Dovrebbe essere nata come taxi e poi convertita ad uso privato: le cerniere a vista e le maniglie di diversa foggia erano infatti specifiche della versione taxi,che nasceva in bicolore nero e verde.
La 508 L "normale" aveva le maniglie incassate in verticale,come le Topolino,e le porte ad armadio,senza montante centrale;sono comunque modelli di prima della guerra,1938-39.
Bravo Sandrino, anche se la foto d'epoca ritrae la versione precedente di quella grigia fotografata: la 508 L aveva il muso aerodinamico tipo "1500", la BL quello "a spartivento". Fra l'altro, quella della foto in B/N sembrerebbe essere opera della Carrozzeria Garavini, a giudicare dal fregio presente vicino alla porta anteriore.
Lo scarico sdoppiato potrebbe essere una rarissima marmitta Abarth, come un adattamento artigianale....bisognerebbe avere una foto in dettaglio per essere certi.
Pezzo comunque notevole
Munita oltretutto di gancio traino.Chissà cosa si porta a spasso di solito??
Sicuramente dev'essere emozionante vedere il convoglio in marcia...
Unico appunto...Toglierei i fari della 600 e mi orienterei su qualcosa di meno invasivo,magari fissandoli al paraurti.
Sandrino il 10 gennaio 2011 21:28
@Massimo:
i tassì erano riscaldati?
Bella domanda: per una risposta certa e precisa bisognerebbe avere a disposizione quantomeno un libretto Uso e Manutenzione oppure, meglio ancora, un catalogo parti di ricambio.....purtroppo ne sono sprovvisto.
A proposito di quest'auto e della versione precedente che hai postato: le foto che ho trovato io sui vari libri raffigurano entrambe le versioni di serie sia con le classiche maniglie "verticali" che con queste ad impugnatura, un bel dilemma!!!
Bella domanda: per una risposta certa e precisa bisognerebbe avere a disposizione quantomeno un libretto Uso e Manutenzione oppure, meglio ancora, un catalogo parti di ricambio.....purtroppo ne sono sprovvisto.
A proposito di quest'auto e della versione precedente che hai postato: le foto che ho trovato io sui vari libri raffigurano entrambe le versioni di serie sia con le classiche maniglie "verticali" che con queste ad impugnatura, un bel dilemma!!!
Sullla mia "fonte documentale" vien detto che la versione Lunga "normale"manteneva le maniglie verticali e le portiere ad armadio,mentre il Tassì allestito in fabbrica aveva le maniglie ad impugnatura,il montante centrale e le cerniere a vista.Questo per rendere più "sopportabile" alla carrozzeria lo strapazzo dovuto al saliscendi di clienti e bagagli.
Il colore era il classico nero-verde bottiglia,lo stesso delle Multipla e delle 1500 Lunga,altri due modelli che la Fiat successivamente vendette già in allestimento "Tassì".
Da bambino ho fatto in tempo a salirci, su taxi come questo, a Milano fine anni '50 qualcuna circolava ancora.
Poi ci fu l'invasione delle Multipla: il mio posto preferito era lo strapuntino, col nasino appiccicato al vetro divisorio....
Sullla mia "fonte documentale" vien detto che la versione Lunga "normale"manteneva le maniglie verticali e le portiere ad armadio,mentre il Tassì allestito in fabbrica aveva le maniglie ad impugnatura,il montante centrale e le cerniere a vista.
@Sandrino:
Esiste una terza via: la soluzione con montante centrale e maniglie verticali.
Biohazard il 13 gennaio 2011 11:19
Ma le eventuali valige dove venivano messe? Nell'abitacolo attraverso le porte?
Quasi esclusivamente sui due portapacchi esterni che puoi vedere nel taxi fotografato in corsa: uno sul tetto, l'altro (ribaltabile) in prossimità della ruota di scorta.
Approfitto per pubblicare qui' questo raro e sfortunato esemplare fotografato l'estate scorsa.....Chissà cosa succedera' a questo esemplare, se un restauro molto impegnativo, oppure la pressa..
Accanto un'auto meno pregiata ma ormai rara: Renault Espace phase 1 di un bel bordeaux anch'essa senza targhe.
Il relitto postato da Francesco deve giacere abbandonato da almeno 15 anni, ma ai tempi in cui era in forma questa "BL" è stata una meraviglia. Facile immaginare che gli interni, forse anche stipati di ferraglia od altri oggetti, siano disastrati, per non parlare del blocco di ruggine in cui devono essersi convertiti gli organi meccanici.
Difficile ipotizzare un restauro per una vettura che, nonostante la rarità, appassiona ben poco la gran parte dei collezionisti e che spunta quotazioni piuttosto modeste, specie se con una base di partenza tanto precaria