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Fiat 1500 L

fiat1800robex20130508.jpg
Anno 1965 (Robex).

Data: 09/05/2013
Commenti: 10
Visualizzazioni: 2722
Commenti
#1 | time101cv il 09/05/2013 10:29:10
Mi sta venendo il dubbio che sia una 1500 L.... dubbio
Non sapendo con precisione la cilindrata dell'esemplare fotografato, c'è un modo per distinguere la 1500 L e la 1800? Avevano qualche differenza estetica?
#2 | Markino il 09/05/2013 10:45:33
Time101cv: mi sta venendo il dubbio che sia una 1500 L

Ci sei Massimo ?.....io devo ancora riprendere fiato, dopo la rara visione di una delle mie auto preferite.
Se le targhe fossero originali, direi che nel 1965 era molto più probabile la vendita di una 1500 Lunga, vettura che ottenne un apprezzabile riscontro commerciale, non solo come Taxi, piuttosto che di una 1800, all'epoca costruita nella versione "B", e oramai consegnata con il contagocce.
Da sempre scarsamente apprezzate dai collezionisti, con qualche favore in più per la 2300, e anche per questo difficilmente reperibili, queste berline FIAT sono per me a dir poco spettacolari.
#3 | massimo il 09/05/2013 14:59:13
Presente! Credo che si tratti di una 1500 L per via della mancanza delle parti cromate che contornano i vetri laterali, sicuramente presenti sulla 1800; altri particolari estetici che differenziano le 2 motorizzazioni non ce ne sono, a parte il logo presente sullo specchio di coda.
Appena ho visto la foto e la didascalia anch'io mi sono immediatamente chiesto chi potesse ordinare una Fiat 1800 nel 1965, auto oramai obsoleta e "stritolata" fra l'economica lavoratrice 1500 Lunga e la raffinata 2300 Lusso.
Si, direi proprio 1500 Lunga....
#4 | Robex il 09/05/2013 15:36:50
Sono a conoscenza di due "colleghe" 1500L/1800 abbandonate, una vicino casa mia, e l'altra fuori città..che peccato Sad piacciono tantissimo anche a me Smile
#5 | Caracciolo il 09/05/2013 17:18:33
Ecco un'esempio intelligente di macchina "sottomotorizzata" ma senza troppi complessi di inferiorità rispetto alle versioni di cilindrata superiore, per molti inavvicinabili a causa del prezzo elevato e dei costi di gestione nettamente più alti...
La Fiat proseguì questo filone anche negli anni a venire: la 132 e l'Argenta in versione 1600 avevano qualche accessorio in meno della 2000, ma erano identiche per estetica e finiture, in più chi voleva poteva ordinare a parte numerosi optional e renderle di fatto uguali al modello più lussuoso.
Poi con la Croma ci fu uno scivolone: la 1600 era assurdamente povera, e con pochissime possibilità di arricchimento, insomma un'indecenza...
#6 | bob91180 il 09/05/2013 21:57:27
Americaneggiante e carica di cromature , la 1500/1800 fu utilizzata spesso come taxi , come ambulanza , ed anche come carro funebre ...
La 2300 era una grande viaggiatrice con i suoi 140 cv ...
#7 | Markino il 11/05/2013 00:52:05
Dal punto di vista stilistico, la netta ispirazione ai canoni americani di questa serie di vetture, che origina nel 1959, aveva coinciso con il periodo di massima esasperazione di quello stile, che si colloca tra il 1957 e il 1959 stesso. Il frontale era l'elemento che più risentiva di tale influsso, sia per l'ampia griglia, composta da decine di listelli cromati, sia, soprattutto, per la fanaleria incassata nella pronunciata "ciglia" aggettante, anch'essa contornata da un bordo cromato che scendeva fino al paraurti. Balzano subito alla mente molte vetture americane del periodo citato in cui l'esito di tali combinazioni risultava quasi grottesco: più di tutte, a mio avviso, la Dodge Coronet del '59. I doppi fari, la cui moda, negli USA, esplose intorno al 1957, non furono adottati dalla FIAT neppure sulla 2100, sulla quale avrebbero potuto costituire un elemento di differenziazione, e furono rimandati alla 2300, presentata nel 1961, con esito peraltro felice.
Anche il resto della linea tradiva chiaramente la parentela con le macchine americane, sia per il passo generoso, sia per la lunga coda con le notevoli pinne. L'insieme, simile a una composizione di due trapezi isosceli contrapposti, apparve tuttavia molto elegante e moderno, favorito dalle ampie superfici vetrate, e da colori spesso bellissimi, come l'azzurro o il giallo chiaro, abbinati al tetto nero.
Va notato che le ampie concessioni allo styling avevano condotto ad un risultato molto negativo sul piano dell'efficienza aerodinamica, con ripercussioni, quindi, sulle prestazioni e sui consumi. Quattroruote, nel sottolineare tale fenomeno, sottopose a rilevazioni un esemplare a cui era stata aggiunta un'ampia carenatura, allo scopo di ricondurre ad una sagoma aerodinamicamente corretta lo spigoloso frontale proteso in avanti, ottenendo una velocità massima di quasi 10 km/h superiore rispetto al modello di serie.
#8 | massimo il 11/05/2013 01:09:42
Riallacciandomi al discorso di Markino, tanto per avere un'idea di com'era fatta dietro:
imageshack.us/a/img195/1917/265001.jpg
#9 | Markino il 11/05/2013 01:19:03
Massimo@ le immagini d'epoca che puntualmente tiri fuori dal cilindro sono uno spettacolo claps
Notare la pubblicità "Stock" sulla destra. La presenza della 1300/1500 e della Giulietta TI 3a serie porterebbe a datare la foto non prima della fine del 1961.
#10 | massimo il 11/05/2013 13:10:18
La presenza della 1300/1500 e della Giulietta TI 3a serie porterebbe a datare la foto non prima della fine del 1961.

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