una "514 Spider" rifinita in un colore simile, se non identico.
Vettura senza dubbio di grande importanza storica, la "508", lanciata al Salone di Milano del 1932 in piena crisi economica quale sostituta della "514", che aveva stentato ad affermarsi come vettura di taglia medio-piccola, scontando, oltre al peso della cattiva congiuntura, alcune evidenti ambiguità merceologiche. Il taglio conferito alla "508", quello cioè di una vettura inequivocabilmente dai bassi costi di gestione, e quindi accessibile alle crescenti fasce della borghesia impiegatizia e delle professioni, consentì al nuovo modello di raccogliere un significativo riscontro commerciale, e di contribuire in modo decisivo al recupero dei ricavi del Gruppo, che si erano ridotti di almeno 1/4 in un paio di esercizi. La prima serie, retrospettivamente chiamata "tre marce", totalizzò oltre 40mila esemplari sino ai primi mesi del 1934, seguita dalla 2a serie "aerodinamica" a quattro marce, che, godendo di un clima economico migliore, grazie all'intervento decisivo della mano pubblica, e anche al più lungo periodo di produzione (circa tre anni), arrivò a superare le 70mila unità.
Ottimi e suggestivi, come sempre, gli scatti di Gabriele.
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