Destino probabilmente segnato per questa Mustang II, una delle prime costruite: proprio il MY 1974 segnò il passaggio alla seconda generazione, improntata a dimensioni e cilindrate più contenute, dopo la sbornia che negli anni precedenti aveva trascinato al rialzo cubature e hp di un esercito di vetture che fecero epoca, le magnifiche "Muscle cars" del periodo 1965-1973, stroncate dall'entrata in vigore di più severe normative statali antinquinamento.
Configurata come coupé tradizionale a tre volumi, o hatchback (coda inclinata con portellone), come l'esemplare in foto, della Mustang originale conservava poco più del nome; eppure, nonostante alla prima occhiata potesse risultare ben poco seducente, i numeri di vendita furono ottimi, segno che i tempi erano cambiati, e la passione per le sportive esasperate da 5 metri aveva lasciato il passo alla preferenza per il comfort di marcia, la praticità d'uso, e, visti i tempi, una qualche economia di consumo, considerati gli standard ai quali l'utenza americana era abituata.
La vita commerciale della Mustang II coprì l'arco temporale 1974-'78, durante il quale la gamma si arricchì di versioni più prestanti dall'aspetto grintoso; nel 1979 la terza generazione, di cui è comparso recentemente sul sito un esemplare, inizò a riportare la Mustang al suo spirito originario, sebbene profondamente rivisitato in chiave moderna.
All'epoca, qualche Mustang II fu importata in Italia, e ricordo che nel sito dovrebbe comparirne almeno un'altra, a tre volumi. Considerato il tipo di vettura, poco esaltante, direi che il pregio maggiore di questo esemplare risiede proprio nella targa originale, per quanto, purtroppo, oggi fortemente a rischio.
é messa malissimo, ma è proprio una vera rarità! Penso che un eventuale restauro, vista anche la rarità del mezzo sia un qualcosa di molto dispendioso...
Strano però che targa e fanali, di plastica si siano salvati... Sicuramente nel sito c'è un'altra Mustang di questa serie con targhe originali Roma, che chissà se campa ancora...
Anche a me sembra scotch sopra una carrozzeria compromessa da un incendio o danneggiata in altro modo...ottimo avvistamento, targhe quadre originali, anche se l'auto secondo me, come già detto, è difficilmente recuperabile visti i costi!
E' un' auto molto particolare, non brutta, tagliata sullo stile europeo ma il risultato tradisce una certa goffaggine come del resto molto americane della seconda metà degli anni '70: era come se avessero capito che dovevano ridurre le dimensioni della carrozzeria ma non avessero la capacità di tirare fuori dal cappello qualcosa di realmente bello.
Che motore aveva? E le prestazioni?
In Italia a mio avviso le era preferibile la Capri, molto più aggressiva nella linea.
orca....che dispiacere che un esemplare con la sua gloriosa e rara targa nera faccia una brutta fine....speriam bene che passi di lì un fanatico e se la accaparri e la salvi!!!
Mah chissà che cos'è in realtà, fatico sinceramente a capire, ma so per certo che una rara e bella Mustang trattata così male è inaccettabile. Spero solo che venga avvistata da un appassionato che cerchi almeno di salvarla. Così non va.
Spero solo che venga avvistata da un appassionato che cerchi almeno di salvarla
Come accennavo, trattatasi di un modello assai poco appetibile; in anni recenti, alla pattuglia di esemplari già presenti in Italia da tempo, si sono aggiunte schiere di Mustang d'annata importate dagli Stati Uniti, peraltro quasi tutte (se non tutte) appartenenti alla prima generazione 1964-'73, con prevalenza delle pre-'70 e, in tale ambito, probabilmente, delle capostipiti '64-'66. Tale orientamento di mercato, combinato con il costo dell'eventuale ripristino dell'esemplare in foto, rende l'operazione piuttosto improbabile.
Credo che il baule non sia incendiato, ma "solamente" corroso fino all'intelaiatura.
Un vecchio delle mie parti aveva fatto la stessa incantevole operazione col portellone della sua Mini 90.
Chissà, magari all'epoca questo modello ebbe anche in Italia una qualche diffusione, ovviamente facendo sempre le debite proporzioni. Posto quest'altro esemplare, avvistato ad una fiera e che risulta immatricolato nel 74, anche se purtroppo le targhe originali sono sparite da un pezzo...
Sembra incellophanata... Mi dispiace che sia così, trovo molto bella questa serie anche se non è la classica Mustang 3 volumi stile Bullit. Nel telefilm Charlie's Angels compaiono due Mustang anni '70, una 3 volumi gialla e una bianca con la coda "spiovente " con le scritte "COBRA " blu sulle porte. Non sono sicuro, ma mi pare che quest'ultima sia simile a questa avvistata.
anche se non è la classica Mustang 3 volumi stile Bullit
Giusto per la precisione, essendo un film che adoro, e non solo per il celebre inseguimento con una Dodge Charger R/T per i saliscendi di San Francisco, ma per i mille dettagli dell'America di fine anni '60 che contiene - compreso un parco auto sterminato - nonchè per la presenza del grande McQueen, la Mustang 390 GT del 1968 utilizzata in "Bullit" ha carrozzeria tipo fast-back e non a 3 volumi, e tale linea, già adottata come variante della gamma dal MY 1965, ha ispirato la riuscitissima serie da qualche anno in commercio, venduta in non poche unità anche in Italia.
@Markino: perdonami, ma avevo dimenticato di scrivere che intendevo la serie in generale e non specificatamente quella versione lì. Solo che quando penso alla Mustang anni '60 mi viene in mente prima la 3 volumi e poi la fast-back.
Deltago92: per il modello classico a cui ti riferisci, la prima citazione cinematografica che mi viene in mente tra le tante è "I ragazzi della 56a strada" di Francis Ford Coppola (1983), dove la prima serie della Mustang è l'auto simbolo dei benestanti fighetti "Greasers" di Tulsa (Oklahoma), sognata anche dai meno abbienti "Socials" ("Però, che forza quella macchina, la Mustang! esclama uno dei protagonisti prima dell'esplosione di violenza in una drammatica serata)
Configurata come coupé tradizionale a tre volumi, o hatchback (coda inclinata con portellone), come l'esemplare in foto, della Mustang originale conservava poco più del nome; eppure, nonostante alla prima occhiata potesse risultare ben poco seducente, i numeri di vendita furono ottimi, segno che i tempi erano cambiati, e la passione per le sportive esasperate da 5 metri aveva lasciato il passo alla preferenza per il comfort di marcia, la praticità d'uso, e, visti i tempi, una qualche economia di consumo, considerati gli standard ai quali l'utenza americana era abituata.
La vita commerciale della Mustang II coprì l'arco temporale 1974-'78, durante il quale la gamma si arricchì di versioni più prestanti dall'aspetto grintoso; nel 1979 la terza generazione, di cui è comparso recentemente sul sito un esemplare, inizò a riportare la Mustang al suo spirito originario, sebbene profondamente rivisitato in chiave moderna.
All'epoca, qualche Mustang II fu importata in Italia, e ricordo che nel sito dovrebbe comparirne almeno un'altra, a tre volumi. Considerato il tipo di vettura, poco esaltante, direi che il pregio maggiore di questo esemplare risiede proprio nella targa originale, per quanto, purtroppo, oggi fortemente a rischio.