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NSU Prinz L

nsuprinzgabford20131127.jpg
Anno 1970 (gabford).

Data: 28/11/2013
Commenti: 9
Visualizzazioni: 1638
Commenti
#1 | FIESTALEX il 28/11/2013 15:15:26
Però, c'è ancora qualche Prinz che circola, mi fa piacere, l'ho sempre trovata simpatica. Questa è anche ottimamente conservata ! Smile
#2 | IL BUE il 28/11/2013 20:02:55
Leggendo (a scroccco alla Feltrinelli) l'ultimo capolavoro del maestro Carlo Conti, ho scoperto che attorno alla Prinz c'era la nomina che portava jella... Ignoravo del tutto questa cosa. Cosa sapete dirmi al riguardo?
#3 | Ciccio70SX-FireLX il 28/11/2013 20:17:49
Questo esemplare mi piace moltissimo, quei paraspruzzi in tinta con l'auto e con la scritta NSU sono una meraviglia!
#4 | blackboxes66 il 28/11/2013 20:19:14
attorno alla Prinz c'era la nomina che portava jella... Ignoravo del tutto questa cosa. Cosa sapete dirmi al riguardo?

E' vero, soprattutto se di colore verde. Non so da cosa abbia tratto origine questa stupida nomea, che circolava alla fine degli anni 70/inizio 80, quindi dopo anni dalla fine della produzione. Un gioco diffuso tra i ragazzini dell'epoca era "passarsela" rincorrendosi l'un l'altro quando se ne avvistava una.
#5 | PrinceMax il 28/11/2013 21:29:00
Bellissimo esemplare, i paraspruzzi con la sigla NSU son qualcosa di fantastico! Shock
Per quanto riguarda la leggenda metropolitana legata alla sfiga cosmica che avrebbe portato la vetturetta tedesca, anche io ne ho da sempre sentito parlare.
La natura di ciò, a quanto mi ha detto mio papà che all'epoca "c'era", risiederebbe in una curiosa ed assai singolare scelta di marketing che la divisione italiana della NSU compì a cavallo della fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70.
Andiamo con ordine. Per promuovere l'ultima evoluzione (nonché, commercialmente, più fortunata) della sua utilitaria (la Prinz 4) ed ampliarne i volumi di vendita, la NSU nella seconda metà degli anni '60 offrì, a scopo promozionale, un fortissimo sconto applicato a tutte le "Prinz" acquistate da parrocchie, incrociando le dita e sperando in una sorta di passaparola fra i vari curati.
I vertici della NSU confidavano in un effetto domino negli acquisti, alimentato dalla larghissima diffusione di parrocchie e sacerdoti in territorio italiano.
Cosa che effettivamente si avverò: molti curati si dotarono della NSU Prinz, spesso di colore verdone. Quando in quegli anni si vedeva per strada una "Prinz", nella maggior parte dei casi con la mente la si immaginava con un prete trafelato alla guida, magari impegnato in un "servizio urgente", che, sin troppo facile da immaginare, non poteva che essere o l'estrema unzione a un moribondo o l'ufficio di un funerale.
Mettendoci anche la bruttezza della linea che le fruttò il soprannome di "vasca da bagno" e la nota tendenza della vetturetta tedesca a prendere fuoco, il gioco era fatto.
Partendo da queste caratteristiche, sempre stando a quanto mi ha detto mio papà, fra ragazzi si era soliti dire che la Prinz portava una sfiga nera, e ad ogni suo passaggio immancabili erano i toccamenti delle parti basse per esorcizzare la situazione.
Paolo Villaggio, in un'intervista, ha dichiarato che quando si cominciò a pensare di trarre dai suoi best-sellers il primo film di "Fantozzi", il regista Luciano Salce aveva proposto di affidare allo scarognato ragioniere una NSU Prinz, idea che tuttavia lo stesso attore genovese bocciò ritenendola troppo scontata. Pfft
#6 | gabford il 28/11/2013 22:29:21
Visto che vi è piaciuta, metto un'altra foto (fatta da mia moglie, dato che io ero addetto all'inseguimento Grin)
imageshack.com/a/img826/9034/0x8k.jpg

Oltre che alla sfiga, la Prinz era collegata anche all'idea di incapacità alla guida. Mi viene alla mente a tal proposito il racconto "Autogrill horror" (spero di ricordare bene) ne "Il bar sotto il mare" di Stefano Benni dove il padre di famiglia protagonista del racconto declama: "mi basta guardare chi è alla guida, se è una donna, se è un uomo col cappello, se è una Prinz, se ha la targa Escursionisti Esteri, se è targata Napoli, se è una donna, se ha l’adesivo col Panda, se è uno che sta troppo vicino al volante, se è una macchina gialla, se è una donna, vuol dire che non sanno guidare.". Il figlio poi combinerà nella sua fantasia alcuni dei suddetti elementi ( "una donna col cappello che guida una Prinz gialla targata Napoli" ).
#7 | IL BUE il 28/11/2013 23:34:45
Ma tu pensa... grazie ragazzi!
#8 | Markino il 29/11/2013 00:11:06
Davvero interessante l'antefatto riportato da PrinceMax.
Finalmente è stata dato un fondamento razionale a un'indistruttibile leggenda Grin
#9 | Gigiuz il 29/11/2013 00:20:22
Non ho ancora letto in nessun commento, il meccanismo a dinamo della Prinz che le permetteva di percorrere un tot di km ad una discreta velocità, senza benzina. Usando solamente il motorino d'avviamento come dinamo.

Qualcuno mi può illuminare di più?
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