Quasi gemella di una TI da me fotografata e in tempi recenti inserzionata a caro prezzo. Quella però aveva interni bordeaux, decisamente più scenografici. Ovviamente presenti i poggiatesta a scomparsa, meravigliosa chicca che riporta alla mente la 1750 GTV.
Davvero, un taglio dei fari quasi audace, avanti anni rispetto alla concorrenza europea. L'unico particolare della linea che invecchiò in modo repentino era la coda spiovente, già pochi anni dopo la "coda alta" andava per la maggiore. Ciò non impedì alla 504 di proseguire la sua carriera di world car fino al terzo millennio.
Eppure bastava poco per renderla più alta: bastava eliminare la piega del cofano baule e variare i relativi lamierati della coda! Magari veniva fuori uno "scatolone", eppure sarei curioso di vedere il risultato...
Ormai introvabile questa vettura dalla linea molto moderna per i tempi e che ritengo ancora oggi molto affascinante. Sembrerebbe un conservato e si vede.
infatti , bue, più che il frontale fu criticato il posteriore, che 4R addirittura definì "sconcertante". A ben vedere quella strana piega del baule, ancora oggi risulta inconfondibile e forse mai ripetuta da altra auto..
Vettura di grande sostanza, capace di abbinare la robustezza della tradizione Peugeot, degna delle terribili asperità africane, con una buona brillantezza e una notevole capacità di traino. La coda era certamente particolare, ma l'insieme risultava complessivamente piacevole, nonostante le dimensioni ragguardevoli.
Vettura inizialmente gradita a una solida borghesia - ne ricordo come fosse ora l'esemplare, identico a questo, di un ingegnere in visita domenicale nell'azienda di costruzioni metallurgiche di mio padre, intorno al 1974, mentre, al rientro, supera con un balzo la nostra 124 3a serie - acquisì nel decennio successivo una fama negativa, associata com'era, grazie anche alla diffusione delle versioni a gasolio, all'idea dell'ambulante, oppure di marocchini, comitive di zingari od altre figure "marginali". Reputazione distorta che non rendeva affatto giustizia a questa eccezionale stradista.
Pochi gli esemplari in ordine sopravvissuti nella penisola; l'ultimo, azzurro metallizzato, l'ho visto al primo Trofeo Milano, nel 2007.
Concordo con Markino.In particolare, il mio Padrino di cresima vendette un esemplare analogo (ma Bordeaux) nel 1987 proprio ad un marocchino che fu contentissimo di prenderla a prezzo di super saldo... 500.000 lire o giù di lì..
Posso confermare, dato che mio zio per un periodo ebbe in prestito una 504 da un suo ex suocero, dato che ebbe per un periodo dal meccanico la sua Fiat 131 Mirafiori CL. Mi raccontò che c'era una zona di campagna dove c'era un tubo di irrigazione che passava per una stradina e c'era il rischio di rompere qualche sospensione o peggio di sfondare la coppa dell'olio se si andava veloce. Ebbene quando di li si trovò a passare con la 504, la Lancia Beta che era dinanzi a lui ruppe una sospensione, fermandosi pochi metri dopo il tubo, mentre lui con la Peugeot, passò tranquillamente e neanche tanto a passo d'uomo. Insomma era di una duttilità davvero fenomenale.
Per quanto riguarda l'utilizzo da parte dei marocchini, mi ricordo che nella località vicino Pescara dove mi reco spesso per la villeggiatura, c'era una Peugeot 504 break con motore diesel(non so nello specifico quale, dato che me ne sono accorto solo dal rumore del motore)appartenente a dei marocchini venditori ambulanti e ricordo che spesso la sera la si vedeva ad un mercatino che si faceva sempre ii giovedì.
Era di colore verdino metallizzato.
Io posso portare la mia testimonianza di bambino, in viaggio per il deserto algerino nel 1984.. Mi ricordo di queste 504 verdi e nere, taxi, che macinavano km in condizioni non proprio facilissime: zero assistenza, zero ricambi, condizioni climatiche critiche.. Pensate che la sabbia del sahara è talmente fina da entrare nelle narici, col vento. Inoltre le escursioni tra giorno e notte sono dell'ordine di decine di gradi. Tant'è, in uno dei frequenti viaggi notturni accadde di trovarci di fronte a una duna formatasi con il vento sulla strada.. Beh , niente paura, scendete tutti (tranne io e mio fratello.. che imprudenza i miei genitori!) , una bella rincorsa e .. Via! saltato l'ostacolo, la duna è alle spalle! Un'altra volta ripararono, con l'aiuto di personaggi di un villaggio, il filo dell'acceleratore con una specie di budello.. Insomma , aiutati che Dio di aiuta!