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Alfa Romeo Alfetta 2.0i Q. Oro

alfettaqorobue843.jpg
Anno 1984. (BUE)

Data: 31/03/2012
Commenti: 9
Visualizzazioni: 3220
Commenti
#1 | VGhidella il 07/06/2011 01:06:20
Injection: e ho detto tutto!
#2 | atae21 il 07/06/2011 01:10:02
In che senso? Positivo (consumi) o negativo (viva i carburatori)? Frown Noi l'abbiamo avuta in famiglia nel 1986 e ricordo che mio padre ebbe qualche problema proprio con l'impianto di iniezione...Frown Lui poi veniva da una precedente Giulia NS. Cool
#3 | IL BUE il 07/06/2011 01:37:20
Questo esemplare è.... esemplare per stato di conservazione, dotazioni... e pure splendido colore!
#4 | Total III il 07/06/2011 02:19:35
Applausi. Smile
#5 | sile650 il 07/06/2011 19:13:30
Fotografata in un luogo di dolore... Grin
#6 | IL BUE il 07/06/2011 19:18:33
... per il proprietario... In realtà sono un pò di volte che la becco li... Misà che le due cose sono più connesse di quanto lo si possa pensare...
#7 | Victor il 07/06/2011 20:12:44
Stupenda la Quadrifoglio Oro in blu elettrico, lo preferisco di gran lunga al più "diffuso" grigio nube metalizzato
#8 | Edsel il 08/06/2011 16:28:14
L'Alfetta Quadrifoglio Oro seconda serie esordisce nella primavera del 1983, in concomitanza al restyling operato su tutta la gamma della popolare berlina milanese.
La novità principale riguarda la meccanica: il motore quattro cilindri di 1962 cc adotta il sofisticato sistema di accensione e alimentazione a controllo elettronico "Bosh Motronic", coadiuvato da un dispositivo per la regolazione della fase della distribuzione: grazie a sensori che rilevano il valore del regime di rotazione, della fase, della quantità d'aria aspirata dal motore, delle temperature dell'aria e del propulsore, oltre alla posizione del pedale dell'acceleratore, viene scongiurato il rischio di fuorigiri e la pompa della benzina si blocca in caso di arresto del motore con accensione inserita.
La potenza massima aumenta di soli due cv, da 128 a 130, quindi le prestazioni fondamentali restano invariate, compresa la velocità massima, pari a 185 km/h; tuttavia migliora notevolmente l'elasticità di marcia e contemporaneamente diminuiscono sia la rumorosità del propulsore, sia i valori di consumo, che consentono mediamente un risparmio del 15 % sul carburante.
Dal punto di vista estetico, la nuova Q.O. si distingue dalla precedente per i seguenti particolari: calandra in ABS in colore grigio chiaro metallizzato; paraurti in polipropilene in colore abbinato a quello della carrozzeria; fascioni paracolpi sulle fiancate e protezioni dei longheroni in colore uguale a quello dei paraurti; spoiler anteriore con fendinebbia a luce gialla dotati di coperchi di protezione; mascherine nere sulle prese d'aria alla base del parabrezza e ai lati del lunotto; gruppi ottici posteriori con trasparenti zigrinati e cornice in ABS in colore grigio.
All'interno, dove è evidente l'impegno profuso dalla casa per offrire un ambiente particolarmente accogliente, si notano le seguenti modifiche:
cielo dell'abitacolo attrezzato con una console multifunzioni comprendente tre spot di lettura orientabili (uno anteriore e due posteriori), plafoniera centrale da viaggio con luce verde soffusa a doppia intensità, comandi (sdoppiati) per gli alzacristalli elettrici delle quattro portiere; luci interne a spegnimento temporizzato (due minuti dalla chiusura di una delle portiere); divano posteriore con appoggiatesta integrati; cruscotto portastrumenti in un unico blocco; strumentazione con grafica rinnovata; computer di bordo multifunzioni (informa anche su ora, consumo medio, velocità media, autonomia di viaggio in base al carburante rimasto); selleria in velluto costinato diagonale di migliore qualità.
La dotazione di serie, eccellente, comprende anche: cerchi in lega leggera a disco da 14 pollici con pneumatici 185/70; quattro proiettori allo iodio, retrovisore esterno regolabile elettricamente da posto di guida, sedili anteriori con schienali regolabili elettricamente; sedile anteriore lato guida regolabile in altezza elettricamente, volante a tre razze regolabile assialmente e verticalmente; check-contol a nove funzioni; chiusura centralizzata delle portiere; accendisigari per i posti posteriori; cinture di sicurezza automatiche anteriori e posteriori; cristalli atermici bronzati, vernice metallizzata in tre tinte (grigio nube, luci di bosco, blu elettrico).
A richiesta sono disponibili il condizionatore d'aria e il tetto apribile in metallo a comando manuale.
Non è ottenibile il servosterzo, mancanza piuttosto grave su una berlina di questa classe, tuttavia alcuni concessionari, in collaborazione con aziende del settore (Autovox, Pavesi, Gemini...), propongono di allestire la vettura con un pacchetto denominato "Extra Confort", comprendente: selleria in pelle naturale, tappetini in velour pregiato, antifurto con radiocomando per il bloccaggio e lo sbloccaggio delle serrature a distanza, autoradio con mangianastri e antenna elettrica, deflettori antiturbolenza ai finestrini anteriori, tergifari.
Infine il prezzo: l'Afetta Quadrifoglio Oro '83 sfiora, nel 1984, i 22 milioni di lire, classificandosi come la berlina due litri più costosa del mercato italiano, superata soltanto, per ironia in casa, dalla sorella maggiore Alfa 6 2.0, che propone grosso modo gli stessi contenuti in un corpo vettura certamente più obsoleto.
#9 | Total III il 08/06/2011 17:17:56
La parte migliore della Quadrifoglio (foto da rete), con la plafoniera verde degna di un autobus Granturismo.

i54.tinypic.com/27zlm2r.jpg

In Alfa ci presero gusto, e i comandi "overhead" furono mantenuti sulle successive Alfa 75/90. Assolutamente romantici..... Pfft
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