Una buona parte delle Alfetta sopravvissute risiede nel Nord-Est. Uso quotidiano e condizioni decorose per questa magnifica versione dell'Alfetta; livrea blu elettrico metallizzato, mi sembra, la mia preferita.
Scritta e scudetto Alfa meriterebbero una sostituzione.

Dovessi mai andare al supermercato in Alfetta farei esattamente come il proprietario di questa in foto: resterei saldamente ancorato al volante a fare la guardia Stato di manutenzione abbastanza buono (tra l'altro si vedono chiaramente le foderine ai sedili posteriori, speriamo per proteggerne i tessuti e non per occultare macchie indelebili), peccato solo per l'evidente scolorimento delle plastiche.

In buono stato nonostante l'evidente uso quotidiano

Esemplare davvero niente male e ancora in uso quotidiano. Ottima e stupenda versione dell'Alfetta in una tinta molto bella.

Ecco un'automobile che mi piace moltissimo. L'allestimento Quadrifoglio Oro era caratterizzato da una dotazione di accessori veramente completa; tipica di questo allestimento, ma anche della 2.0 a carburatori e della 2.4 turbodiesel, la grande imperiale multifunzione che si estendeva per tutta la lunghezza del cielo dell'abitacolo. La stessa imperiale, era presente anche sulle Alfa 90, indipendentemente dalla cilindrata, mancava solo se la vettura veniva dotata del tetto apribile.
Dove risiedo io, provincia di Alessandria, era facile incrociare Alfetta di tutte le serie fino al 1997, poi l'arrivo degli incentivi fece una strage di queste belle auto.
Ricordo che all'epoca mi recai in un'autodemolizioni per reperire uno specchietto per la Fiat Uno e contai almeno 15-20 Alfetta pronte per la demolizione.
Avrei voluto salvarle tutte!!

Il conducente era in auto perchè stava lasciando il parcheggio proprio quando sono arrivato: nel fugace momento successivo allo scatto, mentre la vettura se ne andava, mi è parso di scorgere un'ampia ammaccatura sul lato sinistro....

Ti capisco Alfa33. fino a qualche tempo fa anche a me veniva voglia di salvarle tutte ,sopratutto nei periodi da te citati delle rottamazioni,pensa te che tre anni fa presso un demolitore della mia zona hanno rottamato una 500 del 68 restaurata ,con motore elaborato e quattro cerchi mille miglia in lega quasi nuovi per l'aquisto di una 500 attuale la quale è stata data dentro per 3500 euro di sconto sul nuovo.Ma dico io: possibile che non trovi nessuno che te la ritira a quel prezzo!.Ovviamente lo sfasciacarrozze non vende niente se non a prezzi folli

Cavolo. demolire una 500 del 68, tre anni fa!, all'epoca invece in alcuni casi potevo anche capire, molti si lasciavano ingolosire dallo sconto elevato e purtroppo certe auto come le Alfetta erano considerate dalla maggior parte delle persone soltanto vecchie auto.

La stessa scena che si parò di fronte a me nel 2000 quando accompagnai mio padre a riconsegnare l'Alfa 75 di famiglia, incentivata per una 156, allo storico concessionario Alfa Romeo di Livorno: un piazzale pieno di 75 (e anche qualche 90) ormai destinate alla pressa, saranno state anche quelle - tra tutte - una ventina. Ripensandoci adesso, ovviamente, prende un senso di impotenza e rimpianto ma, d'altronde, al tempo era più pressante l'esigenza di avere un mezzo nuovo, più economico e fruibile, rispetto al dispiacere per la demolizione (grandissimo) e per le possibilità (inesistenti) di una preservazione Davvero un peccato perchè in questo modo si è dispersa una immensa parte del patrimonio circolante, che oggi - a poco prezzo - avrebbe potuto fare la felicità di molti appassionati... ma ormai questo si è scritto e ri-scritto più volte.

Si è sposata nel frattempo