Questa tinta, insieme al marrone, è ricorrente nei miei incubi!

Nella mia famiglia ti saresti trovato bene: mio padre ha avuto per 3 anni un'Alfasud avorio, in quegli stessi anni mio zio aveva un'Alfetta marrone.

Manca solo l'indaco, e il tris di orrori è servito.

Considerato quanto era diffuso l'avorio su "Alfasud" e "Giulietta", la scelta dell'Alfa Romeo di mantenerlo nella cartella colori non mamcava certo di senso; altre tinte molto gettonate nei modelli dei primi anni '70 (verde pino, azzurro Le Mans, prugna, grigio indaco, giallo piper), qui ottennero invece scarso riscontro, segno di un mutamento dei gusti della clientela verso colori più sobri, come dimostrerà l'esplosione dei grigi metallizzati su molte vetture.
In avorio non mi dispiace, la "Giulietta" (meglio però sull' "Alfasud" ), ma per far svanire quell'aria povera che emerge dai cerchi a vista con coppetta nera occorrono i millerighe, che sul modello calzano a meraviglia.
Esemplare-simbolo tutto originale, conservato, decoroso, chissà se con GPL (eventuale attacco sul lato non visibile), da preservare, in definitiva.

Colore quanto diffuso, quanto indigesto, assieme all'indaco. Il marrone invece non mi dispiace affatto.