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Alfa Romeo Alfetta 2.0

alfettaberto20140813.jpg
Anno 1984 (berto88fi).

Data: 14/08/2014
Commenti: 6
Visualizzazioni: 1020
Commenti
#1 | Alfa33 il 14/08/2014 10:10:10
2.0 a carburatori, che io preferisco rispetto alle versioni a iniezione, tuttavia l'esemplare fotografato ha bisogno urgente di un ripristino.
Resta comunque una gran bella auto, che ho sempre apprezzato, dalla prima all'ultima serie e in tutte le cilindrate.
#2 | Alex147ts il 14/08/2014 10:46:13
un pò vissutella, ma l'importante è che resista ancora per un pò.. Wink
#3 | Markino il 14/08/2014 12:28:07
Molto interessante e rara, anche se la nervosa snellezza delle prime due serie scudo stretto/largo è oramai un ricordo.
Esemplare bisognoso di molti piccoli interventi, presumo, ma è già un prodigio che, finora, non abbia fatto la fine di tutte le sue gemelle.
#4 | Total III il 14/08/2014 16:18:16
Non sfigurava rispetto alla più ricca (e più venduta) Quadrifoglio Oro, rispetto alla quale era priva di cerchi in lega, computer di bordo, sedili e vetri posteriori elettrici, antinebbia, ma in compenso per via dei fari quadrati a larga superficie montava di serie i tergifari, curiosamente non montati nella "sibaritica" Quadrifoglio.
Qualcuno oggi ha cominciato a cercarla: l'elettronica è meno invasiva rispetto alla Quadrifoglio, e soprattutto ha il "plus" dei carburatori, il cui rumore tipico in accelerazione costituisce buona parte della musica più gradevole all'orecchio alfista.
#5 | 1600 GT il 14/08/2014 23:37:06
Vissuta lo è e come, ma non insalvabile e che con poco può tornare come nuova.
Piuttosto rara la III serie a carburatori, che però è proprio per questo più interessante della più diffusa Quadrifoglio, che oltre all'iniezione elettronica Spica, aveva come tendine d'Achille anche il computer di bordo che funzionava assai male. Lo diceva spesso un amico di mio zio che ne ebbe una di Quadrifoglio e con la quale ha passato dei guai.
#6 | blackboxes66 il 15/08/2014 12:59:37
La Quadrifoglio III serie era passata dall'inaffidabile iniezione Spica della serie 82 (la cui cronica propensione al malfunzionamento aveva indotto la Casa ad offrire una più affidabile Quadrifoglio 82 alimentata a carburatori in alternativa e allo stesso prezzo di quella ad iniezione, e diversi proprietari di quest'ultima a modificare le loro vetture con una coppia di carburatori) alla ben più moderna ed affidabile Bosch Motronic, per l'epoca una vera primizia tecnica. La Quadrifoglio 83 si dimostrò assai più affidabile della serie precedente, sebbene non fosse del tutto esente da problemi.
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