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NSU Prinz L

prinzneim20130528.jpg
Anno 1968 (neim4).

Data: 29/05/2013
Commenti: 16
Visualizzazioni: 1651
Commenti
#1 | bob91180 il 29/05/2013 11:05:39
Un autentico gioiellino ... direi fresca di restauro ...
#2 | Markino il 29/05/2013 11:44:20
Venticinque anni fa, quando erano ancora in esercizio alcuni esemplari inseguiti dalla nomea popolare e terra-a-terra di "auto da sfigati", non avrei mai immaginato di esclamare nel 2013 "che bella". Come non farlo di fronte a un esemplare simile, e in questo delicato tono di azzurro ?
#3 | gio65pi il 29/05/2013 14:52:40
Concordo con tutti: negli anni del suo massimo successo, la Prinz era considerata "pratica" e "comoda" non certamente bella, valida alternativa alle 500 e alle 600 Fiat per poi passare come dice Markino ad auto da prendere in giro. Questo esemplare di recente restauro sicuramente ce la pone sotto una luce diversa e più felice per cui non è sprecato l'aggettivo "bella"!!!
#4 | atae21 il 29/05/2013 14:58:09
Da storica è giusto che si prenda la sua rivincita e venga apprezzata, come del resto altre umili utilitarie dell'epoca. Smile
#5 | IL BUE il 29/05/2013 21:28:10
Personalmente m'è sempre stata simpatica, anche quando, in altri tempi, ne avevo due sotto casa, una beige ed una verde. Quindi non posso che essere felice di vedere questo bell'esemplare, in questa tinta che le dona davvero tanto
#6 | MarioCX il 24/09/2013 11:45:13
Più che valida alternativa alle microbiche 500 e 600, la Prinz era valida alternativa alle Ami e Dyane con le quali aveva in comune il buon confort e la buona abitabilità.
500 e 600 Prinz e Ami se le fumavano nella pipa.
Il punto a favore delle piccole Citroen era la tenuta di strada di gran lunga superiore, la Prinz aveva dalla sua una migliore qualità costruttiva.
#7 | Total III il 25/09/2013 03:33:58
Non c'è dubbio che la apparentemente tenera Prinz L tolse il sonno per diverse notti ai dirigenti Fiat, se è vero come è vero che la 500 Lusso nacque proprio a causa della flessione nelle vendite della bicilindrica torinese a favore di quella che, nonostante il motore anch'esso posteriore e altrettanto bicilindrico (ma dalla potenza maggiore) era una vera e propria berlina in miniatura.
L'interno proponeva accessori prima d'allora di dominio dei possessori di Giulia e Fulvia: plancia rivestita, orologio, deflettori regolabili mediante pomello sulle portiere, sedili reclinabili e ben rifiniti di stoffa come i pannelli, e tanto altro.
Le cromature esterne e la ricca gamma colori fece il resto del miracolo, la Prinz divenne un vero e proprio best seller nel nostro paese.
Il Cinquino si prese la rivincita col tempo, in virtù della meccanica di semplicità quasi bambinesca, delle dimensioni da microcar, e non ultimo per via di una estetica sostanzialmente inattaccabile e mai invecchiata.
Al contrario, la Prinz coi suoi tre volumi appariva sgraziata e antidiluviana già all'inizio degli anni settanta, e quelli che erano apprezzati preziosismi estetici divennero inutili ridondanze.
In quanto alla Ami, superiore ad entrambe quanto a versatilità (specie la Break) e prestazioni generali, venne apprezzata da una ristretta cerchia di utenti che badavano molto alla sostanza e molto poco all'estetica. Le bertoniane stravaganze non vennero mai digerite del tutto dall'italico occhio da esteta. Pfft
#8 | neim4 il 25/09/2013 08:08:32
Dal Vangelo secondo Total! Pfft
#9 | S4 il 25/09/2013 12:03:53
Ottima analisi Total. Cool
#10 | Total III il 26/09/2013 01:04:38
Thank you all Smile Smile

Piccola digressione.
C'è un disco non molto conosciuto alle masse, ma a che suo tempo fu un piccolo cult, e che ascoltai fino alla nausea: "Socialismo tascabile" degli Offlaga Disco Pax (2006). Una specie di concept album il cui filo conduttore sono i ricordi dell'Emilia anni settanta, quei quartieri dove "il PCI prendeva il 70% e la DC il 6%", ovviamente il tutto trattato con graffiante, esilarante ironia "i tedeschi si son presi perfino la Skoda!!" che lascia trasparire la disillusione e l'impotenza di fronte al crollo delle ideologie di quegli anni.
Ebbene, una strofa di uno dei pezzi migliori, "Robespierre", in un magnifico elenco di icone anni settanta dice "Zora, la vampira porno, e la Prinz senza ritorno!!!"
Prinz che peraltro appariva anche nel videoclip omonimo.

Ebbene per anni mi sono chiesto che diavolo volesse dire "La Prinz senza ritorno".
Era forse il ritorno dello sterzo???
Improbabile. Semmai era proprio la 500, quella famosa per il ritorno quasi zero.

Ieri mi è venuta voglia di approfondire gli aspetti culturali della Prinz, e finalmente ho capito, a distanza di anni: i ragazzi del tempo, al passaggio di una Prinz (specie se di colore verde e guidata dal classico anziano) se la... passavano in quanto sfigata.
Uno toccava l'altro dicendo "Tua!" al che l'altro: "Tua senza ritorno!!!"

L'importanza di un'auto si capisce dall'impatto che essa ha avuto nella cultura popolare. E questo fa capire che la Prinz, nel bene o nel male, è stata un'auto assolutamente fondamentale. Smile
#11 | S4 il 26/09/2013 02:19:20
Ieri mi è venuta voglia di approfondire gli aspetti culturali della Prinz

Per un attimo ho pensato che volessi approfondire i fumetti "hard" dell'epoca! Grin
i ragazzi del tempo, al passaggio di una Prinz (specie se di colore verde e guidata dal classico anziano) se la... passavano in quanto sfigata.
Uno toccava l'altro dicendo "Tua!" al che l'altro: "Tua senza ritorno!!!"

Ero un ragazzetto di quei tempi...confermo. nghenghe
#12 | vittoriale il 26/09/2013 03:42:16
Anch'io confermo l'origine del "senza ritorno" ma segnalo che (almeno dalle mie parti) l'anatema segnava soltanto le Prinz di colore verde (non chiedetemi perché) Grin
#13 | IOM il 26/09/2013 07:13:07
Accidenti ricordo nettamente la prima volta che mi "passarono" una Prinzverde.....uscita di scuola, Milano, via Manzoni.....anno 1982.
Non ne sapevo nulla, ci rimasi male, fortunatamente tale modello si ncrociava facilmente ed in poche ore la ripassai.
#14 | Markino il 26/09/2013 08:57:42
C'è un disco non molto conosciuto alle masse, ma a che suo tempo fu un piccolo cult, e che ascoltai fino alla nausea: "Socialismo tascabile" degli Offlaga Disco Pax (2006). Una specie di concept album il cui filo conduttore sono i ricordi dell'Emilia anni settanta, quei quartieri dove "il PCI prendeva il 70% e la DC il 6%", ovviamente il tutto trattato con graffiante, esilarante ironia "i tedeschi si son presi perfino la Skoda!!" che lascia trasparire la disillusione e l'impotenza di fronte al crollo delle ideologie di quegli anni.

Troppo bella questa Total, da incorniciare clapsclapsclaps
#15 | Stefano64 il 02/04/2014 12:51:54
Questa Prinz è dello stesso colore di quella che ci portò in giro dal 69 al 76, 200.000 km percorsi e parecchie bronzine sostituite... Nel '72 partimmo da Roma con la Prinz per andare fino a Budapest, dove parcheggiavamo tra centinaia di Trabant... Non diede un problema, filava a 120 consumando pochissima benzina. Nel 75 la sostituimmo con una Fiesta, che ci sembrò un ammiraglia al confronto!
#16 | IL BUE il 02/04/2014 16:30:28
A fine '76 l'avrete sostituita con una Fiesta... prima la vedo dura...
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