Rarissimo esemplare lodevolmente preservato della "piccola" british anni '80 tributaria di un concetto fondamentale della "Mini" classica, la disposizione delle ruote alle estremità per garantire il maggior spazio abitabile.
Un buon prodotto, nel complesso, piacevolmente "fresco" e moderno per l'anno del lancio, e costruito decisamente meglio rispetto alle problematiche vetture uscite da alcuni stabilimenti del Gruppo negli anni '70, ma il successo commerciale e di critica della sua antenata (che continuerà a vivere, in una seconda briosa giovinezza, da me mai molto gradita) non si ripeterà affatto con pari vigore, complice la mancanza di una versione iconica pari alla "Cooper" (la "Metro Turbo" non aveva certo lo stesso appeal, né poté eguagliarne le affermazioni sportive). Rarer than a javan rhinoceros, nel mesto censimento di questo articolo del Mirror che ho salvato tempo fa sul telefono:
https://www.googl...154991.amp
In Italia ottenne un discreto successo nei primi anni di commercializzazione, soprattutto nei centri maggiori, poi affievolitosi con la comparsa di "cavalli di razza" come "Uno", "205" e "Supercinque", anche per la relativa "staticità" del modello, che non fu mai rinnovato in maniera incisiva.
Era simpatica, personale e carina allora, lo è a maggior ragione adesso dopo trent'anni suonati.
L' ultima che ho visto con gran stupore da parte mia fu 5/6 anni fa color verdino nell'alto varesotto guidata da un uomo anziano.
Da conservare!
Notevole esemplare a targhe bianche e in ottime condizioni, con tanto di cantonali integri e scritte "Surf" ancora al loro posto. Anche questa al pari della Rover 213 postata ieri, è una vettura che ho sempre apprezzato, soprattutto nelle varie serie speciali e negli allestimenti lussuosi (Vanden Plas) e sportivi (MG aspirato e Turbo). In Italia ebbe discreto successo proprio fino alla metà degli anni '80. Successo che almeno inizialmente fu replicato anche dall'erede Rover serie 100 nel decennio successivo.
No, la MG Turbo non faceva affatto i 190, ma penalizzata dal cambio a quattro sole marce (un enorme handicap nel 1984..) raggiungeva appena i 180. I rapporti corti assicuravano una buona accelerazione, ma a prezzo di consumi più alti della media. Ottima la tenuta, men che mediocre il confort.
Nel complesso una vettura di gran lunga inferiore alle varie Supercinque GT e Uno Turbo, nonostante tutto a modo suo si faceva voler bene. Ottimo esempio di quando l'industria inglese era ancora viva e vitale, pur fra croniche ristrettezze economiche e clamorose ingenuità progettuali.
Modello che ho sempre adorato tantissimo, come tutte le altre Austin del periodo. Purtroppo non ne ho mai vista una dal vivo. almeno che io ricordi, non escludo di averla vista da piccolissimo e di non ricordarla.
Mi dicono che in Inghilterra sono quasi totalmente estinte, addirittura mi pare ne sopravvivano più da noi in Italia che da loro in patria. D'altronde noi eravamo il secondo mercato dopo la Gran Bretagna per le Austin/Rover, e lo siamo stati sino al fallimento del marchio Rover nel 2005.
Leggo che molti di voi la collocano come concorrente di Uno e Supercinque, ma ragazzi, era nettamente più piccola, era 3.40 mt contro i 3.60 mt di media delle altre segmento B del periodo, io mi sentirei di collocarla nel segmento A alto, quello composto da Panda, da Samba e co. E in quel caso le doti delle versioni sportive erano addirittura superiori alle altre.
All'epoca la Metro era considerata rivale di R5, Uno e Peugeot 205. Il segmento A delle superutilitarie di fatto non esisteva, la stessa Panda era considerata un'utilitaria spartana. Col cresecere delle dimensioni delle utilitarie, divenute poi Punto, Clio, Fiesta III serie ecc, si creò spazio in basso per le superutilitarie: la Panda già c'era, nel 1993 arrivò la Twingo, seguita 3 anni dopo dalla Ford Ka, e poi ancora Volkswagen Lupo, Seat Arosa, ecc Poi sono arrivati coreani e giapponesi e ho perso il conto.
Se non ricordo male (tempo fa ne ho anche parlato in privato con Total III) la metro mg turbo veniva messa in palio in un concorso a premi indetto sul settimanale 'topolino'. Oltre a questa, in altre edizioni vennero messe in palio anche la uno turbo i.e. e la lancia thema.
Erano proprio altri tempi...
Eh sì. Fra gli altri primi premi dello stesso concorso (credo fosse "Il sistemone di Paperone", una sorta di Bingo) ricordo anche la Renault 5 GT prima serie. Altri tempi davvero.
Sempre a proposito della MG Turbo, in occasione di un'altra discussione con Neim son saltate fuori le foto del trofeo monomarca che si correva in Italia, da cui la rivelazione: il modello 1:24 Burago della Metro MG che avevo da piccolo non aveva una livrea di fantasia, ma richiamava quella di una delle vetture partecipanti al trofeo.
D'altra parte ricordo che la Austin Rover Italia (già Leyland Italia) con sede a Roma era molto attiva nel promuovere i propri prodotti. Per quanto credo di ricordare che il mercato di maggior esportazione in Europa non fosse quello italiano ma bensì quello francese.
Ogni tanto incrocio un esemplare a 5 porte, in una zona periferica della città.
Qui non era difficile incontrare il modello, come ho scritto ieri nei commenti relativi alla Rover 213, il concessionario lavorava molto bene ed anche l' erede della Metro, la Rover 100, ottenne riscontri apprezzabili.
deltago92 il 26/04/2020 15:28:37
Incredibile la prospettiva della foto, uguale a quest'altra Surf!
Markino il 26/04/2020 15:29:57
Non a caso l'avvistatore è lo stesso, con il suo tipico stile "dall'alto".
Il motivo è intuibile: la mia statura, piuttosto sopra la media.
Il buon Antonio sa che consulto quel sito unicamente per leggere i suoi articoli, davvero eccellenti.