Così " messa giù" è davvero accattivante, ovviamente subito ho pensato ad una Lotus ma anche la TI ha il suo perché, con quella trazione posteriore nei tornanti c'è da divertirsi
Bellissima quanto anomala sportiva dell'epoca. In tempi di trazione anteriore era l'unica ancora con le ruote motrici al retrotreno e ponte rigido. Commercializzata e venduta dalla rete Simca (poi Talbot) ma non costruita a Poissy bensì in Scozia. Oggi una bella rarità anche per via dei numerosi esemplari distrutti in campionati specifici, oltre che su strade pubbliche. Quotazioni in rialzo ormai da anni; irraggiungibile (per me) l'amata versione Lotus che col sennò di poi avrei dovuto acquistare quando (tanti anni fa) mi si presentò l'occasione, per ben due volte.
Anche perché immagino che le versioni più umili siano state demolite in massa da tempo.
Certamente, però in questa configurazione ne furono vendute assai poche (ne acquistò una nuova, bianca, il figlio, poco meno che trentenne, di una cara vicina di condominio), parte delle quali andate perse in incidenti anche per un certo squilibrio tra prestazioni e qualità stradali (e/o capacità dei guidatori).
Poi, una volta divenute datate, difficilmente si è manifestata la corsa ad accaparrarsi le unità via via superstiti; a essere onesti, non stiamo parlando di un "pilastro" del motorismo.
Quattro unità di fila mi paiono quindi una combinazione comunque curiosa e singolare.
Un bell'andare anche con il motore 1.6 che erogava un centinaio di cavalli.
Quando ero bambino me ne ricordo diverse in giro, ovviamente tutte con cilindrata 900, e la cosa che mi attirava di più era il cristallo posteriore apribile.
Si apriva solo quello come portellone posteriore