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Lancia Aprilia

lanciaapriliafiestalex20140802.jpg
Anno 1939 (Fiestalex).

Data: 03/08/2014
Commenti: 8
Visualizzazioni: 1452
Commenti
#1 | Alfa33 il 03/08/2014 11:04:14
Dal 1939 fino ad oggi, chissà che storia ha avuto questa splendida auto.
#2 | S4 il 03/08/2014 12:57:46
Colpaccio teragalattico di Fiestalex, targa MI a 5 cifre per una vettura di nobili e raffinate origini! Shock
#3 | PrinceMax il 03/08/2014 15:06:57
Avvistamento clamoroso! Shock
Oltretutto riconosco perfettamente il punto in cui Alex ha scattato la foto. Smile
#4 | Markino il 03/08/2014 15:59:07
Visto il paraurti, potrebbe trattarsi di una prima serie con motorizzazione 1350 cc., e probabilmente l'ho vista dal vero, forse a Padova, ma chissà se avrò tempo e pazienza per riordinare la mole di appunti e foto delle ultime tre edizioni dell'immensa fiera veneta...
A parte il valore intrinseco della vettura, sul quale mi sono già dilungato - e aggiungo che, potendo permettermene gestione e rimessaggio, e al pari della coeva FIAT 6C 1500, la acquisterei senza esitazioni, fregandomene altamente della minore sfruttabilità rispetto a una vettura degli anni '60/'70 - l'occhio cade naturalmente sulla targa originale prebellica. Come hanno potuto auto simili - cioé vetture all'epoca pienamente efficienti e moderne, e quindi assai appetibili nella penuria di automezzi - sfuggire alle massicce requisizioni, operate nel '43-'45 anche dai Partigiani, i cui capi compaiono in diverse immagini a bordo dell'Aprilia, requisizioni che preludevano spesso alla distruzione della vettura ? Come si è riusciti a tutelarle dai bombardamenti dei centri urbani, dai furti generalizzati in un contesto in cui il diritto di proprietà aveva perso rilievo, dal fermo prolungato in ambienti dove tutto intorno andava in rovina, dalla spoliazione per reimpiegarne i metalli nell'industria bellica ? Probabilmente, il puro caso, con la complicità, forse - per questa Aprilia - della titolarità della vettura da parte di qualche famiglia della borghesia milanese, abituata per censo a sapere come si tutelano i propri beni.
Il modesto parco automobilistico italiano del 1940, che non arrivava alle 400mila vetture, quasi metà delle quali concentrate in pochi modelli FIAT (508 3 e 4 marce e "C", 500 "Topolino" ), a fine conflitto si era ridotto di oltre la metà, e una parte di quanto era sopravvissuto si trasformò in breve in piccoli autocarri, le cui fatiche erano essenziali per la Ricostruzione.
Questo, molto in breve, il valore enorme di quella targa, pervenuta sino ai giorni nostri Smile
#5 | francesco78 il 03/08/2014 17:40:16
A proposito di trasformazioni in auto da fatica, con un esemplare analogo ma più sfortunato, romano a 5 cifre, mio Papà ad inizi anni '60 in veste da ragazzetto di bottega andava in giro a reperire ricambi per l'officina di auto per la quale lavorava... Non si ricorda precisamente la targa.. Forse 4, forse 5.. Però si ricorda bene che erano stati asportati i sedili posteriori per aumentare il vano di carico...
Non ci è dato sapere che fine fece tale vettura... Al 99,999% una brutta fine...
#6 | Alfa33 il 03/08/2014 19:07:30
Fa sempre piacere leggere i commenti di Markino, per la precisione e completezza di informazioni! Comunque ultimamente mi sto informando abbastanza sulle vetture del periodo prebellico, in modo particolare le Lancia e le Alfa Romeo.
#7 | silver il 03/08/2014 23:18:24
Quotidianamente mi connetto al sito per vedere le "new entry" e leggo con grande attenzione i commenti precisi, coinvolgenti e dotti di Markino, al quale desidero fare i miei complimenti per la cultura profonda e il modo raffinato di scrivere. Mauro
#8 | vittoriale il 04/08/2014 02:33:59
Markino "tutta la vita" Grin Ottima disamina che condivido parola per parola come se l'avessi pensata io! clapsclaps
Straordinario avvistamento... la targa parla da sola, per quanto riguarda la vettura, beh, è una mia ossessione da sempre... chissà che un giorno (per ora MOLTO lontano) non riesca a farne entrare una in garage Smile
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