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Alfa Romeo Alfa 6 2.5 turbodiesel

alfa6paccia20150307.jpg
Anno 1985 (paccia89).

Data: 07/03/2015
Commenti: 19
Visualizzazioni: 2585
Commenti
#1 | S4 il 07/03/2015 14:47:44
Shock
#2 | Themarcello il 07/03/2015 14:47:47
Sono veramente stupito dalle berline diesel anni 80 che stanno spuntando fuori,sono piacevoli sorprese.
Questa grossa Alfa Romeo non ha avuto molta fortuna commerciale,forse anche per la linea non propriamente slanciata...
Sembra in uso ma tenuta dignitosamente bene,complimenti all'avvistatore.
#3 | gabford il 07/03/2015 14:50:31
Esteticamente sconta tantissimo il difficoltoso sviluppo del progetto, bruscamente interrotto a un passo dal debutto nel 1973, a causa della crisi petrolifera.
Comunque, se non sbaglio, il motore turbodiesel a 5 cilindri era molto buono in termini di prestazioni, anche se, credo, penalizzato dalla mole della vettura.
Complimenti per l'avvistamento, in ogni caso Smile
#4 | Uno Turbo D il 07/03/2015 15:01:10
Già vedere un'Alfa 6 non è roba di tutti i giorni, ma una col pentacilindrico VM diesel è una rarità pazzesca. Tipico delle Alfa dei primi anni '80 il colore, molto bello. E che dire: bravo paccia!
#5 | bob91180 il 07/03/2015 15:02:06
Stessa motorizzazione della range rover ...
#6 | Stingray il 07/03/2015 15:03:24
Shock quella targhetta sul paraurti forse è a testimonianza di un'auto ex N.C.C. ?
#7 | Alfa33 il 07/03/2015 15:29:18
Vennero prodotte 2977 unità equipaggiate con il motore Turbodiesel, tra il 1983 ed il 1987, il propulsore sviluppava 105 cavalli e garantiva una velocità massima di circa 170 chilometri orari.
All'epoca della presentazione costava più di 31 milioni di Lire, una cifra decisamente elevata per l'epoca; io ricordo di aver visto solo un esemplare a gasolio, nel 1995 durante le vacanze estive ad Ischia, rimasi impressionato anche dal gigantesco terminale di scarico.
Potrebbe essere l'unico esemplare di Alfa 6 TD a targhe nere ancora circolante in Italia quello pubblicato oggi, so che esiste un'altra vettura immatricolata nel 1986, dunque già a targhe bianche ed equipaggiata di sedili in pelle di colore azzurro, pare siano stati prodotti solo 30 esemplari dotati di interni così particolari.
Comunque un esemplare alimentato a benzina non mi dispiacerebbe affatto, le berlinone "incomprese" hanno sempre un certo fascino.
#8 | audiclassic il 07/03/2015 15:58:42
#5 | bob91180 il 07/03/2015 14:02:06
Stessa motorizzazione della range rover ...

Si tratta di due unità diverse, la Range Rover è 4 cilindri (dal 1986 al 1989 2393cc, poi 2492), strettamente imparentato con quello della 164. L'Alfa 6 monta l'unico 5 cilindri VM, brillante ma ruvido e non propriamente parco nei consumi, complice anche la stazza della vettura. Che però a livello telaistico era una spanna sopra la concorrenza, il resto però.. Frown
#9 | atae21 il 07/03/2015 16:15:10
Tra le altre cose....un'Alfa a gasolio in quegli anni non era vista proprio benissimo. Ci avevano già provato qualche anno prima ad umiliare un mito come la Giulia, schiaffando nel suo cofano il Perkins a nafta del furgoncino...Sad Poi con l'Alfetta e la Giulietta (comunque ottime prestazioni per entrambe e discreto successo di pubblico) ed infine con l'Alfa 6. Auto che già soffriva di "vecchiaia" prima del restyling del 1983 ma perlomeno era ancora tutta un'Alfa e aveva il suo bel "Busso" a 6 cilindri. Questa versione è stato l'ultimo tentativo di ridare qualche fetta di mercato ad un'auto già fuori dai giochi per la sua categoria. E, in effetti, i poco meno di 3000 esemplari prodotti, non hanno evitato il pensionamento dell'ammiraglia di Arese. All'angolo c'era già la futuristica 164 che con turbodiesel (e non solo) ha poi avuto ben diversi numeri di vendita...
#10 | Alessio3373 il 07/03/2015 16:58:57
Decisamente fantastica. Conosco altre due 6 TD a targhe nere (rispettivamente LU e Roma) ma non sono circolanti e dunque non pubblicabili Sad
#11 | Total III il 07/03/2015 17:03:22
Per quanto il progetto avesse evidenti pecche, la Turbodiesel 5 aveva parecchie ottime carte a suo favore. Il motore VM tecnicamente era avanzato, e il quinto cilindro un "plus" non trascurabile. Sicuramente, in un corpo vettura più leggero e aerodinamico, avrebbe fatto valere le sue ottime doti.
Per quanto le vendite fossero limitate dall'anzianità del progetto e dalla carente reclamizzazione, ricordo che alla fine degli anni ottanta l'unica possibilità concreta che avevo di incontrare una Alfa 6 era quella di incrociare una delle poche, ma viaggianti, TD5 di proprietà di rappresentanti di case farmaceutiche. Pfft
#12 | blackboxes66 il 07/03/2015 17:13:36
Il 5 cilindri VM ha poi avuto una vita lunghissima; è stato impiegato su diverse fuoristrada, tra cui la Toyota Land Cruiser, ed ha finito la carriera negli anni Duemila nel cofano della Jeep Grand Cherokee, salito a 3100 di cilindrata.
#13 | Transaxle73 il 07/03/2015 17:32:24
Io ho avuto la fortuna di farci un giro, da passeggero ovviamente, alla fine degli anni '80. Le cose che mi rimasero impresse furono il tipico calcio nel sedere della turbina e il selettore del cambio a griglia rovesciata con la prima in basso a sinistra. Ricordo anche che era molto comoda e anche silenziosa (ovviamente rispetto ai canoni di allora).
#14 | 1600 GT il 07/03/2015 17:45:30
Una Alfa 6....Turbodiesel!!! Ammazza che rarità, considerando che già le berline di successo a gasolio sono mosche bianche, figuriamoci una diesel di una già di per se mosca bianca come l'Alfa 6 è un qualcosa di incredibile!!!
Peraltro poi questo è anche un esemplare eccellente, conservato divinamente e presumibilmente non sfruttatissima.
Che dire...complimenti vivissimi a Paccia per questo strabiliante avvistamento!!!
#15 | oinotna il 07/03/2015 18:28:07
Forse la targa di una provincia non soggetta a particolari restrizioni sulla circolazione ne ha favorito la sopravvivenza!
#16 | atae21 il 07/03/2015 20:24:08
Il cambio dell'Alfa 6 era in effetti adeguato alla 2.5. Ma sulle successive 2.0 a benzina e 2.5 TD5 era decisamente troppo sportivo per l'utente tipo di queste versioni. Io l'Alfa 6 2.0 l'ho avuta per più di un anno da neopatentato e ricordo perfettamente lo sforzo sulla frizione e la durezza (innesti precisi, secchi e sportivi) del cambio ZF ad innesti "rovesciati". Un dirigente d'azienda o un commesso viaggiatore che si trovava a guidare l'Alfa 6 per lavoro non avrà pensato certo al "piacere" di fare questi sforzi oltre il dovuto per guidare quello che era per lui uno strumento lavorativo. Diciamo che una CX, una 505 o un'Audi 100 turbodiesel erano decisamente più rilassanti da guidare... Il servosterzo invece era secondo me tarato decisamente bene: non troppo morbido in marcia e non troppo duro in manovra. La vera pecca della 2.0 erano i consumi da petroliera; sulla TD5 andavano un pò meglio ma non a livelli della concorrenza più moderna. Frown
#17 | paccia89 il 07/03/2015 21:24:57
quella targhetta sul paraurti forse è a testimonianza di un'auto ex N.C.C. ?

In effetti risulta immatricolata come NCC...
Comunque le condizioni dell' alfona erano buone e, non avendola mai vista in giro per le mie zone, appena l'ho vista con la coda dell' occhio, non nascondo di aver fatto prendere un bello spavento alla mia ragazza che viaggiava con me, immaginatevi la mia reazione Smile
#18 | S4 il 07/03/2015 23:15:49
immaginatevi la mia reazione

Posso pensare a un'inchiodata violenta e subito dopo una retromarcia poderosa alla Remy Julienne. Pfft
#19 | paccia89 il 08/03/2015 20:36:40
Posso pensare a un'inchiodata violenta e subito dopo una retromarcia poderosa alla Remy Julienne.

Condita prima da un mezzo urlo di stupore Pfft
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