La targa è "NA 38"


(foto "ARGiuliasuper" )

Chapeau!

Capolavoro!

Targa da infarto che fa pendant con un pezzo di altissimo livello.

Auto semplicemente stupenda, forse la Maserati più bella di sempre. Tinta tipica ed elegante, i cerchi sono forse quelli che montava anche la contemporanea Flaminia 2800 (i Borrani) e i fanalini posteriori sono di indubbia derivazione Giulietta; mi sembra abbia anche l'antenna, sciccheria per il tempo. Targa partenopea dall'immancabile fascino, chissà chi fu il proprietario al momento della ritargatura. Una foto davanti al Maschio Angioino ci stava tutta, solo applausi.

Esemplare superbo di una vettura iconica e rappresentativa del gusto e dello stile italiano che fece scuola nel mondo ; stessa sartoria e stessa impostazione hard top coupè della flaminia ...
Meccanica esuberante e raffinata derivata dalle competizioni , motore 6cil bialbero doppia accensione ed alimentazione singola ...

Sapevo dell'esistenza di questo favoloso esemplare grazie ad un amico e collega, che, poco meno di tre anni fa, mi aveva girato un paio di immagini di un'esposizione nel beneventano, dove risiede un suo cugino appassionato.
È difficile trovare ancora vetture di tale livello con targa quadrata, sia per il frequente passaggio di mano a cui sono state tipicamente soggette, sia per l'emorragia verso l'estero che ha interessato numerose unità negli ultimi due decenni, alcune delle quali giunte sino a quell'epoca ancora munite del loro bel contrassegno.
L'avvistamento ha quindi un valore emozionale notevolissimo, permettendo di calare con l'immaginazione nel contesto della Napoli (e, per estensione, della Campania) della 2a metà degli anni '60 e seguenti una vettura già di per sé straordinaria ed affascinante, pregna delle più alte qualità stilistiche e tecniche della scuola nostrana nell'epoca aurea.
Incline come sono a non avere preclusioni "ideologiche" di sorta, si tratti di vetture popolari o elitarie poco importa, nutro un'autentica venerazione per automobili coma questa, molto potenti e veloci ma non esasperate, in quanto rivolte ad una clientela - certamente abbiente - non spiccatamente sportiva, e che le acquistava, oltre che come manifestazione di ricchezza e status, anche per utilizzarle con frequenza, alla stregua di "normali" berline di grossa taglia; considerazioni all'incirca già espresse in occasione della recente pubblicazione di una Ferrari "330 GT".
Spettacolare il lavoro svolto su questo tema dalla carrozzeria Touring, capace di donare stile, personalità e impronta dinamica ad un corpo vettura dalle dimensioni ragguardevoli; l'interno è ampio e riccamente rifinito - con selleria in pelle - secondo la filosofia Maserati, molto attenta al confort di marcia. Il possente 6 cilindri in linea con doppie candele di questa versione a tre carburatori - nel 1962 oramai al termine - eroga ben 230 CV, con velocità massime variabili in ragione del rapporto al ponte adottato.

Trattasi anche della prima Maserati ad essere costruita più o meno in serie

Una delle più belle Gran Turismo nella storia dell'automobile, perfetta sintesi tra eleganza e sportività.

Fantastica, per me è una delle Maserati per eccellenza. E questo è un esemplare notevole (forse ancor di più di quello presente nel Museo Nicolis, se non erro bianco), anche per essere arrivato a noi con le sue targhe del 1966.