Francamente, tolta la serie del 1974 in ben 19 esemplari, la trovo la peggiore delle 4 porte; anche Giugiaro ogni tanto ha toppato.
Per di piu` l' interno non rispetta la signorilita` della inarrivabile prima serie di Frua, lo trovo eccessivo e pacchiano.
Bei tempi quelli dell' ing. Alfieri, purtroppo giubilato nel75.
Per i modelli derivati biturbo non mi sento di fare confronti, dato che la meteora del tirannico e geniale De Tomaso merita ,a mio parere, rispetto anche tra inciampi dovuti alla voglia di fare.
Non sono d'accordo per niente col giudizio di "berv8": per me è la più rappresentativa delle Maserati Quattroporte. Sprizza potenza, opulenza, nobiltà (con la Royale ancora di più) e stile (anni 70/80). Larga, lunga, spigolosa, cattiva, lussuosa.... il massimo della berlina italiana in quel periodo. Io la adoro.
Mi devo correggere per il numero di esemplari di quattroporte del 74, gli esemplari accreditati erano 13 e non 19.
per quanto riguarda la giugiaro concordo che si tratta di un pezzo importante, ma non mi aggrada anche per le linee tese con frontale alto tipiche del periodo a cavallo degli anni 80.
Per fortuna non ci piacciono sempre le stesse macchine, ma le guardiamo tutte, altrimenti sai che panorama noioso e privo di stimoli.
Gli scarichi sono sicuramente corretti come tipo e posizione, per le dimensioni e` difficile capire dalla fotografia.
Per completezza di giudizio sulla macchina direi di dare un'occhiata al cruscotto e alla strumentazione.
Quoto IL BUEi, ci mancherebbe di ignorare una Maserati, pero` non riesco a non accostarla alla ipertrofica e goffa Mercedes W 140.
In occasione di una visita allo stabilimento Maserati ne ho intravista una in un corridoio scoperto contro al muro abbandonata a mo' di rinuncia al troppo grande, al troppo caro, al troppo tutto. Se la buttano via loro...
Mi piace per via delle linee "alla Biturbo", sicuramente la dimensione la penalizza un po'. Però è comunque un pezzo di grande pregio per quanto mi riguarda e non ne ho mai vista una dal vero.
Non capisco il discorso delle dimensioni,una ammiraglia DEVE essere grande,tra l'altro le misure della quattroporte sono allineate a quelle delle sue dirette concorrenti ed è addirittura più piccola di una Mercedes serie S w126 a passo corto.
Bella!
Nonostante le dimensioni appare con un design pulito e razionale unito a interni curati
Altro esempio di modello ormai raro e da conservazione a probabile rischio espatrio oltre il Brennero
Non mi è mai piaciuta. Linea troppo pesante a mio modesto avviso. Niente a che vedere con l'insuperabile prima serie degli anni 60, quello si un vero capolavoro.
Già la Biturbo che arrivò di li a breve, era più di una spanna sopra(compresa la 425 a 4 porte).
Avendo citato "la dimensione", mi spiego meglio. Secondo me queste linee squadrate (che mi piacciono) rendono molto di più sulla "Biturbo" che misura 4.15 per 1.71 contro i 4.91 per 1.78 della "Quattroporte". Ma ripeto, è tutto molto soggettivo, l'auto ha un suo innegabile equilibrio estetico.
Mi pare che qui la discriminante fondamentale sia se piace o meno il genere di linee tese e squadrate a cavallo degi anni 80.
A me questo genere non piace soprattutto se applicato a macchine grandi, che sono le mie preferite magari con motore V8 (ma guarda!).
E qui mi viene in mente la Lagonda con analoga linea e analogo aspetto di cassa d'imballo di una w 126 o di una XJ, anche se le dimensioni sono simili.
Concordo sul fatto che un'ammiraglia debba essere grande, se no e`come fare una carica di cavalleria in un corridoio.
Comunque viva tutte le Maserati.
A me personalmente la Maserati Quattroporte terza serie non dispiace affatto, anche se trovo la prima serie molto più bella , le linee tese e squadrate tipiche di quegli anni la rendono particolarmente opulenta e pesante ma con una certa classe e di grande impatto visivo, gli interni curati e con una notevole profusione di pelle e radica avevano per me una caduta di stile nel cruscotto con contagiri e tachimetro piccoli, brutti come grafica, e con quel fondo blu tipico delle moto Benelli di quel periodo, sicuramente non conformi alla classe della vettura. Ricordo fra le innumerevoli vetture che ho guidato nella mia vita di aver provata una 4900 con cambio automatico , elastica pastosa e con un discreto allungo, ma le prestazioni assolute erano un po' mortificate dal peso eccessivo dell'auto. Per quanto riguarda le misure concordo con Bayerische e berv8 , un ammiraglia per essere tale deve avere grosse dimensioni.
avevano per me una caduta di stile nel cruscotto con contagiri e tachimetro piccoli, brutti come grafica, e con quel fondo blu tipico delle moto Benelli di quel periodo
eh eh,di fatti,recentemente per sistemare tachimetro e contagiri della mia Biturbo ho utilizzato le lancette perfettamente intercambiabili provenienti dalla strumentazione di una benelli 125 2C sport.....
Diretto pigi54, io avevo suggerito al #12 di dare un' occhiata al cruscotto e alla strumentazione senza specificare il motivo. Per il fatto che per la cavalcata di De Tomaso per lanciare e produrre la biturbo passa in secondo piano l'utilizzo di strumenti di moto, mentre per una super -ammiraglia si potevano reperire i pochi strumenti necessari presso fornitori di nicchia. Moto o no le biturbo cominciano ad essere molto apprezzate anche dallo snob collezionismo britannico.
Mi schiero tra gli estimatori del modello, che prediligo in colori scuri, a partire dal classico blu metallizzato, capaci di attenuare - ancorché moderatamente - l'impatto visivo delle sue notevoli dimensioni.
La serie degli anni '60 disegnata da Frua, con la sua linea snella e filante, alleggerita dalle vaste superfici vetrate e dalla linea di cintura bassa, resta comunque irraggiungibile, a mio giudizio, per un'ammiraglia di quelle dimensioni e cilindrata, sostanzialmente unica ai suoi tempi per la netta intonazione sportiva abbinata a classe e finiture degne della più raffinata produzione europea.
Notevole l'esemplare in foto.