Elegantissima Coupé dalla sorte controversa, come già dibattuto più volte, ma comunque di grande fascino e spessore. In periodo pre-crisi energetica (1971-'72) era ancora proponibile, nonostante con la trasmissione automatica Borg-Warner i consumi siano al livello degli 8V americani.
Gli interni di questo bell'esemplare dovrebbero essere in velluto rosso scuro, molto anni '70 ma caldi e accoglienti, a mio giudizio.
Secondo me è ben riuscita sia davanti che dietro. L'unica cosa che non mi piace è la targa quadrata; lo so' che è originale, ma non è ben armonizzata con la linea.
Transaxle73 il 13/12/2014 13:19:33
Per me rappresenta l'ultima macchina fatta come Dio comanda in casa Fiat.
Naaa... Dopo ne sono venute altre fondamentali e ben fatte: 131 in primis, ma anche la 132, col senno del poi la si deve sempre ricordare con nostalgia. Aggiungo alla lista anche la Ritmo prima serie in allestimento Super: una delle prime "piccole ammiraglie" della storia, a mio avviso.
Foto curiosa: guardata a grandezza naturale si capisce bene di cosa si tratta, ma guardata nell'anteprima e su un telefono non si vede la cosa e sembra un improbabile e sconosciuto modello a 2 volumi, forse con qualche parentela con la Golf I serie restyling.
OK, ho capito, devo cambiare gli occhiali!
Non sei l'unico ad esser stato colpito da svarione ottico: dalla minuscola icona nel mio smartphone, avevo percepito una... Renault 30 a targhe quadre (con conseguente micro-infarto).
Per capire quanto fosse moderna e futuribile la linea di Pininfarina, basta concentrarsi sul colpo d'occhio dato dallo stridore della targa quadra, che quasi si annega fra le linee tese e i fanali allungati. Una linea che, particolari a parte, anticipava le tendenze dei primi anni ottanta. Certo, un tempo la Fiat sapeva mettersi in discussione, rischiando anche l'insuccesso, ma a beneficio della propria immagine.
Di li a poco, in effetti, avrebbe visto la luce un altro modello di assoluto interesse e parimenti coraggioso, seppur concettualmente agli antipodi: la X1/9.
Autovettura dal fascino davvero eccezionale che a me piace davvero moltissimo e che a mio avviso avrebbe meritato più successo(ahi crisi petrolifera e concorrenza blasonata!).
Interessante questo meraviglioso esemplare che, tra le varie cose peculiari(condizioni da vetrina, quadrotte originali etc....) ha la chicca di avere il cambio automatico che sicuramente come già detto le farà fare consumi da due centrali termoelettriche messe assieme abbinati a prestazioni simili ad una più economica Fiat 124 Special 1400, anche se il confort sarà grandioso.
Convengo nel dire che la linea della 130 Coupè era davvero avveniristica e non sembra affatto che sia stata presentata 45 anni fa.
Non sono poi così certo che il cambio automatico fosse una perla rara sulle 130 Coupè. Considerato che l'automatico costituiva dotazione di serie e solo a richiesta era disponibile il manuale a 5 marce, potrebbe essere possibile, in ipotesi, che la facoltosa clientela non fosse così propensa ad eventuali, ulteriori, estenuanti attese per avere l'optional del manuale. Esistono dati certi sulle italiche preferenze circa le differenti trasmissioni della 130 Coupè?
la 130 va immaginata in mezzo alle macchine di 40 anni fa, quando le strade erano ancora piene di fiat 1100, 850, 600 ecc. e questo bestione squadrato spiccava in modo eccezionale. Adesso sembra un autocarro...
Bellissimo scatto, mette in risalto le dimensioni da vera ammiraglia di questa splendida automobile.