Splendido scatto d'anteprima, che ritrae la "90" in una delle sue prospettive a mio giudizio migliori: ho sempre ammirato la soluzione della vistosa scalfatura centrale per alleggerire l'impatto visivo della fiancata, e imprimerle dinamismo, e lo stesso discorso può valere per la giunzione delle lamiere sul montante posteriore, mi pare escogitata per nascondere una saldatura.
Ipotizzo ex auto aziendale, data la cilindrata importante, e fiscalmente impegnativa per un privato, e la targatura milanese d'origine, poco discosta dall'introduzione del formato riflettente.
Pezzo notevole, da appassionato con palato fine.
Qui siamo a livelli siderali... uno dei miei sogni irrealizzati, insieme alla Gamma 2500 i.e.
Ricordo ancora la presentazione a fine 1984 e l'esemplare esposto in concessionaria - champagne metallizzato - chiaramente Quadrifoglio Oro. Altro che le versioni barbon 1.8, bianche, con copricerchi in materiale plastico; se si fa la spesa, va fatta per bene!
Stupendo esemplare in ottime condizioni, in tinta tanto comune quanto gradevole. Targa milanese "consonissima", motorizzazione importante e allestimento piuttosto ricco. Un bel "boccone", da custodire gelosamente e sfoggiare con orgoglio. Con interni in velluto o tweed blu sarebbe "a morte sua". Stupendo lo scatto numero due.
Anch'io prediligo cilindrate non "minimali" in rapporto al modello, ed allestimenti ricchi o quantomeno dignitosi.
In questo specifico caso, però, occorre tener conto del notevole ostacolo rappresentato all'epoca, sulla nostra piazza, dai 20 punti percentuali in più dell'IVA rispetto a quanto applicato sulle già più che rispettabili "2 litri", fossero a carburatore o a iniezione.
Auto superba!! complimenti all'avvistatore e al proprietario, unico neo la mascherina della serie successiva, mi sembra di ricordare che la 90 2.5 è stata la prima auto, quantomeno in Europa, a montare il sensore automatico accensione luci.
Altro che le versioni barbon 1.8, bianche, con copricerchi in materiale plastico; se si fa la spesa, va fatta per bene! Cool
Fiero di essere un barbon : preferisco di netto il rombo con tanto di risucchio d'aspirazione del bialbero 1.8 a carburatori rispetto al ronzio del 2.5.
Esemplare magnifico, con l'unica pecca della mascherina Super
Anch'io barbon, pur riconoscendo il pregio della versione e il merito di una rivalutazione della stessa. Ecco una 1.8 o una 2.0 a carburatori di questo colore e con i cerchi in lega opzionali sarebbe l'ideale per il sottoscritto.
Le motorizzazioni di cui sopra le vedo meglio su Alfetta/Giulietta, la 90 nasce per svecchiare alcuni concetti e prediligere il confort e una certa accuratezza nelle finiture, per questo il Busso lo ritengo il propulsore adatto. Come ha scritto Marco, la botta dell'IVA non è trascurabile, ma questi sono e rimarranno pezzi unici, oggi come allora, e con tutti gli oggetti inutili che si acquistano e si accumulano durante la vita, non si va in malora per aver osato di eccellere con un'autovettura.
Eh, a poterlo fare. Ad ogni modo, sono io che son talebano, ma per me OGNI Alfa deve avere il suo bialbero a carburatori, non riesco ad andare oltre. Tollero a malapena le varianti IE,dovesse capitare l'occasione, in tempi migliori (ma quando arrivano?)
(foto "Luka96" )