I finestrini aperti e il caldo improvviso di questi giorni rendono la fotografia proprio come indicato da Uno Turbo D, spensierata!
Ovviamente complimenti al proprietario per la sua auto!
La Ami 8 non mi è mai piaciuta, sono sincero.
Però rimane pur sempre un’utilitaria particolare e diversa dalle altre storiche.
Davvero acceso e bello il colore, come tanti degli anni settanta.
Bellissima e molto rara, in condizioni eccellenti, sicuramente restaurata. Questa è una delle ultimissime, un'anno dopo l'avrebbero tolta di produzione e la berlina già era stata tolta proprio nell'anno in cui è stata immatricolata questa, che presumo sia stata acquistata con qualche sconto. Ottima la tinta, spettacolare e raffinato il logo dorato introdotto nel' 72.
Non sono sicuro che nel 78 ci fosse ancora a listino l'arancione.
E questa ha le frecce bianche, ante 77.
Forse l'anno di prima immatricolazione non è 1978.
Non capisco se sia in rosso chiaro (tipo corallo) o arancione. Comunque la Ami 8 la gradisco solo in questa versione break, la berlina mi ha sempre lasciato più di qualche dubbio sulla linea. Lo stile di questo restyling della Ami 6 era curato dall'indimenticabile Robert Opron, una pietra miliare del design francese recentemente scomparso.
Infatti ho sempre visto qualcosa d’oltralpe in quella sportiva. Le linee in generale ma soprattutto il frontale molto simile ad una Renault anni settanta.
In famiglia abbiamo avuto un primissimo esemplare, con i vetri scorrevoli anteriori, berlina colore blu targata Roma E2.., dal Giugno 1969 al Giugno 1976. Ricordo l'adesivo rotondo applicato dalla Casa sul lunotto "1919 - 1969 50 anni Citroen"..