Alla faccia della rarità, e con targa originale italiana....
I rostri non credo siano originali, il resto è una meraviglia, a dir poco.
Al raduno ID/DS di Albinea era presente un esemplare analogo rifinito in giallo chiaro, altrettanto strepitoso, ma con targhe recenti.
Una di quelle auto di cui sarebbe oltremodo interessante sapere chi e perchè la comprò e come ha fatto a giungere fin qui così, almeno per un appassionato sw come me
Forse era presente alla fiera di Rho durante l'ultima edizione di Autoclassica, ma con le targhe coperte da una pubblicità, affiancata dalla gemella giallo chiaro a cui ho accennato sopra.
Devo controllare nel mio reportage fotografico...
Strepitosa , la considero sin d'ora uno degli avvistamenti memorabili del 2015, quando vedo auto così mi faccio le stesse domande che si è fatto amaretto....
Quando ho visto la miniatura ho detto "Caspita, una DS Break",ma ritrovarmi un'ID Break immatricolata 55 anni fa è stata una grande sorpresa!
@ Ciccio: considera che innanzitutto DS e CX sono di due designer diversi (la prima Bertoni, la seconda Opron), poi la CX berlina aveva linee ben più squadrate rispetto la DS berlina, cosa che inevitabilmente si ripercuotè sulle versioni Break, e ancora: quali familiari dell'epoca venivano considerati stupendi capolavori? Nessuna, visto anche come venivano giudicate, semplici auto da fatica, quelle modaiole arrivarono nei primi anni '80...questa si salvava, poi le Fiat 1800/2100/2300 erano piuttosto equilibrate, e poco altro...erano auto che volevano essere più utili, che belle. Tutto IMHO.
#4 | amaretto il 17/01/2015 10:51:10
Una di quelle auto di cui sarebbe oltremodo interessante sapere chi e perchè la comprò e come ha fatto a giungere fin qui così
Nulla a che vedere con quella schifezza che fecero con la CX Break.
Personalmente, invece, preferisco il design più lineare della CX Break. Senza nulla togliere all'esemplare avvistato da Themarcello, che è assolutamente strepitoso .
Meravigliosa rarità!!!! Questo si che è un ottimo colpo Marcello!!!
Una ID Break prima serie con targhe originali italiane nel 2015 è davvero un qualcosa di inimmaginabile, almeno fin quando non te la trovi davanti ovviamente.
Le condizioni sono spettacolari e la tinta anche, deve essere per forza di qualche vero appassionato.
Anch'io pertanto avrei la stessa curiosità di Amaretto riguardo alla storia di questa vettura.
Quando si dice: troppo rara!
Si puo' essere favorevoli o meno alle station wagon - personalmente a me, sotto il profilo puramente estetico, non sono mai piaciute - ma definire "una schifezza" la CX Break è quantomeno una cretinata, per usare un eufemismo. Certo, può non piacere (come ogni vera Citroen, o la adori o la aborri) ma non riconoscere la valenza stilistica, tecnica, e meramente pratica di quel modello (capacità di carico ancora oggi da primato, aerodinamica curatissima, eccetera) sarebbe cecità pura.
Si puo' essere favorevoli o meno alle station wagon - personalmente a me, sotto il profilo puramente estetico, non sono mai piaciute - ma definire "una schifezza" la CX Break è quantomeno una cretinata, per usare un eufemismo. Certo, può non piacere (come ogni vera Citroen, o la adori o la aborri) ma non riconoscere la valenza stilistica, tecnica, e meramente pratica di quel modello (capacità di carico ancora oggi da primato, aerodinamica curatissima, eccetera) sarebbe cecità pura.
Quoto....una CX Break 25 TRD Turbo per me potrebbe essere tranquillamente l'auto per viaggi in giro per l'Europa (e oltre): confortevole, gigantesca dentro, parsimoniosa di gasolio...qualche ricambio mirato a livello di idraulica, dell'LHM e via
Capolavoro assoluto, con la chicca dell'immatricolazione originaria italiana col tocco finale delle targhe d'epoca. Eccellente quanto la sua erede, degna in tutto alla progenitrice, a cominciare dal perduto dna da vera Citroen.
La bellezza di alcune auto destinate a usi "specialistici", come le sw o i fuoristrada, spesso e volentieri deriva proprio dalla mancanza di bellezza (se si vuol intendere grazia, armonia e proporzioni). E a parer mio questa break ne è l'emblema
(foto "Themarcello" )