Bellissima nella sua semplicità.
Identica anche nel colore ad un'altra famosa sul web con targa PG che pensavo essere l'ultima circolante in quella tinta.
Io che adoro le alfasud rimango estasiato.
So in quali zona circola, ma non sono mai riuscito a vederla dal vivo.
Meravigliosa superstite, verde Ischia; ricordo un altro esemplare uguale ma con targa AL che ogni tanto incrociavo, guidato da un anziano, ma parlo di almeno 12, 13 anni fa.
Meraviglioso esemplare capostipite con prima targa rifinito nella gradevole tonalità verde Ischia; unico appunto, la bandierina invertita.
Avvistamento mozzafiato per rarità e condizioni, senza dimenticare il pregio intrinseco del modello, le cui caratteristiche lo ponevano al vertice delle medio-piccole europee insieme alla Citroen "GS", e alla FIAT "128", validissima ma di forme assai più tradizionali.
Le vicende dello stabilimento di Pomigliano d'Arco, voluto dall'IRI in un'epoca in cui si puntava sull'industrializzazione forzata del Mezzogiorno tramite la realizzazione di alcuni grandi complessi - ultimo episodio, a metà anni '70 a Gioia Tauro avrebbe dovuto sorgere il quinto centro siderurgico italiano, poi abortito non prima che si distruggesse la vasta piana agricola che doveva ospitarlo - e le carenze nel processo produttivo inficiarono purtroppo sin dalla prima stagione l'immagine di una vettura che avrebbe meritato sorte migliore, e che divenne invece, per molti versi, espressione dell'Italia meno virtuosa e incline a scaricare certe inefficienze sulla mano pubblica.
Vado un po' OT sul Quinto Polo Siderurgico che avrebbe dovuto vedere la luce a Gioia Tauro. Nell'Italia preunitaria l'industria siderurgica nacque a pochi chilometri da Gioia Tauro, per la precisione a Mongiana, ora provincia di Vibo Valentia. Un paio di anni fa ho visitato i ruderi dell'antica ferriera con annesso museo della Reale Fabbrica D'Armi dove veniva prodotto il fucile in dotazione all'esercito borbonico, denominato appunto Tipo Mongiana.
Anni fa (parlo di quando c'era la lira e quindi prima del 2001) mi era stata proposta in acquisto dalla figlia l'Alfasud di suo papà Consalvo Sanesi corridore Alfa Romeo e poi collaudatore ; auto in un colore orribile che non so come si chiamasse ma io lo chiamavo e chiamo "salmone" e che non ho acquistato.
Forse si trattava del beige Ponza, piuttosto tipico dei primi anni di produzione, e a mio giudizio non così malvagio, sebbene poco "ortodosso".
Considerata la "nobiltà" del primo proprietario, al tuo posto l'avrei portata in garage, anche disdegnando la tinta.
Oppure la tinta simile al "salmone" poteva essere il rosso corallo, che però non era previsto nella fase iniziale della produzione.
Diventò disponibile a partire dal 1975.
Ci ho pensato molto se acquistarla o meno, ma al di là della nobiltà dell'unico proprietario ha prevalso l'estetica che non l'ho mai gradita ed ho acquistato qualcosa d'altro.
(foto "Mc 127" )