Immagine

Vauxhall Velox EIPV

vauxhallveloxluka9620231111.jpg
Anno n.c., targhe ZA (Luka96).

Data: 13/11/2023
Commenti: 17
Visualizzazioni: 775
Commenti
#1 | time101cv il 13/11/2023 09:15:02
www.targhenere.net/gallery2/wp-content/uploads/2023/11/20230528_171546_2.jpg
(foto "Luka96" )
#2 | Frabo187 il 13/11/2023 10:02:44
Modello che non avevo mai visto nè sentito.. Ho un debole per queste auto rare e "strane" Smile
#3 | Markino il 13/11/2023 10:13:00
Avvistamento molto interessante di un modello assai datato e raro anche in Patria.
Linea tipicamente primi anni '50, con evidenti influenze americaneggianti, inevitabili data l'appartenenza della Vauxhall al Gruppo GM, e riconoscibili sia nel frontale con abbondanza di elementi cromati, sia nella fiancata con il caratteristico rigonfiamento, sottolineato dalla carenatura decorativa alla base della portiera posteriore, sia nella fanaleria di coda; particolarmente tipica, invece, delle vetture britanniche di quel periodo, la conformazione alta e stretta della carrozzeria.
Esemplare in gran spolvero di quasi sicura importazione, databile 1955-'56, a spanne; dovrebbe essere mosso da un tranquillo 6 cilindri in linea di 2,3 lt..
Sulle nostre strade, a parte la non certo scontata eventualità di qualche vettura utilizzata per impieghi istituzionali o da cittadini britannici residenti in Italia, è probabile che all'epoca, sulle nostre strade, questa serie 1952-'57 sia stata praticamente sconosciuta ed impossibile da incrociare.
#4 | Mk2 il 13/11/2023 10:46:17
Una,deve avere circolato anche qui in riviera ligure.....
Avevo ritirato anni fa dei libretti istruzioni,da un meccanico a riposo, fra i quali vi era appunto quello di questo modello.
#5 | bob91180 il 13/11/2023 10:49:04
Da noi all'epoca chi poteva permettersi un 6cil di 2300cc !?
Esteticamente simile alla fiat 1400/1900
#6 | Uno Turbo D il 13/11/2023 10:53:45
Da noi all'epoca chi poteva permettersi un 6cil di 2300cc

...aggiungerei: e che avesse una grande predilezione per i marchi stranieri sconosciuti o quasi in Italia in quel periodo.
Bel pezzo, anche se mi sembra abbia linee non molto aggraziate, ma può essere che dal vivo migliori molto.
#7 | Markino il 13/11/2023 11:03:03
All'epoca, il nostro mercato era molto "chiuso", e si accompagnava ad una mentalità/cultura largamente dominante nella potenziale clientela, orientata quasi automaticamente al prodotto nazionale, circostanza peraltro normale anche negli altri paesi europei ove erano insediati grandi costruttori.
Le berline di lusso erano quindi, tipicamente, i modelli apicali dei marchi FIAT, Lancia ed Alfa Romeo, o, per chi poteva, le vetture statunitensi, relativamente facili da incrociare nei grandi centri urbani, o le Mercedes, che godevano già di una solida reputazione; gli altri marchi europei raccoglievano la scarsissima domanda residua.
#8 | Markino il 13/11/2023 11:37:04
Avevo ritirato anni fa dei libretti istruzioni,da un meccanico a riposo, fra i quali vi era appunto quello di questo modello.

In lingua italiana ? Shock
Inglese, suppongo.
#9 | Mk2 il 13/11/2023 11:42:43
Si,in inglese.
Completo ,tipo bibbia Cool come quasi tutti quelli inglesi.
#10 | Mk2 il 13/11/2023 11:45:43
Presumo qualcuno che la abbia mollata,dopo un guasto grave,al pari della Borgward Isabella, della quale trovai la strumentazione, dal demolitore di Lavagna .
#11 | mariano il 13/11/2023 17:08:20
Ammetto che questa non la conoscevo nemmeno io, sembra molto interessante come linea. Cercando su internet leggo che fu prodotta anche in altri paesi del Commonwealth quali la Nuova Zelanda e l'Australia, sicuramente fu molto apprezzata in questi paesi dove le auto di grosse dimensioni erano, forse, più apprezzate che in terra natia, all'epoca ancora legata alle auto piccole.

Io oltre ad un'influenza americana ci vedo anche qualcosa di sovietico nel passaruota posteriore.
#12 | Markino il 13/11/2023 17:22:17
in terra natia, all'epoca ancora legata alle auto piccole.

Stiamo parlando della Gran Bretagna, ancora ricca nonostante le devastazioni e l'emorragia di risorse umane e materiali patite durante il 2° conflitto mondiale: le auto di cilindrata e dimensioni medie e medio/grandi erano piuttosto diffuse, come lo erano state in precedenza.
La tua sintesi è ben più adatta al nostro Paese.
#13 | Alfa33 il 13/11/2023 19:48:53
Queste berline inglesi sono praticamente sconosciute in Italia, complimenti per l’avvistamento.
Molti modelli prodotti all’epoca nel Regno Unito meriterebbero maggiore considerazione da parte dei collezionisti e appassionati, in troppi casi considerano esclusivamente le solite Roadster.
#14 | bayerische il 13/11/2023 20:41:57
Tolta la curiosità non vi trovo proprio nulla di esaltante.
#15 | S4 il 13/11/2023 20:49:18
Mi ricorda l'incarto della Elah 900 menta liquirizia. ROTFL
#16 | mikitiki94 il 13/11/2023 22:57:53
Mi pare di vedere il volante a sinistra: può essere che sia italiana fin dall'origine?
Dopotutto Vauxhall erano vendute anche nel nostro Paese, seppur in numeri estremamente ridotti.

Io oltre ad un'influenza americana ci vedo anche qualcosa di sovietico nel passaruota posteriore.

É simile a quello della GAZ M21 Volga del 1955, che però è più giovane della Velox EIPV (1952).
#17 | Luka96 il 14/11/2023 00:35:27
Confermo la guida a sinistra, ma dubito sia italiana dall'origine, anche in virtù dell'anno di prima immatricolazione sconosciuto. È vero, potrebbe essere stata radiata in tempi lontani ma conservata in qualche garage, e poi reimmatricolata come storica, quindi tutto può essere, però ritengo più probabile l'importazione da qualche paese europeo, visto che sicuramente era venduta anche in altri paesi, e probabilmente in alcuni di essi ebbe più successo che in Italia.
Scrivi commento
Per scrivere un commento devi essere registrato