Colore molto diffuso... la versione break un po meno!

mitica....

Ancora comoda e fruibile ... esemplare ben conservato e non abusato ...

Dalle mie parti ai tempi ne circolavano in discreto numero, probabilmente con la complicità di qualche concessionario dinamico....vi erano anche le versioni furgonato e pick up.
La linea della 1100 la trovo molto elegante ed anche questa Break lo è , considerando poi che all'epoca le famigliari non erano gran che di moda ,anzi a volte sembrava che la parte posteriore fosse studiata con poca convinzione d'estetica, qui il risultato la trovo equilibrato e gradevole, complice anche questo bel verde metallizzato.
Gli scudetti sulla targa riprendono un po le targhe svizzere nelle quali si rappresentano stato e cantone....

Pole position giornaliera stra-meritata per questa pratica giardinetta rimasta in produzione per oltre un decennio, testimone silenziosa dell'avvicendamento di marchi che la coinvolse nell'arco della sua parabola produttiva (da Simca a Talbot). Colorino anni '70 di rara gradevolezza, condizioni generali encomiabili e para-spruzzi dedicati (rarissimi ed una vera chicca) ne fanno un esemplare stratosferico a dir poco.
Potrebbe essere una "GLS"?
Anno di fabbricazione e profili cromati mi farebbero propendere per quest'ipotesi, ma nel corso del tempo si sono avvicendate talmente tante diverse declinazioni di quest'auto che faccio sempre un po' di confusione.

E' un bel pezzo, a dispetto dell'uso che si faceva di solito delle giardinette questa non dico che sia illibata, ma sicuro non ha mai avuto un uso "da battaglia" o da grossi carichi.
Notevoli i paraspruzzi originali.

Probabile: la scelta per le Break, nel 1976, era tra l'allestimento base LE e il più accessoriato GLS (sostituito invece dal GLX nella berlina). Mi pare che i profili laterali accomunassero le due versioni, ma le cromature dei fari e dei rostri dovrebbero essere tipiche della GLS. Dovrebbe esserci anche una lieve differenza di potenza del motore (rispettivamente 58 CV contro 60).

Ho un debole per le Simca e le Talbot, quindi per questo bel esemplare.
Il padre di un amica ne aveva una bianca che usava per il suo ingrosso di generi vari per la casa.

Avvistamento spettacolare,mai vista una,complimenti a Danlib.

E' tornato di moda il ripetere a pappagallo ciò che è già stato scritto dagli altri? Sinceramente vorremmo capire cosa spinge una persona a fare metodicamente così con tutte le foto o quasi..

No,io canto fuori dal coro,a me quest'auto non è mai piaciuta,ne la versione 2 volumi ,ne la famigliare. Anche se la trovo sgraziata e insignificante,nulla toglie ai meriti del possessore che l'ha ben tenuta e conservata.

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Pur senza essere le mie vetture ideali, trovo quasi tutte le SIMCA molto apprezzabili.
La 1100 era una macchina di grande sostanza, pure esteticamente gradevole, o perlomeno originale. La Familiare risulta meno armoniosa della berlina, probabilmente per via del portellone che non si raccorda con la linea di cintura, ma continua obliquo sino alla nervatura che percorre la fiancata; tutta la parte posteriore appare piuttosto tozza, seppur ingentilita dalla fanaleria di sapore retrò. Nel complesso, comunque, mi piace, specie in questa tinta.
Le condizioni sono d'eccezione per un modello ai tempi discretamente diffuso in rapporto alla tipologia merceologica, e divenuto rarissimo per l'intenso sfruttamento a cui è stata sottoposta gran parte degli esemplari.
La patacca "pentastellata" al centro della calandra è una fantasia del proprietario.

Di rilievo va annotato il profilo simil-cromato del lunotto posteriore. Si tratta di un inserto in plastica con effetto superficiale cromato, che purtroppo - come su tutte le auto fino agli anni '80 (anche su BMW serie E28) che adottano tale soluzione - è molto sensibile alla luce solare e tende a diventare nocciola, poi marrone, infine nero. Questo esemplare o ha vissuto molto, molto tempo in garage, o ha avuto un proprietario così premuroso che lo ha sostituito (si trova ancora).