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Fiat 514 Torpedo

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Anno n.c., targhe nere del 1930 (alpiman).

Data: 29/07/2013
Commenti: 4
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Commenti
#1 | Markino il 29/07/2013 10:39:33
Per quel che vedo, dovrebbe trattarsi di una magnifica 514 Torpedo; l'anno potrebbe essere veramente il 1930, dato che la 514 è stata prodotta tra il 1929 e il 1932.
#2 | Markino il 29/07/2013 14:47:05
Una pubblicità all'epoca famosa recitava "La vettura plebiscitaria dell'anno VIII". Gli echi del fascismo erano fin troppo espliciti in questo slogan, sia perché, proprio nel 1929, anno di presentazione della 514, si erano tenute le elezioni per la Camera dei Deputati, in realtà, appunto, un plebiscito in cui il corpo elettorale era stato chiamato ad approvare un "listone" bloccato di nominativi, sia per la qualificazione del 1930 come "anno ottavo", secondo l'usanza dell'epoca di contare gli anni a partire dalla marcia su Roma (1922). In realtà, plebiscitaria la 514 non lo fu affatto. In primo luogo, perché il suo periodo di produzione coincise con la fase più acuta della recessione mondiale conseguente al crollo della borsa americana scatenatosi a partire dall'ottobre 1929; in secondo luogo, perché la sua posizione alla base della gamma FIAT, quale sostituta della 509, ma con una cilindrata portata a 1,5 lt., la rendeva inadeguata sia come piccola vettura dai bassi costi di esercizio, sia come vettura media. Oltretutto, come già ricordato in altra sede, le esportazioni andavano ora assottigliandosi rispetto al passato, a causa del crollo della domanda internazionale e della rivalutazione della lira, perseguita dal Regime per difendere il potere d'acquisto e i risparmi della piccola e media borghesia, che forniva il nerbo del consenso al regime, mentre la domanda interna di nuove vetture si confermava molto debole per la modesta capacità di spesa delle famiglie, che potevano accedere all'automobile solo disponendo di un reddito cospicuo, e, preferibilmente, della residenza urbana.
A causa di tutti questi fattori, la 514 riuscì ad esprimere soltanto 37.000 esemplari, realizzati in diverse configurazioni: Berlina metallica a due e quattro porte, Torpedo, Spider, oltre ad alcune versioni scoperte preparate per la Mille Miglia ed altre competizioni, come la Coppa delle Alpi.
Gli esemplari sopravvissuti non sono pochi, considerate le traversie subite da queste macchine negli anni del conflitto e poi della Ricostruzione, quando qualunque vettura marciante era buona per essere convertita in un camioncino, e riguardano soprattutto le configurazioni Torpedo e Spider, mentre sono rare le berline metalliche; rarissime le Spider Sport, destinate a un'utenza votata all'alto collezionismo.
#3 | sir alec il 29/07/2013 15:14:57
Bellissima auto e bellissima foto.
#4 | Markino il 30/07/2013 00:20:16
Ecco il manifesto pubblicitario contenente lo slogan sopra citato, nel tipico stile "futurista" dell'epoca. Il disegnatore è Plinio Codognato, autore di altre stupende immagini realizzate per la Casa torinese.

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