Finalmente qualcuno ha avvistato una AE86!
Se non avete visto Initial D ve lo consiglio (non ve lo voglio raccontare perché è da vedere, su internet ci sono gli episodi sottotitolati), prima di raggiungere la notorietà grazie ad Initial D è stata ed è tuttora per gli appassionati l'auto per eccellenza per il Drifting, Keiichi Tsuchiya soprannominato scherzosamente Dori-Dori e seriamente The Drift King, ha ancora la sua personale che continua ad usare ed è stato grazie a lui che è diventata famosa anche grazie al Manga e al Anime.
In italia se ne contano circa una dozzina tra le versioni originali giapponesi e quelle destinate al mercato europeo.
Questa è un modello Levin quindi è a fari fissi e non a scomparsa, il motore 4AGE Twin Cam 1600 è lo stesso che montava la Toyota MR2, un ottimo motore con molta resa e molto elaborabile.
Come la Civic o la Micra, anche la Celica da noi è diventata famosa dopo più di una generazione. Causa restrizioni delle importazioni extraeuropee, era davvero poco conosciuta. Io ne vedevo qualcuna perché abito a pochi km dalla Svizzera, dove invece ne giravano già negli anni 80. Direi un buon coupé privo di guizzi stilistici particolari, come da consuetudine per le jap di tanti anni fa.
Bellissima, una delle poche auto sportive che metterei volentieri in garage. Il film di Initial D lo comprai in DVD nel 2008, con un amico non so più quante volte l’abbiamo guardato ormai
Paragonabile ad un u.f.o. ... ma , di che anni e' ?
L'hanno prodotta dal 1983 al 87.
In due varianti e due carrozzerie...
Trueno che è quella con i fari a scomparsa e Levin è quella a fari fissi con carrozzeria Hatchback e Notchback.
Da qualche anno si è acceso un grande interesse verso le giapponesi "datate" (intendendosi quelle costruite a partire dagli anni '70), e oramai nei vari raduni ne compare spesso qualcuna, più facilmente sportive degli anni '80 e '90.
Nonostante la scarsa diffusione di queste vetture sulle nostre strade sino a quando l'Italia non fu costretta ad abbandonare la politica di contingentamento (in parte, oltretutto, si trattava di fuoristrada), non mancano gli esemplari decisamente interessanti e piacevoli a vedersi: alla fiera di Novegro, nello spazio dedicato al C.M.A.E., capita ogni tanto una superba Datsun "240 Z" del 1973 (mi pare) verde metallizzato, con targa componibile PC 19, e ad Automotoretrò, un paio di anni fa, rimasi sbalordito al cospetto di una grossa e magnifica Toyota "Crown" bianca dei primi anni '70, con targhe riflettenti BL 23.
Questa in foto, che Marco mi aveva girato in anteprima, e che dovrei aver già visto proprio sul prato di Novegro, mi lascia piuttosto tiepido, anche se riconosco l'originalità della scelta.
Il classico più classico dei classici delle Auto Jap, e proprio come accade con tutte le auto ''classiche'', mi ha annoiato. Quando le vedi ovunque (credetemi, seguo molto il mondo JDM e queste sono tipo le 500 in Italia) dopo un po' stufano.
Non la trovo nemmeno brutta eh, e secondo me non è nemmeno anonima (questa quando la vedi, la riconosci al volo), però non posso dire che in generale mi entusiasmi.
Se non erro, gli esemplari italiani hanno tutti questa livrea tipica, che io definisco ''Pandosa'', proprio per l'assonanza di colori col Panda (al quale, se non erro, si ispirarono per realizzarla).
Nonostante la mia giovane età, non ho mai seguito Manga e Anime, anzi, a dirla tutta, non li ho mai sopportati.
Però, come fatto intuire in precedenza, sono un grande appassionato di auto JAP (per la cronaca, non sono io che abbrevio il termine, ma notoriamente si definiscono proprio così ), poi se si tratta di esemplari italiani da sempre, posso solo amarle di più.
Questo modello visse un periodo di limitato successo anche in Italia. Molti non lo ricordano ma tra il 1986 e il 1987 ne vennero immatricolate da noi oltre un centinaio (in configurazione a tre volumi), per partecipare al campionato Italiano rally di gruppo N, prevalentemente acquistate da scuderie private. Dopo una breve carriera nelle competizioni italiane, la maggioranza degli esemplari finirono il loro ciclo di vita presso le demolizioni, già nei primi anni 90.
Avvistamento spettacolare che mi rimanda all'infanzia, quando ero solito giocare a Gran Turismo 2 con la Toyota Corolla Levin GT-Apex Mai vista una dal vivo, spero ci siano altre foto di questo esemplare.
Questa è un modello Levin quindi è a fari fissi e non a scomparsa
Quest'ultima era chiamata Sprinter Trueno
Molti non lo ricordano ma tra il 1986 e il 1987 ne vennero immatricolate da noi oltre un centinaio (in configurazione a tre volumi), per partecipare al campionato Italiano rally di gruppo N
Ne ho vista una qualche anno fa ad un rally ma non ho foto, comunque si possono vedere alcune anche sui filmati amatoriali storici.
Dalla miniatura mi sembrava una Arna
Io invece l'avevo scambiata per una Ford Sierra 1a serie, non avrei mai pensato ad una AE 86.
In questo filmato relativo al rally della Lana 1987 si possono vedere diversi esemplari, tutti targati Milano, tutti di gruppo "N". Verso la fine del filmato si vedono anche due esemplari coupé con targa Svizzera. Il Rally della Lana infatti, era una prova valevole anche per il campionato rally elvetico.
Ricordo che su Gran Turismo le auto non erano già pronte ma bisognava comprarle (su uno dei due giochi). Il mio garage era composto da 500 R, Cinquecento Sporting, Alfa 155, tutte le versioni di Delta disponibili, e poi c'erano le giapponesi che si potevano comprare anche usate. Purtroppo la lista delle "usate" cambiava spesso e bisognava andare a tentativi, ma oltre appunto alla Levin so di aver comprato la Subaru 360, la Celica Gt-Four '88, la Starlet '82, la Starlet '87, la Micra Super Turbo '89 e le Skyline R30 e R31. Tutte auto che in Italia non esistevano o quasi, ma che già allora (primi anni 2000) mi piacevano molto
Avvistamento davvero notevole. Da amante degli eclettismi, non posso che plaudere ad una simile importazione.
Questo esemplare appartiene alla sottoserie zenki, collocabile tra il 1983 e il 1985, mentre il successivo restyling va sotto la definizione di kouki (i due termini significano, più o meno, "prima" e "dopo" ).
Da notare che la Sprinter Trueno differiva dalla Corolla Levin anche per i fari posteriori, di disegno leggermente diverso.
Sono estimatore di auto JAP già dall'adolescenza, per "colpa" di un mio compagno di banco il cui padre possedeva una Datsun 100A, pero' non ricordo assolutamente questo modello. La linea non è male, anche se è piuttosto anonima; ad ogni modo ho visto coupé giapponesi molto migliori, soprattutto negli anni '70 quando tendevano ad imitare le linee delle auto americane.
Anche io l'ho conosciuta con gt1 e 2 e ricordo che fosse molto valida a livello virtuale.Nessuno l'avrà comprata per la linea ma solo per la parte motoristica,non si tratta certo di una macchina da aperitivo.....a proposito di jap nella mia provincia,grazie alla presenza di una base nato,non è impossibile beccare qualche giapponese esotica,seppur raramente.
Ricordo una Toyota Mark 2,una Stagea ed una Micra 1 fra le varie.
Pensa che una rossa c'è in italia, importata dal Giappone, una Trueno!
Penso di averla vista dal vivo. Comunque se si frequenta il JCM (Japanese Car Meeting) che si tiene tutti gli anni i primi di giugno, COVID permettendo, non è difficile imbattersi in una di queste.
Stupenda!