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Alfa Romeo Giulietta 1.6

giuliettas420140614.jpg
Anno 1984 (S4).

Data: 15/06/2014
Commenti: 14
Visualizzazioni: 1106
Commenti
#1 | time101cv il 15/06/2014 10:31:45
www.targhenere.net/images/media/a_zpse5c5ff1f.jpg
(foto "S4" )
#2 | Markino il 15/06/2014 23:36:05
Esemplare notevole per stato di conservazione, tinta e targa, sebbene continui a ritenere poco riuscito l'ultimo restyling, ora come all'epoca in cui, da ragazzino, ne vidi le prime imamgini su Quattroruote.
#3 | francesco78 il 16/06/2014 00:20:11
Al contrario di Markino, personalmente mi sono sempre piaciuti quei 2 "pezzi di plastica" posticci sulla coda che caratterizzano l'ultimo restyling. A tal proposito dopo 30 anni non ho ancora capito se i 2 fari aggiuntivi sono funzionali o meno... Toglietemi questo tarlo... :-)
#4 | Total III il 16/06/2014 05:25:49
Te lo levo subito: sono due efficientissimi e funzionatissimi retronebbia. Smile Sostituivano il retronebbia singolo della serie precedente, che aveva un aspetto sinceramente un po' posticcio.
In molti, erroneamente, pensavano fossero due catarifrangenti meramemte decorativi. Così vennero chiamati dal carrozziere che sostituì quello della 1.6 di mio padre, rotto in parcheggio. Però il sottoscritto, che a sette anni era già piuttosto vispo e curioso, sapeva già bene com'era fatto un catarifrangente. Quei due fanali dovevano per forza accendersi. Non sapevo come, ma dovevano.
Un giorno, in un libro di scuola, trovai una pagina in cui erano elencati i simboli usati nei cruscotti delle auto, e notai un simbolo a cui non avevo dato nessuna importanza: quello dei retronebbia. Il pomeriggio stesso corsi in macchina e accesi il quadro. Dopo un certo numero di tentativi (i retronebbia potevano essere azionati solo con gli anabbaglianti - abbaglianti inseriti, non con le luci di posizione) i due faretti si accesero di luce immensa, con un giubilo da parte mia talmente forte che ancora lo ricordo con una certa emozione. Grin
La sera stessa ripetei la cosa con la A112 di mia madre, ottenendo lo stesso successo (e la stessa noncuranza dei miei vecchi per la mia prodigiosa scoperta).
Benché un po' vistosi, i grossi retronebbia posteriori conferivano al tempo un aria completa alla terza serie Giulietta, che appariva molto più curata e moderna delle serie precedenti. Anche se oggi ho rivalutato le serie precedenti, ancora oggi se ne osservo la coda ho un'impressione di "incompletezza" che mi porto dietro da sempre e che non riesco a digerire. Troppa lamiera vuota.
Pollice su anche per il resto del restyling: bellissimo il paraurti anteriore, più importante e grintoso e coi fendinebbia integrati: una maggiore pulizia accentuata dalla eliminazione dei rostri gommati. Bello il fascione laterale, la nuova mascherina, le borchie in tinta anziché nere, infine semplicemente meraviglioso il nuovo cruscotto con check control integrato, motivo d'orgoglio coi compagni di classe. Smile
#5 | francesco78 il 16/06/2014 09:38:27
Grazie Total per la completissima risposta! Quindi i miei sospetti erano fondati...

p.s.
per il ceck control ho dovuto attendere fino al 1993 quando papà prese una croma cht di seconda mano in sostituzione del povero e sfruttatissimo 131 1.6 tc.
Finalmente colmavo (ma solo colmavo) un pò il gap con mio cugino in fatto di ceck control e cruscotto in quanto la sua prisma 1.6 con amperometro e indicatore pressione olio era ancora una spanna sopra la croma per completezza Smile
#6 | IL BUE il 16/06/2014 09:57:22
Personalmente l'unica cosa che ho sempre trovato stonata nella terza serie è lo scudetto: era molto più bello quello metallico delle due serie precedenti!
#7 | S4 il 16/06/2014 12:46:54
infine semplicemente meraviglioso il nuovo cruscotto con check control integrato, motivo d'orgoglio coi compagni di classe.

Quando l'ho fotografata, infatti, ti ho pensato. Pfft
Troppa lamiera vuota

L'ho sempre pensato: la Giulietta ultima serie è la più riuscita e completa, la trovo gradevole da ogni angolazione.
#8 | S4 il 16/06/2014 12:56:38
la sua prisma 1.6 con amperometro e indicatore pressione olio

La Prisma 1600 non montava l'indicatore della pressione olio, nè l'amperometro; forse ti confondi con il voltmetro e l'econometro. Wink
#9 | francesco78 il 16/06/2014 13:04:00
hai ragione... mea culpa... era il voltmetro... l'econometro era anche sulla croma... quindi mi mancava solo il voltmetro per pareggiare Smile
#10 | Total III il 16/06/2014 15:37:34
@S4: mi pareva di aver già espresso il mio gradimento per la strumentazione della Giulietta... Pfft
#11 | S4 il 16/06/2014 17:59:02
Ricordo bene una discussione in merito al movimento asimmetrico delle lancette... nghenghe
#12 | Total III il 16/06/2014 20:14:21
In quella di mio padre era fin troppo asimmetrico, in quanto la lancetta dei km/h rimaneva spesso incollata sullo zero. Grin Problema piuttosto comune, che il vecchio non si sognò mai di far risolvere.
#13 | S4 il 16/06/2014 20:26:26
In effetti la Giulietta 3a serie, insieme alle "33", montava i primi tachimetri elettronici, i quali avevano un'alta "mortalità infantile" rispetto a quelli tradizionali con cavo bowden. In ogni caso, scelgo Giulietta ultima serie! sbavv
#14 | Total III il 16/06/2014 22:23:35
In più mettiamoci il check panel più rincojonito della storia dell'auto, ad ogni modo l'estetica avanti tutto, per cui anche per il sottoscritto, terza serie uber alles! Grin Grin Grin
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