Come non concordare con MarioCX e Bob91180, automobile davvero obiettivamente sgraziata e goffa nella linea.
Con le targhe originali, comunque, si tratta di un avvistamento stratosferico. Congratulazioni a Gigiuz!!
Vado controcorrente
L'angolatura della foto non rende molta giustizia, e non avrei nulla da contrapporre pescando nel mio archivio, dato che neppure al maxi-raduno svizzero di Oensingen è facile da vedersi, e comunque non è detto che sarebbe entrata nel mio obiettivo, riservato di regola a vetture più anziane. In ogni caso, trovo gradevoli, sobrie e complessivamente ben riuscite le Mustang di terza generazione, lanciate con il MY 1979, disponibili in classica configurazione a tre volumi, o a due volumi e mezzo con portellone, come in questo caso; forse gli stilisti trovarono una qualche suggestione in alcune delle coupé giapponesi che iniziavano a dilagare all'epoca negli Stati Uniti, come la bella Mitsubishi Sapporo, l'auto nella quale trovo le maggiori affinità formali.
Questa serie rappresentò un deciso colpo di sterzo rispetto alle "piccole" Mustang II (1974-1978), poco convincenti da un punto di vista stilistico e generalmente non esaltanti sotto il profilo motoristico, sebbene vendutissime, e recuperarono l'impostazione tipica della prima e fortunatissima generazione, rivista in chiave moderna, avviando nuovamente un'escalation di motori e prestazioni che rifletteva un clima più sereno dopo le turbolenze energetiche degli anni '73-'79.
Non escludo di avere già visto molti anni fa questo esemplare nell'originaria Milano, dove ne fu immatricolata qualche unità (ne ricordo un'altra, leggermente successiva, in una tinta analoga, semiabbandonata in un'area di parcheggio sterrata). Con tutta probabilità, i cerchi sono errati.
Al di là dei gusti, avvistamento comunque molto particolare.
Non mi sembra affatto brutta considerando che è del 1980, anzi, la trovo moderna e moderatamente sportiva.
Ricordiamoci che proprio in quell'anno uscì la Ford Escort, di linea praticamente ricalcata su questa.
Certo le strisce adesive colorate sono pacchiane...
Quindi, a quanto si apprende dall'annuncio, è una serie speciale che replica, secondo un'abitudine non infrequente nell'industria americana, la Official Pace Car dell'edizione 1979 della 500 Miglia di Indianapolis, competizione la cui vettura apripista viene tradizionalmente scelta ogni anno tra i recenti modelli sportivi della produzione nazionale.
Interessante, anche se per un europeo può significare poco. Forse mancano alcune decal sulla fiancata.
#7 | PrinceMax il 15/11/2013 13:52:56
E' in vendita, e pure super-chilometrata! Shock
Scusa Princemax ma 255.000 km in 33 anni fa una media teorica di circa 7700 annui. Poniamo anche che sia ferma da un decennio.. la media supera di poco gli 11.000 sempre annui. Dove sta il super chilometraggio?
Normalmente queste auto non vengono usate al pari di una Panda o un comune veicolo da città.... solitamente sono in mano ad appassionati o collezionisti che, soprattutto in anni in cui veicoli d'oltreoceano erano ben più rari da incrociare per le strade rispetto ad oggi (nel nuovo millennio i vari Lincoln Navigator o Cadillac Escalade sono diffusissimi), le acquistavano nuove e le usavano molto di rado.
Sarò stupido, ma per me 255.000 km per una Mustang degli anni '80 immatricolata da nuova in Italia sono tanti!
Anche a me piace ed è molto interessante che sia in Italia da nuova (le americane solitamente sono tutte ritargate ) . Mi chiedo se le frecce rosse siano a norma, se era importata regolarmente dovrebbe averle arancio, infatti non ha le luci laterali. Riguardo il chilometraggio, se il motore è fatto con gli stessi criteri del 1.1 della Fiesta mk2, allora non ci sono problemi: la nostra bianca ne ha più di 600 mila ed a parte il fatto che non è più una "scheggia " (la grigia ne ha meno di 25000 e la differenza si sente ) non ci sono mai stati problemi.
I motori americani, di potenza limitata rispetto alla cubatura, potevano fare chilometraggi ben maggiori. Per cui possiamo dire che i quasi 300.000 di questa Mustang, che non era certo una bruciasemafori come l'illustre modello originale, non siano tanti in assoluto.
La linea cercava di assorbire le tendenze europee e nipponiche in tema di sportive, erano anni in cui l'industria americana cercava di rinnovare il prodotto, sia sul piano stilistico che su quello tecnico.
Per cui, rapportata ai tempi, questa serie Mustang non era malaccio.
Come non lo erano la Fiero o la Firebird.
Grazie mille a Deltago92 e a TotalIII, che hanno portato dei dati concreti su cui fare riferimento.
Ho sempre notato le cubature spasmodiche dei motori delle auto americane ai quali, come giustamente riportava TotalIII, spesso tuttavia corrispondevano potenze in proporzione modeste. Immaginavo che nelle strade d'oltreoceano vetture come questa Mustang fossero delle infaticabili macina-chilometri, ma la mia perplessità nasceva dal fatto che quest'esemplare è stato da sempre in Italia.
Questo dato, unito alla particolarità del mezzo nonché ai consumi di carburante, di certo assai impegnativi, mi ha fatto stupire per i molti chilometri percorsi, tutto qua. E ciò in risposta a "Staff", in quanto non mi pareva di aver detto alcunché di "blasfemo"!
Sarebbe assai curioso conoscere in dettaglio la storia di quest'esemplare....
Non ci posso credere!!! Una Mustang con targhe nere originali ergo acquistata qui in Italia e non importata!!! Certo che qui si fanno avvistamenti che hanno dell'incredibile talvolta. Nonostante il chilometraggio non proprio ridotto, devo dire che questa statunitense sta benone. Comunque sia complimenti all'avvistatore!
Premettendo che i miei gusti in fatti di auto sono discutibili (trovo molto bella la Duna), a me questa Mustang piace, è bella, complimenti per gli avvistamenti.
Dalla versione 3-door della Mustang furono prodotte circa 11.000 repliche della pace car della Indy 500 del '79.
In questo esemplare, come giustamente ipotizza Markino, mancano le decal sulla fiancata (ecco l'originale a cui si ispira:
http://www.curbsi...eCar04.jpg
). Non riesco a capire se le mancano anche i fascioni sottoporta in plastica o se semplicemente sono scoloriti. La pace car ufficiale era in versione targa, mentre le repliche avevano il tettuccio apribile. All'interno dovrebbero esserci sedili Recaro ed un logo dell'Indianapolis Motor Speedway apposto sul lato passeggero.
A dire il vero credo che l'esemplare ritratto non abbia cerchi originali e, infine, gli manca il profilo in plastica tra il finestrino laterale posteriore e il montante.
Vettura che a me non piace particolarmente, se non per un qualche richiamo alla coeva Ford Escort europea, a cui sono affettivamente legato .
A prescindere dall'avvistamento in se, comunque ottimo.