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Alfa Romeo Alfetta 1.6

alfettaandre20130326.jpg
Anno 1984 (Andre_LunaySol).

Data: 27/03/2013
Commenti: 7
Visualizzazioni: 1200
Commenti
#1 | Markino il 27/03/2013 10:28:37
Molto rara per il combinato disposto di serie, motorizzazione e stato di conservazione. Il bianco, che adoro, ad esempio, sulla Giulia o sulla 1750, qui non rende molto, anche perché di un tono un po' smorto.
L'accresciuta importanza dell'Alfetta in questa configurazione rendeva più adatta una motorizzazione dal 1800 a salire, anche se il 1600 era un propulsore di tutto rispetto.
#2 | leopoldo89 il 27/03/2013 13:56:14
Sovrabbondanza di plastiche su una vettura di 12 anni... nata con una linea pulita e morta in queste condizioni oscene
#3 | IL BUE il 27/03/2013 22:05:27
Certo, non è la serie migliore, tuttavia definirla addirittura "oscena" lo trovo abbastanza immorale. Si tratta pur sempre di un'Alfa vera, verso la quale non ci si può che togliere il cappello (cit.)
#4 | S4 il 27/03/2013 23:17:13
Ne vorrei una nel mio box di queste oscenità...nghenghe
#5 | Caracciolo il 28/03/2013 00:34:48
Ha ragione Markino, il bianco non è una scelta felice su un'auto come questa perché evidenzia la quantità di plastica applicata sulla carrozzeria. E ha ragione anche Bue sebbene non sia bella come la prima serie quest'Alfetta è meritevole di attenzione e rispetto. Forse a mio parere è la versione 1600 a essere poco interessante perché l'allestimento era spartano, sebbene 110 cv ai tempi erano introvabili su questa cilindrata...
#6 | Total III il 28/03/2013 01:29:34
Una versione curiosa questa, forse un po' fuori tempo.
Al pari della 1.8 che aveva identico allestimento vendette pochissimo, e in effetti l'allestimento non aiutava. A fronte degli aggiornamenti che al tempo svecchiarono l'ultima serie Alfetta, fra cui un cruscotto molto più moderno con check control di serie e orologio digitale, le 1.6 e 1.8 avevano addirittura i pannelli delle porte in texalfa, vetri anteriori elettrici a pagamento, volante e pomello cambio in plastica, niente poggiatesta posteriori, addirittura imperiale della serie precedente con plafoniere sui montanti e tasti dei vetri elettrici (se installati) sul tunnel.
La conseguenza incredibile è che la Giulietta 1.8, di classe inferiore, aveva un equipaggiamento di serie che era praticamente inavvicinabile, che veniva eguagliato solo dalla versione con motore due litri.
Un'altra cosa curiosa è che la Alfetta e la Giulietta, escludendo la Turbodiesel 2.4, coprivano la stessa fascia di cilindrata (da 1.6 a 2.0).

Visti i risicati numeri di vendita, penso che l'Alfa non credeva molto in queste versioni economiche, probabilmente ne prospettava un utilizzo da parte delle forze armate, e ciò spiegherebbe la povertà degli allestimenti... Cool
#7 | leopoldo89 il 28/03/2013 13:06:25
Lungi da me considerare un'Alfetta oscena... A mio avviso, sono le aggiunte plastiche ad abbruttirne la linea originaria - da me, fra l'altro, apprezzatissima -
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